Banco del Mutuo Soccorso, un volo lungo 50 anni con Orlando sull'Ippogrifo dell'esistenza

Musica

Fabrizio Basso

L'attesissimo concept album Orlando: le forme dell’amore approda sul mercato internazionale per l’etichetta Inside Out Music/Sony Music Group. Anticipato dai singoli Cadere o Volare e La Pianura rossa, il disco a cui Vittorio Nocenzi, fondatore e guida del gruppo, ha lavorato per molto tempo, esce in occasione dei 50 anni di attività della band

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Una attesa lunga nove anni. Che è finalmente terminata e che ci porta in un mondo dove l'amore regna al di fuori del tempo. L'album è Orlando: le forme dell’amore e celebra anche i 50 anni di storia del Banco del Mutuo Soccorso, band trascinata nella leggenda dal suo mentore Vittorio Nocenzi. È un concept album che si svilupperà e diffonderà attraverso un tour teatrale che debutterà a Ferrara il 15 ottobre. Altre tappe saranno, oltre a Milano, a Firenze, Palermo, Catania, Roma, Bologna Brindisi e Bari.

Vittorio Nocenzi, che ha voluto raccontare il suo Orlando in prima persona,  dimostra un mix di serietà e ironia: “Non ho mai amato gli anniversari celebrati con lo champagne, al Banco piace celebrare i momenti davvero importanti con il lavoro concreto. Ecco perché ci è sembrata subito bellissima la possibilità di mettere sulla nostra torta del cinquantennale non una semplice, simbolica candelina, bensì una candela speciale". Ed è il nuovo album inedito ispirato e dedicato all’Orlando Furioso. La prima missione di Vittorio Nocenzi è stata, dopo un pre-ascolto, trasportarci nel cuore del progetto, e per farlo è stato necessario salire con lui sulla macchina del tempo e tornare al 1971 quando, alle Terme di Roma, si celebrò il Festival Pop di Caracalla, il primo festival gratuito rivolto alle nuove tendenze musicali del rock psichedelico e progressivo. Era ottobre e nell'Urbe splendeva il sole: adagiata su un prato, una folla di giovani si raduna per celebrare l’amore per la musica. All'ombra di questo palco spartano e confuso nasce il Banco del Mutuo Soccorso. La band inizialmente era formata da Francesco Di Giacomo (voce), Vittorio Nocenzi (Pianoforte, clarinetto, voce) Gianni Nocenzi (pianoforte, clarinetto, voce), Marcello Todaro (Chitarra), Renato D’angelo (basso), Pierluigi Calderoni (batteria). Qualche mese dopo, per gli amanti dell'agiografia Prog era Il 3 maggio 1972, la Ricordi Dischi pubblica Il Salvadanaio, lo storico album che dispiega le ali all'ormai cinquantennale carriera del Banco del Mutuo Soccorso. Il primo brano si intitolava In volo e nei suoi versi evocava Astolfo e il suo Ippogrifo, le due figure centrali de L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Proprio quell'iconico brano è utilizzato come ponte al nuovo album. Certo in questi cinque decenni tante cose sono mutate: negli anni il Banco ha subìto diverse trasformazioni; le più importanti e dolorose sono state la scomparsa di due pilastri come il cantante Francesco di Giacomo e il chitarrista Rodolfo Maltese. Vinti i dubbi e i tormenti, Vittorio Nocenzi decide di far continuare la meravigliosa avventura del Banco del Mutuo Soccorso: "La musica - commenta Nocenzi - è l’unico modo di tenere in vita chi non c’è più. Attraverso i concerti e le note Francesco e Rodolfo saranno sempre ricordati con amore e felicità. Finché ci sarà il Banco, finché rimarrà vivo l’ideale di cercare l’amore in un mondo di ingiustizie e soprusi, non saranno andati via davvero".

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Eccoci ora nell'anima di Orlando: le forme dell’amore. Le quindici composizioni che formano il disco nascono da un’idea di Michelangelo Nocenzi, il terzo figlio di

Vittorio, che legge nell’Orlando Furioso un’insospettabile modernità. Il valoroso e imbattibile nipote di Carlo Magno, appartenente all'esercito cristiano dei franchi, rimane folgorato dall’amore e dunque rinuncia a soccorrere i suoi combattenti per venire poi rifiutato dalla donna per cui ha perso il senno: “Ci sembrava una opportunità importante utilizzare la storia dell’Orlando Furioso per rispondere alla violenza e alla crisi climatica dei nostri tempi -dice Nocenzi- e per sostenere la scelta dell’arte come confronto; la poesia e la musica sono una offerta di pacificazione e dunque era una opportunità da non perdere, essendo un approccio coerente con il pensiero del Banco del Mutuo Soccorso, da sempre pacifista e antimilitarista”. In questa rilettura dell’opera ariostesca, il Banco attuale sceglie un contesto atemporale. Siamo in un apocalittico Mediterraneo prosciugato di tutta la sua linfa, un’infinita pianura rossa intervallata solo da una sorgente di acqua potabile superstite cintata da mura e sorvegliata dai temuti guardiani dell’acqua. È la sola possibilità di sopravvivenza per uomini, donne e bambini che attraversano a piedi l’ex Mediterraneo inseguendo il sogno di oltrepassare le mura che circondano la vita. Non manca l’Ippogrifo, il cavallo alato che porterà sulla Luna un Orlando alla ricerca della sua ragione, incapace com'è di accettare che l’amata Angelica gli abbia preferito Medoro. Il Banco del Mutuo Soccorso riesce, tramite le sue musiche e il contributo del tenore Tony D’Alessio, a mostrarci il mago Atlante che segue gli eventi sui monitor. Orlando: Le forme dell’amore in quindici brani percorre tutte le fasi dell’amore di Orlando in un viaggio che non è solo musicale e storico ma che diventa, composizione dopo composizione, un viaggio nel nostro io più profondo.

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