Lee "Scratch" Perry, morto l'icona del reggae a 85 anni

Musica
Lee “Scratch” Perry

Si è spento a 85 anni uno dei padri della musica reggae nel mondo. Ad annunciare la morte di Lee “Scratch” Perry il primo ministro giamaicano Andrew Holness. Il cantante era anche un discografico di grande successo: ha lavorato e prodotto numerosi artisti a partire da Bob Marley

È stato niente di meno che il primo ministro giamaicano, Andrew Holness, a comunicare nelle scorse ore, tramite un tweet di cordoglio, la scomparsa del 85enne musicista e produttore discografico Lee “Scratch” Perry. “Le mie profonde condoglianze alla famiglia, agli amici e ai fan del leggendario produttore discografico e cantante, Rainford Hugh Perry, affettuosamente conosciuto come Lee Scratch' Perry” ha commentato l’autorità sul famoso social network, aggiungendo “Indubbiamente, Lee Scratch Perry sarà sempre ricordato per il suo contributo al mondo musicale. Che la sua anima riposi in pace”. Perry è da sempre considerata una grande icona della musica giamaicana e mondiale, a tutti gli effetti il pioniere del genere reggae ed head hunter di alcuni tra gli artisti diventati in seguito delle vere e proprie icone del genere: da Bob Marley ai Congos, Adrian Sherwood, i Beastie Boys e molti altri.

Le indiscrezioni sulla scomparsa di Lee Perry

Successivamente all’annuncio di Holness, è stato il Jamaica Observer a fornire ulteriori indiscrezioni sulla scomparsa dell’artista che pare essere avvenuta nella giornata di ieri, domenica 29 agosto 2021, all’ospedale giamaicano di Noel Holmes. Le cause della morte non sono però ancora note. L’uomo aveva 85 anni.

Lee “Scratch” Perry, la lunga carriera

Una carriera lunga ben sette decenni, per uno tra gli artisti più prolifici della musica moderna. Basti pensare che per raccontarla in “Kiss Me Neck”, libro che descrive la sua storia musicale e produzione discografica fino agli inizi del nuovo millennio, ci sono volute ben 300 pagine. Nato nella rurale Giamaica degli anni ’30, Rainford Hugh Perry (il suo vero nome) non mancò di mostrare fin dalla sua tenera età le più spiccate doti artistiche, trasferendosi a soli 15 anni a Kingston, nella capitale dell'isola caraibica per dedicarsi alla carriera nella musica. La vera svolta arrivò però nel 1968, quando Perry diede vita alla sua personale etichetta discografica chiamata “Upsetter Records”, per la quale pubblicò il suo primo singolo "People Funny Boy". Un successo inaspettato, che vendette sin da subito 60.000 copie nella sola terra natale. Una canzone che si distinse per il ritmo nuovo che portava con sé: erano i primi veri esperimenti di musica reggae e dub. Da quel momento, per Lee  “Scratch” Perry è una carriera tutta in ascesa, che lo porta al suo culmine nel 2003, quando con il disco "Jamaican E.T." si aggiudicò il Grammy per il miglior album reggae dell'anno. Negli ultimi anni, Perry ha proseguito con le collaborazioni di successo: da Animal Collective ad Andrew W.K., passando per George Clinton e Keith Richards. Ha ottenuto altre nomination ai Grammy con i progetti in studio "End of an American Dream" (2008), "Revelation" (2010) e "Lee "Scratch" Perry - Back on the Controls" (2014), facendosi notare sempre nella categoria del genere in un certo senso da lui creato, “Best Reggae album”.

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