Valentina Mattarozzi fa sognare con La Vita dei Miracoli: il video

Musica

La storia raccontata in questo singolo è la vita di Don Olindo Marella, persona straordinaria, che a Bologna ha vissuto unicamente per aiutare il prossimo, ma che ha incontrato tanti ostacoli lungo il proprio cammino. Il video è introdotto da un testo originale dell'artista

È spesso strana la vita e il destino che appare sul proprio cammino. Sono nata ballerina con un futuro da musicista (con le mani identiche a quelle di mia mamma pianista), con in testa tanti sogni da regista e invece mi sono trovata ventenne su un palco, prima come cantante e poi cantautrice. A prescindere dai miei sogni e dai miei obiettivi, sono sempre stata aperta a scoprire cose nuove e a ricevere ciò che mi

veniva offerto, a mani tese verso il prossimo. Ho sempre raccolto, per così dire, i “frutti” che mi venivano regalati lungo il mio cammino e credo che nulla sia mai avvenuto per caso.
 

Quando ho scritto “La Vita dei Miracoli” è stato un vero fiume in piena, mai mi era capitato di pensare testo e melodia contemporaneamente, l’avrò composta in 10 minuti al massimo e andava già bene così, compresa la parte di sillabe di “lingua inventata”, che sembra arrivare da un idioma lontano avente assonanze con il portoghese, ma forse anche con l’Africa. Mai come prima mi era scattata un’idea così traboccante di entusiasmo, dopo aver letto una storia. Ero praticamente folgorata da ciò che avevo appreso poc’anzi. Avevo anche già chiuso la tracklist dei brani che avrei inserito nell’album, “Virtù Nascoste” (uscito lo scorso 14 maggio con Azzurra Music). Questa traccia è stata quindi l’ultima ad essere stata partorita, ad un mese dalle registrazioni in studio del disco, che abbiamo effettuato a dicembre 2019. In un momento storico che avrebbe poi messo in discussione la vita e l’esistenza di ognuno di noi. La storia che mi aveva acceso la miccia per comporre il brano è la vita di Don Olindo Marella, adesso beato, persona straordinaria, che a Bologna ha vissuto unicamente nell’aiutare il prossimo, ma che ha incontrato tanti ostacoli lungo il proprio cammino. Non so se è stato profetico l’incontro con la sua biografia, ma sta di fatto che ho scritto un testo meravigliosamente attuale.
 

Ognuno di noi, soprattutto nei momenti difficili ha la possibilità di portare la propria esistenza al di là dei propri limiti, facendo dei piccoli miracoli quotidiani. Per me portare la scorsa estate la mia musica in vari luoghi, tra cui l’apertura di un festival importante come quella di Fermo “Jazz e Non Solo Jazz”, accompagnata fra l’altro dal sassofonista Daniele Scannapieco (Dee Dee Bridgewater ed Henry Salvador), è

stato un piccolo miracolo. Anche il videoclip che ha girato il regista Milo Barbieri, porta questo mood, la semplicità dell’armonia e il ritrovare il valore nelle piccole cose. Lo spiega il regista stesso con delle parole che hanno colto davvero il senso della canzone, quando ne illustra il contenuto: “L'amore profondo per la vita in ogni sua sfumatura”. Tutte le cose nella vita, come racconto nel testo della canzone, portano sempre delle rose, con i loro profumi ma anche con le loro spine. Sta a noi saper rinascere ogni volta che ci si punge. Per ritornare a respirare e ad esprimersi, volgendo la propria vita quotidiana come fosse un inno dell’esistenza e della poesia.

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