I Pinguini Tattici Nucleari presentano il video di Giovani Wannabe, tra cultura e futuro

Musica

Fabrizio Basso

La libertà di essere felici vista dagli occhi di chi è stato capace di trovare il proprio posto nel mondo. L'INTERVISTA A RICCARDO ZANOTTI

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I Pinguini Tattici Nucleari presentano il video di Giovani Wannabe, con la partecipazione speciale di Francesco "Mehths" Cicconetti e di Chiara Pieri, sua compagna nel video come nella vita. Una narrazione visiva dell'amore, della libertà di diventare ciò che si è o ciò che si vuole essere, della bellezza del cambiamento e, come sottolinea il singolo Giovani Wannabe, dell'importanza di trovare il proprio posto nel mondo. Ed è cosi che dopo oltre 900 milioni di streaming e due anni ai vertici delle classifiche, i Pinguini Tattici Nucleari festeggiano con questo emozionante video un singolo che è un nuovo successo, in rotazione su tutte le principali radio italiane e che ha debuttato sul podio della top 50 di Spotify come più alta new entry tra i brani più "streammati". Il 14 giugno parte da Conegliano il loro Dove Eravamo Rimasti Tour che terminerà il 13 agosto a Cattolica. Un capillare, bellissimo giro d'Italia. Con Riccardo Zanotti ho riallacciato i fili di un discorso iniziato qualche tempo fa a pranzo al Capriccio di Manerba del Garda.

 

Riccardo finalmente si riparte: come vi state preparando per il tour?
Abbiamo tutte date attaccate per arrivare un po’ ovunque. È una sfida, ma a noi piacciono le sfide. Suoniamo ogni giorno e ci prepariamo in questo modo.
Il titolo del tour, Dove Eravamo Rimasti, è una citazione di Enzo Tortora: come avete avuto questa intuizione?
Sono nato nel 1994 e dunque non lo ho conosciuto, però mi sono interessato al suo caso perché uno dei più assurdi del dopoguerra. Pensando alla forza poetica ed espressiva della sua vicenda e al ritorno in televisione dopo anni di vicende giudiziarie…ma quanto è forte questa frase, mi sono detto. Non ci paragoniamo a lui ma anche noi ci siamo sentiti privati della nostra dimensione ideale e del palco.
Nel video prima che parta la musica ci sono 30 secondi di sole immagini, per altro le sole in interno tutto il resto è open air, col lampadario che diventa un pendolo che segna il tempo. O una bilancia di quelle di una volta: è così che viene la fame?
Il tempo che passa inesorabile e tu ti senti privato della giovinezza. Ed è il tempo più importante che andrebbe assaporato. Non inizia e non finisce ma ha le condizioni necessarie perché avvenga: c'è fame di futuro e chi spera romane sempre giovane. L’amore è il tempo che passa ma non cambia le cose vere e forti.
Wannabe è una riappropriazione culturale: cosa significa oggi riappropriazione culturale?
Ho letto da poco un ragionamento sul termine inglese bitch: le attiviste femministe e le sex worker gli hanno tolto le valenze negative e dicono che ora gli appartiene: lo usiamo come vogliamo noi. Per Wannabe è uguale: rappresenta una categoria che ha subito e ti sei rotto le balle.
Cercare un posto nel mondo è una sconfitta della società e delle generazioni che vi hanno preceduto, tutt’altro tuttora molto ingombranti perché non mollano, oppure sono le opportunità di una società fluida?
Entrambe. Nel film La Meglio Gioventù c’è il professore universitario che invita lo studente ad andare via dall’Italia che è dominata dai dinosauri. E lui chiede per non lo abbia fatto lui per primo...la risposta è: sono uno dei dinosauri. Si sa chi si è nella società ma restano i problemi: essendoci in Italia molti anziani trovare spazio per i giovani è più difficile. E poi oltre all'impegno servono i riconoscimenti.
Perché venga riconosciuta la propria individualità il mondo va piegato o al mondo va spiegato?

