Il brano affronta la paura delle rezioni di fronte a un racconto di verità e invita ad ascoltare il cuore
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
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“Stelle cadenti” è la prima canzone dell’album Elleù dove racconto quanto sia difficile esprimere le proprie emozioni a chi non vuole o non riesce a capirle, finendo solo a credere di star buttando via il tempo. Spesso abbiamo paura a dire la verità perché ci spaventano le reazioni degli altri e quello che successivamente può comportare, certe volte invece di affrontare il problema preferiamo stare zitti e subire. Reagendo in questo modo non dimostriamo carattere, finiamo per essere scaricati lo stesso da tutti, quindi vale la pena provarci, svegliarsi e ascoltare ciò che dice la nostra testa e il nostro cuore. Con il tempo capiamo che ci dovrà essere un distacco tra noi e certi tipi di persone. Nel periodo in cui ho scritto il testo ero molto distante dalla ragazza di cui parlo ed ho riflettuto molto sul senso della lontananza. Non è legato solo a una questione fisica ma c'entra anche l’anima e l’ho immaginata proprio come un cielo di notte: finché si riesce a vedere le stelle non sembrerà mai di essere distanti; il cielo sotto al quale siamo è lo stesso anche a migliaia di chilometri.
Una stella diventa luce vista ad occhi nudi durante la notte, qualcosa da seguire che resta sempre e comunque un punto fermo, puoi distogliere lo sguardo ma se cerchi ancora la trovi sempre lì. Nella vita tutti abbiamo dei riferimenti e quando questi vengono a mancare iniziamo a traballare senza più avere equilibrio rischiando di precipitare come stelle cadenti. Il brano è anche un messaggio di salvezza per la ragazza di cui parlo, nel momento in cui i fatti sono avvenuti mi sembrava molto in difficoltà, non era in pace con se stessa, infatti quando dico: “Afferra la mia mano come fosse un salvagente, lo sai quando mi ami rendi leggera la mente” cerco di spiegare questo concetto rendendomi disponibile a sopportare questo suo stato d’animo difficile pur pagandone io le conseguenze: “quale è il prezzo dell’amore? Lo pago senza impegno, mentre ti accarezzo il viso giuro che stacco l’assegno”.
Anche la musica del brano ti mette nella posizione di riflettere, entra dentro e taglia come fanno certe parole dure quando vengono dette e non te le aspetti; un misto tra dolce e amaro, tra tranquillità e agitazione, leggerezza e pensiero, ti lascia in bilico fra le emozioni. La chitarra è lo strumento di punta che ti traghetta dall'inizio alla fine della canzone diventando un sostegno a tutto il testo. È una caratteristica fondamentale la riflessione nei miei brani perché servono prima di tutto a me per concentrarmi, a capire quello che voglio dalla vita, quello che provo nelle relazioni con le persone che mi circondano e a definire come affrontare certe dinamiche, ma si sa che nella musica l’interpretazione è libera per ogni ascoltatore e spero che i miei brani possano riuscire a far rispecchiare gli altri nelle situazioni in cui mi sono trovato io, ricevendo conforto, comprensione e magari riuscire a fargli trovare la forza di rialzarsi e andare avanti sempre e comunque quando si presentano situazioni difficili.