Cortese e quel Maldidenti ai confini del Mal d'amore che è una stagione di passaggio

Musica

La canzone è un invito ad affrontare le proprie emozioni, a vivere la precarietà di un rapporto o metabolizzarne l’assenza con la consapevolezza che accettare quello stato di tristezza è l'unico vero modo per uscirne

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

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Il progetto Cortese nasce nel 2020. Una pandemia mondiale, nuovi ascolti, nuovi stimoli e ispirazioni che hanno portato ad una nuova versione di me, un nuovo Cortese che racconta quotidianità tra amore, inquietudini, passioni e sogni dalla prospettiva di un’anima in subbuglio. Il nuovo Cortese non ha abbandonato però l’amore per il linguaggio dei videoclip, sarà che ho vissuto la mia adolescenza nell’epoca di MTV, quando ci si innamorava di una canzone, spesso anche grazie alla bellezza di un video. E così sin dall’inizio del progetto è nata l’idea di rendere, canzone dopo canzone, la storia di un videoclip il sequel dell’altra. Nel video di “Maldidenti”, infatti, il mal d’amore raccontato è seguito di una storia iniziata nel video di “Gallipoli”, il mio singolo precedente, un omaggio alla mia città, uscito quest’estate. Nel precedente video, dove compaio anche io come attore, Danilo era il miglior amico di Andrea, il ragazzo che in preda ad un colpo di fulmine, va alla ricerca della ragazza che lo ha folgorato appena arrivato a Gallipoli, per le vacanze.

Nel video di Maldidenti Danilo diventa il nostro protagonista. Nella scena finale di “Gallipoli” ci eravamo lasciati con lui e Claudia alla festa in spiaggia, dove si tuffano in acqua vestiti. Poi c’è stato un bacio, nei giorni successivi un flirt e ce lo raccontano vari flashback nella sua mente. L’ultima sera prima della partenza lui le ha organizzato una cena semplice e romantica, proprio lì sulla stessa spiaggia della festa. Sono stati insieme e insieme si sono addormentati sui loro teli da mare. Claudia gli ha disegnato qualcosa su un bigliettino che gli ha lasciato da custodire con cura e da aprire solo quando sarebbe stato solo. In piena notte, mentre lui dorme, lei prende il proprio trolley e va via. Lui non la rivedrà più. È così che Danilo, risvegliatosi ormai solo, inizierà una camminata, che, sin dalle prime luci dell’alba, diventerà una danza attraverso la quale racconterà il proprio dolore per quell’inaspettato mal d’amore. E solo alla fine vedremo cosa ha lasciato scritto Claudia su quel fogliettino. L’amore infatti, si sa, a volte è così, ci si attacca addosso come il mal di denti e il distacco è sempre qualcosa di doloroso. Questa canzone per me è un invito ad affrontare le proprie emozioni, a vivere la precarietà di un rapporto o metabolizzarne l’assenza con la consapevolezza che accettare quello stato di tristezza è l'unico vero modo per uscirne.

Personalmente ho sempre visto (e vissuto) il mal d’amore come una stagione di passaggio per l’anima, come l’autunno, malinconico e inevitabilmente triste ma che porta con sé colori bellissimi, tramonti prematuri e ci fa capire quanto sia bello anche il tempo dell’attesa prima di nuovi odori, nuove temperature, nuove stagioni. Forse per questo esistono le canzoni d’amore tristi, per esorcizzare certi dolori, per superare le stagioni grigie alla ricerca di pensieri felici. 

 

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