Non sono un grande propugnatore di battaglie, il mondo si cambia intorno a un tavolo e non sbattendoci le mani sopra. Sono per le rivoluzioni pacifiche.
Tra tour e Wannabe: nel testo parlate di foto di paesaggi, voi con che foto nel cuore salirete sul palco? Ci sono due anni da colmare.
Con foto che ricordano il palco nel 2019. Siamo pieni di foto birbantelle che non possiamo divulgare ma anche di momenti simpatici, tipo quando abbiamo tamponato o incontrato Bengi e Fede in autogrill e ci hanno detto che erano nostri fan quando credevamo che neanche ci conoscessero. Dovremmo fare un album fotografico.
In auto dormi…chi è il primo che si addormenta sul van dopo un concerto?
Assolutamente Simone Pagani che dorme con un cuscinetto per cervicale. Io dormo meno perché ho sempre pensieri o guardo il panorama.
Né Bibbia né Freud: che libri ci sono in valigia?
Non lo so ancora. Ma voglio leggere quello di Francesca Michielin, finire la biografia di Bruce Springsteen e rileggere Rocco Tanica.
Figli dei fiori del male suppongo sia una libera interpretazione di Baudelaire. C’è poi un riferimento a Dorian Gray: quanto letteratura e poesia sono importanti nel processo creativo?
Molto come lo è ogni ambito dell’arte, tranne quelli che conosco meno tipo la scultura. Ogni opera dell’uomo è uno scalino che ci porta più in alto come i nani sulle spalle dei giganti. Poi con una citazione di due parole racconti un mondo di significati e nel pop è importante.
Sulle tue gambe ho letto il senso della vita: avevi davanti l’origine del mondo di Courbet quando lo hai scritto?
Ho più pensato a una cosa banale. Le foto dell’estate sotto l’ombrellone dove vedi solo le gambe e i piedi…io non ne ho mai fatte anche perché non ho gambe bellissime. Ma le ho sempre trovate affascinanti, non si vede il corpo ma le gambe che ci portano ovunque nel mondo.
Se Marc Bloch, altra citazione, ha introdotto il concetto di analisi storica, voi avete introdotto nella musica quello di analisi umana, che va oltre la semplice descrizione delle esistenze?
Lo scopo ultimo della musica pop, che è altissimo, è avvicinare la gente e piegare e spiegare al mondo, è come se fosse una esistenza collettiva. La pop music racconta tutte le persone, è il massimo esponente dell’esistenza collettiva e il live lo è ancora di più. Bloch è un mio grande riferimento, una conoscenza che arriva dal mio professore di storia del liceo e che proprio recentemente mi ha telefonato per commentare la citazione.
Hai pensato di pubblicare il Pinguinolario ovvero il vocabolario dei Pinguini dove radunate tutte le vostre citazioni?
Sarebbe un Codex Seraphinianus. Sarebbe bello da vedere ma ancora c‘è molto da dire e siamo un po’ sconclusionati. Ci penseremo se non andremo avanti per sempre, tipo i Rolling Stones, e diventati i dinosauri ci fermeremo dicendo che è finito il giurassico ed è il momento di dare spazio ad animali nuovi.
Nel cuore solamente foto di paesaggi: quale è l’ultima foto che hai fatto col cellulare?
Un menù di un ristorante; ma la maggior parte delle mie foto sono menù, sono un grande amante della cucina e rispetto di chi ci lavora avendoci lavorato a mia volta. Il motto era fare più in fretta possibile e sporcare il meno possibile. 
Il 13 agosto, dopo la data di Cattolica vi fermate o si ragiona già sull’autunno? Album in arrivo?
Dell'album se ne parla alla grande, ci sta a cuore. Oggi la discografia non è costruita sugli album, oggi si va a singoli e si pubblica continuamente, noi siamo old fashion e sosteniamo che l’album è la nostra verità. Un album trasmette sfaccettature. Finito il tour ci fermeremo e faremo una settimana di vacanze insieme, dobbiamo solo trovare un accordo sulla destinazione, tra le mie mete culinarie e qualcun altro che preferisce luoghi tropicali!

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