Alla fine Eric Clapton ha suonato "per un pubblico scelto facendo discriminazioni"

Musica

Camilla Sernagiotto

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Dopo la dichiarazione uscita lo scorso luglio in cui il chitarrista e cantautore britannico ha affermato che non si sarebbe mai esibito "per un pubblico scelto facendo discriminazioni", il 18 settembre è salito sul palco dello Smoothie King Center di New Orleans, l'arena che obbliga ogni avventore (di età maggiore ai 12 anni) e lo staff a dimostrare di aver ricevuto almeno una dose di vaccino o di aver fatto un tampone negativo nelle 72 ore precedenti. E in questa location tutti devono indossare la mascherina

Alla fine anche Eric Clapton ha deciso di sottostare alle norme anti contagio, infrangendo la promessa che aveva fatto qualche settimana fa a seguito della decisione del primo ministro inglese Boris Johnson circa l'istituzione di un pass vaccinale per discoteche e live club. Nonostante avesse giurato che mai avrebbe suonato per un "pubblico scelto facendo discriminazioni", sabato 18 settembre il chitarrista e cantautore britannico l'ha fatto.

Si è esibito di fronte a spettatori che hanno dovuto dimostrare di aver ricevuto almeno una dose del vaccino o di aver fatto un tampone risultato negativo nelle 72 ore precedenti. Quindi, di fatto, ha suonato davanti a un pubblico scelto, facendo discriminazioni, ricollegandoci alle sue precise parole espresse lo scorso luglio.


Il concerto di Clapton si è tenuto presso lo Smoothie King Center di New Orleans, un'arena che obbliga ogni avventore (che abbia più di 12 anni) e lo staff a dimostrare di essere in regola con le norme anti contagio vigenti. E in questa location tutti quanti devono indossare la mascherina.

Per adesso Eric Clapton non si è espresso circa il suo dietrofront. E ancora non si sa cosa accadrà nelle altre date del tour statunitense, il cui prossimo concerto si svolgerà alla Bridgestone Arena di Nashville. Anche qui vigono le stesse regole del club di New Orleans: certificato di vaccinazione oppure tampone negativo, sia per il pubblico sia per chiunque lavori in quella location.

Le parole di Eric Clapton

"Non mi esibirò di fronte a un pubblico scelto facendo discriminazioni. A meno che non sia possibile a chiunque di assistere al concerto, mi riservo il diritto di cancellare lo show". Questo è stato il messaggio diffuso via Telegram dal produttore e architetto Robin Monotti lo scorso luglio. Parole uscite dalla bocca di Eric Clapton e immediatamente diventate un vessillo no vax.


Il chitarrista britannico aveva preso questa decisione come reazione a quanto stabilito dal primo ministro inglese Boris Johnson, che  proprio a luglio aveva decretato di istituire un pass vaccinale nei luoghi in cui si ascolta musica, dal vivo e non solo (live club e discoteche).

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Eric Clapton ha messo in discussione la sicurezza dei vaccini e in generale le norme anti contagio del Covid-19 a più riprese.

Negli ultimi mesi si è espresso contro i vaccini in parecchie occasioni, destando reazioni varie nei suoi fan. C'è chi lo critica aspramente per una presa di posizione considerata da irresponsabili, soprattutto poiché parliamo di un V.I.P. (la cui opinione è quindi per molti quella di ciò che l'acronimo significa, una Very Important Person). E poi c'è chi invece lo applaude non più soltanto per i virtuosismi chitarristici o per le parole delle sue canzoni, ma proprio per le parole di quei messaggi no vax in cui qualcuno ci vedrebbe del virtuosismo...

Durante un'intervista rilasciata a Oracle (una piattaforma di "filmmaker professionisti uniti nella lotta per un dibattito aperto e la libertà di informazione a fronte delle violazioni dei diritti da parte del governo globale e della censura delle big tech", queste le parole della descrizione ufficiale), Clapton avrebbe espresso la sua convinzione relativa al fatto che il vaccino potrebbe rendere sterili.
In occasione di quella stessa intervista, il musicista ha rivelato che da tempo di informa da fonti alternative poiché non crede più alle informazioni diffuse dal governo inglese, specialmente dopo la Brexit e dopo il dietrofront di Boris Johnson sull'immunità di gregge da ottenere lasciando pascolare tranquillamente il virus...


Le fonti di informazione alternative del musicista sono ad esempio Ivor Cummins, un ingegnere biochimico che ha un canale YouTube. "Da quel momento ho scoperto altra gente che offre soluzioni alternative", ha aggiunto Clapton.
Il quale poi ha firmato la Great Barrington Declaration sui costi fisici e psicologici relativi alle politiche anti Covid.

Quando il suo tour è stato annullato a causa della pandemia, si è poi associato alla campagna anti lockdown varata dal collega Van Morrison. E a quel punto ha addirittura riflettuto sull'eventualità di abbandonare l'Inghilterra. "Mia moglie è americana, ma lì la retorica è persino peggio. Esprimendomi contro il lockdown temevo di essere associato a Trump", ha dichiarato.

In uno dei suoi ultimi brani, intitolato "This Has Gotta Stop", Eric Clapton si sofferma invece sui problemi medici che avrebbe sperimentato a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca.
Oltre a parlarne nel testo di quella canzone, è tornato più volte sulla reazione al farmaco durante le interviste. Puntualizzando sempre che il motivo per cui si è vaccinato è perché, di seguito le sue parole, "ho avuto un enfisema, ho 76 anni, faccio parte della popolazione fragile".

"Una buona parte della malattia è nella nostra testa", ha affermato colui che più volte ha definito con il termine di "propaganda" l'informazione circa la responsabilità sociale connessa alla pandemia.
Tutto questo ha avuto ripercussioni anche sui suoi rapporti sociali, quelli con i colleghi Vip: "Il mio telefono non squilla più tanto spesso, non ricevo più tanti messaggi o e-mail", ha ammesso Eric Clapton.

 

Di seguito vi mostriamo il video in cui Eric Clapton suona “Layla” assieme alla sua band presso la The Smoothie King Arena di New Orleans, in data 18 settembre 2021. Il pubblico che si sente applaudire è interamente composto da vaccinati o da negativi con tampone che lo testimoni.  

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