Scomparsa a 70 anni la cantante e compositrice del celebre duo; nel 2015 era morto il marito e compagno artistico, Maurizio Arcieri
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Addio a Christina Moser, cantante e compositrice del duo elettro-pop Krisma. La Moser aveva 70 anni e da tempo combatteva contro una grave malattia. L'artista si è spenta a Lugano, dove si era trasferita dopo la morte dell'altra metà del duo, nonché suo marito, Maurizio Arcieri, avvenuta nel 2015.
Christina Moser, il successo con i Krisma
Christina Moser proveniva da una famiglia svizzera, ma era nata e cresciuta a Milano. Conobbe Maurizio Arcieri quando era giovanissima e lui era già un volto noto della musica pop anni ’60, cantante dei New Dada e in seguito solista. Nel 1976 fondarono i Krisma, che inizialmente si chiamavano Chrisma, dall'unione delle prime lettere dei nomi degli artisti componenti, Christina e Maurizio. Divennero celebri per le sperimentazioni elettroniche e sono ancora oggi considerati tra i pionieri della new wave italiana. Il duo presentà il loro primo singolo, Amore, prodotto da Niko Papathanassiou, al Festivalbar nel 1976. Nel 1977 pubblicarono l'album Chinese Restaurant e nel 1980 cambiarono ufficialmente nome. Nello stesso anno pubblicarono Cathode Mama, che rappresentò il momento della svolta elettropop. Negli anni fecero collaborazioni con artisti importanti, come Battiato, i Subsonica, Vangelis e Hans Zimmer. In totale pubblicheranno dieci album in studio, spaziando dalla new wave al synth pop e all’elettronica di stampo più techno. Dagli anni Novanta i Krisma iniziarono a frequentare anche la televisione e fondarono un loro canale chiamato Krisma TV. La ultime serate insieme in pubblico risalgono al 2006, e da allora non si sono più esibiti. Il duo ha cessato l'attività musicale con la morte di Arcieri, scomparso nel 2015 a 72 anni.
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Christina Moser, le sue parole
I Krisma furono spesso considerati un duo punk a causa del loro look dark, ma i due cantanti ci hanno sempre tenuto a spiegare che con il punk non c'entravano nulla. Allo Specchio della Stampa, Moser raccontò: “A mio marito davano del nazista perché si vestiva di nero. Gli autonomi ci lanciarono le molotov durante un concerto, allora Maurizio quasi si tagliò un dito sul palco con una lametta, poi ha messo la mano insanguinata in faccia a questi qua che stavano sotto al palco”.