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Rocco Hunt: “Esco dalla mia confort zone con un amore periferico”

Musica

Fabrizio Basso

L’artista campano è ai vertici delle classifiche col singolo “Non Litighiamo Più”. Intanto annuncia il tour estivo aperto dalle due attesissime date all’Arena Flegrea di Napoli il 5 e il 6 luglio. L’INTERVISTA

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Scala le classifiche il nuovo singolo di Rocco Hunt intitolato "Non Litighiamo Più", un brano che, come mi ha detto in questa intervista, lo trascina fuori dalla confort zone. Intanto cresce l'attesa per le due speciali serate “L’ammore overo – una notte fantastica”, il concerto evento ideato da Alessandro Siani che infiammerà l’Arena Flegrea di Napoli il 5 e il 6 luglio. L’8 luglio partirà il Summer Tour 2023 dell'artista campano.

Rocco partiamo dal singolo: perché hai scelto “Non Litighiamo Più” e al di là della bella storia d’amore ci possiamo leggere anche un messaggio sociale e politico? Basta litigare cioè basta guerre?

La ho scritta nell’ultimo periodo e i missili che cito nel testo nascondo anche una nota triste melanconica. Dunque se possiamo tramettere un messaggio di amore e pace ne approfittiamo. Questa canzone è diversa dalle mie ultime uscite, vado fuori dalla confort zone per dimostrare che ci sono anche quando non è estate.
Il video mi ha incuriosito per la distopia tra il degrado di una città e una modernità alla “Lost in Translation”: perché un contrasto così netto?
Il brano alterna due momenti, parte cupo e poi si apre nel ritornello e anche le immagini tendono a sottolineare le differenze. Descriviamo un more periferico e tossico al punto giusto sullo sfondo di una architettura popolare.
I due protagonisti del video sono giovanissimi eppure lui affida il messaggio a una lettera, come capitava una volta: perché hai scelto la pace analogica? Per altro nel testo dici “lo cancello lo invio” che sembra l’opposto.
Non era inteso in quel senso. Quando si litiga si scrivono tanti messaggi o qualche lettera ma che raramente si consegnano al destinatario e dunque quando il malumore si è sfogato si strappa e non si invia…insomma chi me lo fa fare.
Quale è il posto più strano dove hai bevuto?
Per noi artisti è legato al capodanno. Sono circa dieci anni che non lo facciamo a casa perché siamo in giro a suonare quindi può essere la piazzola di sosta in autostrada come la camera d’albergo.
C’è un argomento sul quale ti riprometti sempre di non litigare né discutere ma poi ci caschi sempre?
Litigo con me stesso per qualche eccesso a tavola, la sera mangia qualcosa di troppo e la mattina dopo mi sveglio appesantito: mi dico chi me la fatto fare, mai più e poi puntualmente ci ricasco.
Che accadrà nelle due serate de L’Ammore overo? Che poi ragionavo che se togli e cambi una consonante diventa L’Amore ovvero…cosa metteresti dopo ovvero?
Il significato è l’amore vero come una canzone di “Poeta Urbano”, il mio primo album. Saranno due serate particolari perché ci sarà anche Alessandro Siani. Sperimenteremo con qualche monologo, ci sarà qualche spunto teatrale ma comunque la musica resterà protagonista.
Sono stati annunciati, per i concerti, degli inediti: sarebbe un bel regalo per i fan; inoltre ricorrerai anche a dei visual?
Ci saranno visual, amo sfruttare le potenzialità dei ledwall. Agli inediti ci sto lavorando e spero che per le due date di Napoli qualcosa di nuovo ci sia.
In questo 2013 compie dieci anni “Poeta Urbano”, il tuo primo album: lo celebrerai in qualche modo? Magari dedicandogli uno spazio nei live? Anche se poi i 2 super anniversari saranno nel 2024: i tuoi 30 anni e i 10 dalla vittoria al festival: bisogna iniziare a rifletterci!
L’ammore vero è già un tributo al mio lavoro d’esordio ma ti confesso che sarebbe meglio non ricordare le ricorrenze. Puntiamo a festeggiamo il ventennale. Comunque è bello ripensare al mio primo Sanremo. Potrei fare una festa.
Tutti i tuoi dischi di platino e d’oro hanno una collocazione precisa a casa tua?
Ho traslocato e mia moglie mi ha vietato i dischi d’oro, era diventata una situazione ingestibile. Fai dei buchi al muro, poi ne arriva un altro e devi fare spostamenti. Poi sai…chi lo deve sapere lo sa. Comunque un po’ sono in studio a Salerno. Grazie al cielo sono tantissimi. Sarebbe troppo egocentrico tenerli in vasa e costringere la mia famiglia a vedere la mia faccia ovunque!
Tuo figlio Giovanni se non ricordo male ha 6 anni: cosa gli racconti del tuo lavoro? Ha una favola preferita?
Sa che faccio il cantante, a scuola i suoi amici lo sanno. E’ felice ma tranquillo per la situazione, mia moglie lo aggiorna su ogni mia passo. Ha collezione di fiabe sonore e ogni sera cambia ma ha giornate così intense che si addormenta subito. Io gli leggo qualche testo scolastico.
Arriverà un altro singolo prima dell’estate?
Me lo sto chiedendo anche io. “Non Litighiamo Più” lo consideravo di passaggio e non mi aspettavo questa accoglienza, siamo ai vertici delle classifiche. Molti ne parlano come hit dell’estate anche se non è nata così. Per l’estate si pensa a un reggaeton massiccio o a un ritmo latino. Questa porta risultati che non mi aspettavo ed è il motivo per cui sto riflettendo. E intanto me la godo.