Gigi Funcis ci porta fra cielo, spazio, scienza e fantascienza con una playlist

Musica

Universo, Stelle, Inquinamento satellitare: il futuro del cielo nel debutto di Libra - Una storia futura, spettacolo per attori e ologrammi con Lorenzo Acquaviva e la video-partecipazione di Piergiorgio Odifreddi, Ed Krupp, Carlo Rovelli; musiche di Eterea Post Bong Band e Gigi Funcis (anche regista con con l'astrofisico Roberto Trotta). Lo spettacolo è realizzato dalla SISSA nell'ambito del SISSA SUMMER FESTIVAL col Museo storico e il Parco del Castello di Miramare, dove debutta; poi andrà alla Fortezza di Gradisca

Pete Drake – Forever

Sembra il classico pezzo anni '60 che ti sembra di conoscere da sempre. Ma quando parte la voce filtrata dal guitar voicebox, ti porta in una realtà parallela dove la tecnologia si è sviluppata prima. In LIBRA c'è una parte coreografica in cui Lucrezia Fantini, bravissima attrice di sedici anni, balla questo pezzo assieme a dei visual olografici.
 

Eterea Post Bong Band – Fibo

Un pezzo del mio storico gruppo musicale, con cui suono da quando ho quindici anni, che in qualche modo ha sancito la nascita del mio rapporto creativo con la scienza. Abbiamo scomposto e suonato la sequenza di Fibonacci, unendola a campioni

dell'inquietante "π – Il teorema del delirio". L'intero disco da cui è tratto, BIOS, è un sintetico frullato di matematica, fisica e cinema.

Photay – No Sass

Alcuni pezzi non hanno bisogno di velocità per parlare del futuro. Questo brano è uno di quelli: i bassi profondi mangiano letteralmente i fruscii delle alte frequenze e la melodia ti dice: "Benvenuto nel 2042, bro!".

Battiato – Gli uccelli

Credo davvero che Franco sia stato in assoluto il mio cantante italiano preferito. Rendere poetiche delle formule matematiche è qualcosa che solo lui è riuscito a fare. E quando guardo il cielo di giorno, questo pezzo rimbomba sempre in uno spazietto del mio cuore.

Micheal Andrews – Liquid Spear Waltz

Saranno i suoni ovattati e subacquei, o forse quei delay che fanno rimbalzare dolcemente i synth. Fatto sta che – quando partono quelle note di piano – la gravità pare allentare la sua morsa sul mondo. Un paio d'anni fa ho usato questo pezzo in una pièce post apocalittica con Lorenzo Acquaviva, il protagonista di LIBRA, che adorava questo pezzo.

Amon Tobin – Carry on Marmaduke

Ho avuto problemi a capire quale pezzo di questo geniaccio brasiliano mettere in questa classifica. Perchè uno è obbligatorio metterlo, visto che il mix di sound design, cinema e bass music mi ha profondamente influenzato. Qui la ricerca timbrica è ai

massimi livelli e la melodia è di quelle che si ricordano.

Eterea Post Bong Band – Anguis

Questo pezzo deve ancora uscire, ma lo abbiamo già usato in un corto e in LIBRA. La cosa davvero surreale – e inspiegabile – è che in entrambi i momenti in cui c'è questo pezzo compare lo stesso attore, Luciano Roman, senza che la cosa sia stata

assolutamente premeditata.

Lou X – Oro e Acciaio

Adoro questo brano. Lou X è eccezionale come sempre e suo cugino C.U.B.A. sbrodola rime alchemiche, sempre a cavallo tra scienza e cazzeggio. Penso che questo modo di fare hip hop sia fresco ancora oggi, perché il registro linguistico non è basato

sull'attualità, ma su... scopritelo da soli.

Skillaci – Just an illusion (SKLC refurbished)

Adoro deformare le cose. Con il collega e amico STRA, architetto e innovatore, abbiamo spaccato in due questo noto pezzo dei primissimi anni '80. E mi piace immaginare che esista un pianeta in cui la musica commerciale ha questi bassi assolutamente fuori luogo.

Bernard Herrmann – The bedroom

Dico solo: tanta, tantissima roba. Ci sono brani che si sposano con lo spazio, che a volte coincide col mare, e questo è uno di quelli. Gli archi entrano ed escono in dissolvenza, formando onde continue. E le armonie parlano direttamente a quella piccola ansia che è dentro ognuno di noi.

Spettacolo: Per te