Lo storica band terrà sei concerti nel nostro paese. In tour con loro Giulio Wilson. Il progetto è supportato da Amnesty International per il sostegno dei diritti umani e la tutela dei migranti
Gli Inti-Illimani, da sempre ambasciatori di pace, della resistenza contro le dittature e le ingiustizie, del patrimonio musicale dell’America Latina; hanno cantato e gridato forte il loro impegno civile contro le lotte di classe, in difesa della democrazia e del progresso, contro ogni forma di abuso, di repressione e di violenza. In questa situazione drammatica che il popolo ucraino sta subendo e che il mondo intero sta vivendo, Jorge Coulón, voce degli Inti-Illimani, tiene a precisare: “Ancora una volta le situazioni non risolte o gestite male ci portano a una condizione estrema e inaccettabile di guerra, di invasione, di sopruso e di abuso contro le popolazioni indifese. Volevamo tanto fare questo tour, abbiamo sognato per molto tempo di tornare in Italia dopo il dilagare della pandemia; torniamo in un Paese che, come tutto il mondo, lotta ancora una volta per la pace, per il rispetto dei diritti umani, per il rispetto dei popoli, per la gente comune che vive del proprio lavoro e che non aspetta altro che poter lavorare, vivere, crescere e amare, condividere in pace. Speriamo che questi concerti siano un momento di incontro, per riaffermare i diritti delle persone, al di sopra dei giochi delle grandi potenze”.
Giulio Wilson, di professione cantautore ed enologo, amante della poesia e delle storie nascoste, anche quelle che sembrano naufragate negli angoli più reconditi della memoria, che tornano a galla nelle canzoni, come nel suo disco pubblicato qualche mese fa, dal titolo “Storie vere tra alberi e gatti”. Da appassionato di vini, non può che ricordare questo aneddoto: “Durante il lockdown del 2020, il giorno che morì Sepulveda, mandai un messaggio di dispiacere a Jorge Coulón degli Inti-Illimani; lui mi rispose con una frase che sento ancora risuonare nella mia testa, ovvero che gli artisti e gli scrittori di testi e di canzoni non muoiono mai. Gli Inti-Illimani sono immortali, anche loro; sono come un buon vino, vivo, in evoluzione, che più passa il tempo e più migliora. Sono come un vino da ‘meditazione’, perché muovono qualcosa dentro gli animi; un vino dal retrogusto nostalgico, caratterizzato da una persistenza nel tempo passato, in quello presente e nel futuro”.
“Vale la pena” è il nome del brano che ha sugellato l’incontro, il sodalizio prima umano e poi artistico tra gli Inti-Illimani e Giulio Wilson: è il manifesto contemporaneo di un’epoca in cui si ha bisogno di confronti, di dialogo, di abbattere i confini per afferrare l’umanità di ogni cosa, l’umanità di ogni vita; slogan universale e di speranza, dedicato a tutti. La canzone, scritta da Wilson e cantata insieme agli Inti-Illimani, è stata registrata a Santiago del Cile durante le proteste popolari scaturite il 7 ottobre 2019 contro l’aumento del carovita e la corruzione. Uscita in doppia versione, in italiano e in spagnolo, “Vale la pena” è una delle 13 tracce che compongono l’album del cantautore. Una proposta musicale inedita, quella degli Inti-Illimani e di Giulio Wilson, per uno spettacolo che rinnova le passioni di sempre e che conquisterà anche i più giovani.
Vale la pena Tour supporta le attività di Amnesty International Italia e il festival Voci per la Libertà. Riccardo Noury, Portavoce Amnesty International Italia, afferma: “Nella situazione eccezionalmente drammatica di queste settimane, l'accoglienza di chi fugge dalla guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina è un imperativo morale oltre che un obbligo giuridico per tutti gli stati: senza se e senza ma e soprattutto senza discriminazione e senza narrazioni divisive come quella che pretende di distinguere i "profughi veri di guerre vere" da altri. Perché purtroppo mentre c'è la guerra in Ucraina non è che in Afghanistan o in Libia stiano giocando a briscola”.
Queste le date del tour: il 13 marzo farà tappa a SALSOMAGGIORE TERME (Teatro Nuovo); il 14 marzo a FIRENZE (Tuscany Hall); il 15 marzo a BOLOGNA (Teatro Duse); il 17 marzo a ROMA (Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli); il 18 marzo a CARPI (Teatro comunale); il 20 marzo a SASSARI (Teatro Comunale).