Emma Nolde non teme più di volare e racconta il suo salto a occhi chiusi nell'album Dormi

Musica

Fabrizio Basso

Credit Marco Previdi

Il nuovo album dell'artista toscana, realizzato con il sostegno di Italia Music Lab, arriva due anni dopo Toccaterra ed è stato anticipato dai singoli Respiro e La stessa parte della luna, entrambi co-prodotti da Francesco Motta, che ha lavorato alla produzione di tutto il disco. A breve partirà il tour. L'INTERVISTA

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Il controllo ha due volti. E comunque gli occhi chiusi. Emma Nolde, giovane cantautrice toscana, col nuovo album Dormi, in uscita il 30 settembre, ci porta nel mondo del dubbio, della riflessione, nell'universo di una ventenne che a volte si trova a combattere qualcosa che non può controllare, qualcosa di troppo più grande o qualcuno di troppo lontano. Quello è l'attimo in cui la salvezza arriva chiudendo gli occhi e immaginando qualcosa di diverso, qualcosa di migliore. Così si difende il futuro e si proteggono i ricordi. Questo disco è il rifugio di Emma.

Emma cominciamo dalla storia dell’album: quando è nato e come lo hai costruito?
Ho iniziato a scriverlo due anni fa, in realtà prima che uscisse Toccaterra, che è uscito nel 2020, ma è rimasto bloccato un anno dal Covid. Non credevo che le canzoni avessero un racconto, ti dico che l'ultimo pezzo l'ho scritto lo scorso febbraio. Subivo il non poter controllare le cose che mi stavano accadendo, essere inermi era una sensazione diffusa e la traslavamo sulle nostre paure personali: per me era il non vedere le persone cui voglio bene. Poi mi è successa una cosa simile per una questione più personale, la persona cui tenevo è dovuta partire all'improvviso. Ecco il senso del non poter controllare le cose.
Nell’intro parli di riavere la notte per tornare a casa stanchi e dei vent’anni: posso considerarlo un manifesto generazionale?
Un po’ sì anche se io i vent’anni li vivo come una nota a margine. Lo sento più come un fattore caratteriale. È un manifesto nel ricercare una forza e una energia che ci è stata sottratta per chi li ha avuti negli ultimi due anni. Ma sento forte che è la prima volta che nel futuro non vediamo miglioramenti.
Vorresti davvero alzarti fra qualche anno perché cambiare il mondo è una lotta persa?
Io sono il contrario, questo è un consiglio per non soffrire l’ansia e l’impotenza di cose che non dipendono da noi. Per me è molto difficile dimenticarmi quello che devo fare e chiudere gli occhi. È anche un consiglio che dò a me stessa quando dopo tante domande… mi viende da sussurrare alla persona che mi sta vicino di trovarci da un’altra parte.
Voi stonate è il ritratto della disillusione: come è nata? E dove porta quel finale aperto "noi siamo sempre svegli"?
Motta mi diceva sempre chi sono quelle voci stonate cui dedico la canzone e mi ha portato a cambiare qualcosa nel testo per capire se è una questione mia o generazionale. Sai a una certa età, crescendo, è più difficile sentirsi stonato, diventi grande e ti uniformi. Si può anche peggiorare l’insieme ma conta portare avanti la tua visione.
La tua luna è quasi leopardiana. Oggi sai a chi appoggiarti o ti appoggi sempre alla luna?
So a chi appoggiarmi, mi sento più solida.
Questa parte della luna è la metà oscura o è quella luminosa?
Mi sento nella parte luminosa, è un buon momento. Nel periodo in cui la ho scritta ero comunque nel versante luminoso ma ero da sola.
Dormi, nonostante il titolo, sembra un album tutto da guardare con gli occhi: ci sono quelli aperti di Fuoco Coperto, ne La Stessa parte della Luna non li citi ma è tutto un osservare, in Storia di un Bacio hai paura di chiuderli: possiamo considerarli un po’ comfort zone e un po’ rivoluzione?
Sulla cover di Toccaterra gli occhi erano chiusi come lo sono in Dormi. Spero che arrivi un disco dove li avrò aperti. Dipende da quello che mi succederà, quello che racconto non è una riflessione ma è aprire la finestra e guardarsi intorno.
Quando riesci ad avere la stessa voce di un’altra persona raggiungi l’amore o l’amicizia perfetti?
Non lo so. Mi piace anche avere una voce diversa, averla uguale è legata al bisbigliare, passando solo l’aria tutte le voci sono simili.
Hai trovato chi ti vende il tempo? Per altro è una bellissima canzone d’amore: è difficile raccontare l’amore nella stagione dei social?
Per niente, è peggio di prima. È difficile raccontare tutto con i social, non solo l’amore. Siamo una generazione che sa ascoltare e poi cerca di capire ma sui social c'è troppa confusione.
Te Ne sei Andata per Ballare è un brano tristissimo. Peraltro ascoltando l’album ho avuto la sensazione di leggere un epistolario con un unico destinatario: è così?
Ce ne è uno prevalente, ma qui parlo di mia sorella che se ne è andata a ballare a 13 anni; anche qui insieme a Motta ho un po' cambiato la canzone. Essendosi trasferita da piccola ha perso velocemente l’accento toscano e altre caratteristiche, certamente acquisendone altre, e io la riconoscevo cambiata in peggio. Ho due sorelle che sono entrambe andate all'estero: io sono la più grande e le osservo che vanno mentre io ho l’aspirazionea di stare dove sto. Paradossalmente sono la più grande ma mi sento la più piccola. Sono affezionata a dove vivo.
Non so chi sei è lo specchio di quanto accade oggi: persone che incontri ogni giorno, ci parli, a volte ci esci ma non sai realmente chi sono: inquietante, vero?
Parecchio. Ma di recente ho capito che puoi parlare anche a chi non conosci tantissimo, prima lo fai, prima lo fa lui e capisci cosa hai da tenere segreto e cosa è inquietante. Siamo tutti simili: questa persona con cui condividevo molto non sapevo chi era. È anche uno stimolo per comprendere quanto si può essere vulnerabile con chi ti sta vicino.
Alla fine di Dormi possiamo dire che ti è passata la paura dei salti nel vuoto? E che hai trovato il coraggio che cerchi in Ti Prometterei?
Lo possiamo dire. Fare dischi ha questo potere, sciogli nodi del tuo passato e credi che sia stato il disco. Per me è un modo per ricordarmi del mio percorso, le canzoni sono fotografie.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Stiamo facendo promozione che è figo e rilassante. Poi ci sono le prove del live che sono ancora più fighe, si partirà da novembre col tour invernale. Intanto continuo a scrivere per sciogliere altri nodi e continuare a saltare nel vuoto.

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