Versailles: "Un rapporto deve essere vero e non vivere solo attraverso i social"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

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L'ex protagonista di X Factor pubblica il repack del suo Ep e lo ribattezza A-Patico. Contiene tre brani nuovi che raccontanto, ognuno da una prospettiva differente, la fine di un amore. L'INTERVISTA

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Quasi un anno dopo -Patico, Versailles ha pubblicato A-Patico, il repack dell’EP di debutto. L'album è stato anticipato dai singoli Comfort Fit (feat. Missey) e Salute E Malattia. L'altro pezzo nuovo è Giustissimo.

Luca partiamo da A-Patico: come è nata l’idea del repack?
Era per proseguire la linea di "patica" e dargli un’altra accezione e questo ci sembrava un buon riassunto del progetto. I tre brani nuovi parlano della fine di una storia seppur ognuno in modo differente: struggente, filosofica e infine la visione più infantile e bambinesca.
Rimettere mano su brani che hanno quasi un anno è stato emozionante? Era un lavoro eterogeneo che rappresentava le tue varie personalità: oggi ce ne è qualcuna che è scomparsa e qualcuna che si è aggiunta?
Più che altro sono in evoluzione e in costante ricerca. Giustissimo ad esempio è stato giocare con tutto, compreso la mia voce. A ora non so dirti che troveremo nel prossimo album.
La sabbia della clessidra di Comfort – Fit oggi rallenta o scende veloce?
Scende veloce perché la mia vita è frenetica. Ma anche lenta perché i momenti culminanti della mia vita si fanno desiderare, sono ricercati e sudati.
In Salute e Malattia dici che non hai i soldi per pagarti una testa senza tarli…ma se fosse possibile la acquisteresti?
No perché sono consapevole che preoccupazioni e pare sono giustificati. Ironizzo poi sul fatto che non ho soldi e sono sempre preoccupato.
Giustissimo mostra, come conferma il video, il tuo lato più romantico: hai fatto pace con te stesso?
Pace mai ma siamo un po’ più amici anche grazie a una nuova persona che è entrata nella mia vita. Ora vengo a patti con tante parti di me.
Parli dei problemi dei soldi dell’affitto e di cercare un lavoro serio: la tua generazione li vive come un problema?
Non si tratta di andare oltre o no, sono questioni reali per chi ha la mia età. In Giustissimo li pongo come termine della relazione, come riferimento a una persona che mai si è dovuta preoccupare di queste cose. Ma, ciò detto, confermo che sono molto veri e presenti come problema per chi ha la mia età, per chi è tra i venti e i trent'anni.
Ti piacciono le sfide e in me hai trovato tutto quello che ti serviva: oggi, nella stagione dei social, quale è la vera sfida che una coppia deve affrontare?
Sono sempre la concretezza, bisogna recuperare quello che accadeva tanti anni fa. Mai ho creduto nei rapporti che vivono solo di social. Sono per il recupero di verità e contatto.
Lo sai fare il nodo alla cravatta?
No, ma non ho cravatte. Un giorno se dovessi usarla guarderei un tutorial o chiederei a mio padre.
I ricordi di Suona più Forte sono tutti su facebook oppure ne hai qualcuno ancora intero?
Ho ripreso la sana abitudine di scrivere e annotare. Sono in fase di back up, recupero di tutti i ricordi. Per un periodo ho creduto fosse tossico e ciò mi ha portato lontano dal mio percorso di vita. Il passato non si rinnega anche se ci sono parti che non hanno conosciuto un po' di felicità.
Possiamo ipotizzare che dopo Patico e A-Patico il prossimo lavoro sarà E-Patico?
Non credo, so per certo che cambierò un concept anche se non ho ancora una direzione.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Come pubblicazioni per il momento mi fermo anche se non so per quanto. Vorrei che la gente ascoltasse i miei brani nuovi. Poi ho bisogno di capire io dove andare, sto sperimentando mondi musicali e lirici nuovi. Il tour ci sarà in primavera ed estate e già lavoro su cose in acustico.

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