Pubblicato l'enigmatico, provocatorio album dell'artista di Minneapolis registrato nel 2010 e archiviato nel suo caveau. LA RECENSIONE
Chissà perché lo ha posto nel caveau. Chissà perché chi lo ha ritrovato in quello che viene raccontato come un archivio magico ha scelto questo "malato" 2021 per pubblicarlo. Risposte non ne avremo ma di certo quello che ascolto in Welcome 2 America è uno dei migliori Prince di sempre. Un lavoro che sembra fatto col metronomo: preciso ma emozionale, musicalmente spiazzante per i mille rivoli che i suoni prendono. Basta ascoltare la title track per smarrirsi nel suo mondo. Ho un ricordo preciso di Prince: un suo concerto a Milano, al Forum di Assago. Sul biglietto c'era scritto come orario di inizio le 20.30. Noi italiani siamo i dilatatori del quarto d'ora accademico per antonomasia. Ebbene lui quando le lancette dell'orologio hanno segnato le 20.30 è salito sul palco e ha iniziato a suonare, davanti a una platea e tribuna mezze vuote perché un artista non è mai puntuale. Le luci sono rimaste accese ancora un po' per consentire a tutti di raggiungere agevolmente il proprio posto ma molti hanno perso metà concerto.
Funk e Soul con potenti echi Gospel sono i protagonisti di Welcome 2 America. Le sonorità richiamano nettamente gli anni Settanta, ci sono echi Motown e testi sociali, non proprio usuali nella scrittura di Prince. Ad esempio, Running game (Son of a Slave Master) è una denuncia all'industria musicale troppo bianca e che spesso costringe ad arrancare le persone di colore: la delicatezza del brano, nonostante il tema dello sfruttamento, si trova nella voce dell'artista che si palesa sono verso il finale. L'ambiente è protagonista di 1000 light years from here. E un album sotto certi punti di vista profetico perché la stessa Welcome 2 America mette in soffitta (e non nel caveau delle meraviglie) l'american dream e denuncia una nazione ossessionata dal successo facile e dalla popolarità. Eppure, è stata scritta sotto la presidenza di Barack Obama quando la speranza era ben più di una fiammella. Chissà oggi come commenterebbe che la verità è una nuova minoranza. Se desideriamo un po' di leggerezza abbiamo Lovesexy e Parade. Rivediamo l'umanità in ginocchio col pugno alzato in Born 2 Die. Ci ha lasciato, Prince, un disco rabbioso nonostante l'allegria che mette nell'ascolto. E che tristezza comprendere che i problemi di allora sono gli stessi di oggi...
approfondimento
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Prince – Welcome 2 America
- Welcome 2 America
- Running Game (Son of a Slave Master)
- Born 2 Die
- 1000 Light Years From Here
- Hot Summer
- Stand Up and B Strong *
- Check The Record
- Same Page, Different Book
- When She Comes
- 1010 (Rin Tin Tin)
- Yes
- One Day We Will All B Free
* Soul Asylum cover
La Deluxe Edition contiene l'album completo ed il Live Concert in Video (Blu-ray) inedito di Prince and the New Power Generation tratto dal concerto “Twenty One Nite Stand" a Los Angeles