Sanremo 2022, Marco Mengoni incanta con la sua “L’Essenziale”. VIDEO

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Il cantante si è esibito nella serata finale del Festival. Sul palco dell’Ariston ha riproposto con un nuovo arrangiamento il brano con cui vinse l’edizione del 2013. Poco prima ha letto insieme all’attore Filippo Scotti alcuni tweet di insulti e due articoli della Costituzione: “Una tastiera può essere un’arma”, ha ammonito

Marco Mengoni è tornato per la quarta volta nella sua carriera sul palco dell'Ariston, ospite della serata finale del Festival di Sanremo 2022 (GAFFE E IMPREVISTI DEL FESTIVAL - I MEME - LE FOTO PIU' BELLE DELLA FINALE - LO SPECIALE). E ha incantato riproponendo con un nuovo arrangiamento L’Essenziale, il brano con cui vinse l’edizione del 2013. "In questi giorni ho pensato al Festival del 2013, non me lo sono goduto abbastanza, avevo solo 24 anni. Ogni volta è stato diverso - ha raccontato il cantautore -. Si cresce, si fanno esperienze, ed è bello tornare per vedere come ti rapporti con il palco, quanto riesci a cambiare e a maturare. È un confronto con te stesso. E con la tua musica che cresce con te. E si diventa più coraggiosi, tanto da uscire con un disco influenzato dal soul, dal rhythm and blues, dal gospel”. Nel corso della serata Mengoni si è poi esibito in un’altra incursione musicale con il brano Mi fiderò (TUTTI GLI OSPITI DEL FESTIVAL - I LOOK DELL'ULTIMA SERATA).

Il discorso contro gli haters

Mengoni è stato in gara nel 2010 per la prima volta, mentre nel 2019 fu ospite fisso di Claudio Baglioni con il compito di aprire la manifestazione con un toccante omaggio a Sergio Endrigo. Prima dell’esibizione di stasera, Mengoni e l’amico Filippo Scotti (l'attore protagonista de È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino - LA RECENSIONE DEL FILM) hanno letto alcuni tweet di insulti. Un monito sull'odio online culminato con la lettura di due articoli della Costituzione: l'articolo 3 e l'articolo 21. Un messaggio per avvertire che la Costituzione tutela la libertà d'espressione ma anche la dignità delle persone. “La libertà di parole non deve violare la dignità altrui”, ammonisce Mengoni, "una tastiera può essere un'arma". "Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti", gli fa eco Scotti, citando Fabrizio De André. Dopo l'esibizione di Mengoni, Amadeus avverte che "il problema degli haters non è solo nostro ma è un problema di tutti, tanti ragazzi subiscono pressioni insostenibili per quello che scrivono e questo non va accettato”.

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