Era nato a Bucarest il 30 novembre 1945, aveva iniziato a suonare il piano a sei anni e aveva studiato al Consercatorio Čaikovskij di Mosca. Alla fine del 2019 aveva lasciato le scene per motivi di salute
È morto all'età di 76 anni Radu Lupu, uno dei più grandi pianisti del mondo. Lo hanno annunciato gli organizzatori del Festival George Enescu di Bucarest. "Siamo profondamente rattristati nell'apprendere della morte del maestro Radu Lupu, un caro amico del Festival Enescu e un magnifico musicista", hanno scritto gli organizzatori del Festival su Facebook. Secondo i media, Lupu è morto a Losanna, in Svizzera, dopo una lunga malattia.
L'infanzia e gli studi a Mosca
Nato il 30 novembre 1945 a Galati, in Romania, Lupu ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di sei anni. Dopo essere stato ammesso al Conservatorio di Bucarest, ha vinto una borsa di studio per studiare al leggendario conservatorio Čajkovskij di Mosca. Tra i riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera, Lupu ha vinto il premio Van Cliburn nel 1966, il premio Enescu nel 1967 e il premio Leeds nel 1969.
IL REPERTORIO E LA CARRIERA
Noto per la sua discrezione e il suo perfezionismo, Lupu era particolarmente apprezzato nel repertorio di compositori come Schumann, Brahms, Mozart e Beethoven. Ha lavorato con molte delle migliori orchestre e direttori del mondo, tra cui Herbert von Karajan, Carlo Maria Giulini e Zubin Mehta. Nel 1996 vinse un Grammy per la sua registrazione di sonate per pianoforte di Schubert.
IL RITIRO DALLE SCENE NEL 2019
Residente in Svizzera, Lupu si era ritirato dalle esibizioni alla fine della stagione 2018-2019 per motivi di salute. Il pianista è stato ricordato anche su Twitter, dove il violoncellista britannico Steven Isserlis lo ha descritto non solo come "uno dei musicisti più grandi che abbia mai ascoltato" ma anche "come un uomo profondamente gentile, modesto e divertente - e un amico meraviglioso".