Il brano è una dedica d’amore alla madre, a colei che ci è sempre al fianco e da sempre veglia su di noi, un po’ come se fosse la nostra luna
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
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Questo è uno dei brani a cui tengo di più nell’intero disco, probabilmente perché l’ho scritto per mia madre: è una dedica d’amore a colei che è sempre al mio fianco e da sempre veglia su di me, un po’ come se fosse la mia Luna (da qui il titolo “Caino e le spine”, che è una perifrasi usata per indicare l’astro). Mi renderò sempre conto di quanto le devo e di quanto mi abbia aiutato. Dai feedback che ho ricevuto finora ho capito che questa canzone, nonostante sia un brano così intimo, è una tra le preferite dalla maggior parte delle persone che hanno ascoltato il mio album, e questo mi rende davvero felice, sono contenta che la canzone sia arrivata anche ad altri e spero che possano farla loro.
Caino e le spine è l’ultima traccia del mio primo album, Tana, uscito il 2 Dicembre 2022 per (e grazie a) Fonoprint Records e distribuito da ADA Music Italy.
‘TANA’ è il mio primo esperimento e parla dei legami e dei rapporti, indagati attraverso le lente della mia famiglia, che fin’ora è stata il mio rifugio, la mia tana per l’appunto. Il disco parla anche di me come ‘persona in formazione’ e alcuni brani trattano il tema delle relazioni personali in senso più ampio, valicando il solo confine familiare.
Tornando al video, con il team di Fonoprint (e qui vorrei rubare un po’ di spazio per ringraziare Renato Stefano, Ilaria “Boba” Ciampolini, Andrea Ranzi, Paolo Mercadante, Luca Rubertà, Pietro Giolito, Enrico Capalbo per idee, registrazione/produzione audio e video e l’amore e la cura che mettono in quello che fanno) abbiamo deciso di girare questa live session “nuda e cruda”, suonata in trio assieme ai miei fidi compari, Edoardo Nanni al basso e Luca Rizzoli alla batteria, per restituirla nel modo più puro possibile. Il video che vedete è stato girato al Teatro Celebrazioni di Bologna, che ci ha ospitato (e che ringrazio) per un’intensa mattinata. Quando abbiamo iniziato ad abbassare le luci per illuminare la platea e le sedute rosse mi è subito sembrata un’atmosfera un po’ lynchiana, dal Club Silencio di Mulholland Drive alla sala d’attesa della Loggia Nera di Twin Peaks. Questa formula basso-batteria-chitarra e voce sarà anche quella che porteremo in tour: molto presto infatti faremo l’annuncio delle prime date ed io non vedo l’ora di buttarmi a capofitto in quest’avventura per me nuovissima e di iniziare a macinare un po’ di chilometri! Ci vedremo sicuramente a Bologna, Roma, Ferrara e in molte altre città! Prima dell’inizio del tour uscirà anche un nuovo singolo, che verrà aggiunto nell’album: è un brano che parla della fragilità dei legami, delle cicatrici e della cenere che restano quando uno di questi fili che ci uniscono agli altri si rompe, si sfilaccia, si (e ci) brucia. Al momento stiamo allestendo il live ma ho in previsione di rimettermi a scrivere al più presto; mi piacerebbe mettere un po’ più a fuoco quello che faccio e, benché sia un’impresa non facile, credo che l’esperienza del tour possa aiutarmi perlomeno a capire alcune cose.