Per lei non solo musica e parole ma coreografie e stacchetti che non sono mai passati di moda. Proviamo a ripercorrere la carriera musicale di questa straordinaria artista attraverso dieci titoli
Potrebbero essere cento le canzoni da riascoltare delle regina dei due mondi. Raffaella Carrà, morta oggi all'età di 78 anni (FOTOSTORIA - LO SPECIALE), ci ha fatto ballare, sorridere, cantare, commuovere per oltre mezzo secolo. Ci ha fatto arrossire col malizioso Tuca Tuca, ha fatto cadere tutte le frontiere del cuore invitandoci a fare l'amore da Trieste in giù...ha sempre fatto un gran bel Rumore con la sua musica. Ora, in maniera totalmente soggettiva, provo a scegliere dieci canzoni, una dolce, melanconica compagnia...ma che musica Maestra!
Ma che musica Maestro (1970)
Chi vuole cantare si può prenotare...e lo ha fatto per oltre cinquant'anni. Questo brano è stato la sigla di Canzonissima del 1970, presentata da Corrado. Sull'altro lato del 45, come allora si chiamavano in singoli c'era Non ti mettere con Bill. È stata scritta da Sergio Paolini, Franco Pisano e Stelio Silvestri. Dalla canzone fu tratto Musicarello, uno dei fiori all'occhiello di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
CHISSÀ SE VA (1971)
Andiamo avanti di un anno e troviamo un’altra sigla di Canzonissima. Questa volta la canzone è stata scritta da Castellano e Pipolo cui si aggiunge Franco Pisano. Sul lato B troviamo Perdono, non lo faccio più. Raffaella indossava un top psichedelico e un pantalone aderentissimo moderno mezzo secolo dopo...insomma ma sì che va!
TUCA TUCA (1971)
Un balletto sensuale in origine accettato a fatica dalla Rai. Raffaella sembra una venusina di rosso vestita, provocante, ammiccante. Intere generazioni hanno ballato su questa canzone scritta da Gianni Boncompagni e Pisano. Un modo moderno per poter dire quanto piace "questo stranissimo ballo che faccio con te".
RUMORE (1974)
Erano gli anni in cui accoglievamo l'abbraccio della Disco Music. Giorgio Moroder faceva sbocciare Donna Summer con quel capolavoro che è A Love Trilogy, la nostra risposta è stata il Rumore di Super Raffa. E' stata tradotta in inglese, spagnolo e francese, vende oltre 10milioni di copie.
MAGA MAGHELLA (1972)
Canzonissima apre uno spazio per i bambini e alle coreografie Raffaella aggiunge un personaggio. La firma è di Gianni Boncompagni. Una filastrocca sui segni zodiacali appoggiata su una musica da ninna.
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A FAR L’AMORE COMINCIA TU (1976)
Glitter e trasparenze, un sospiro profondo e poi a far l'amore comincia tu. Oltre 20 milioni di copie vendute nel mondo per la canzone che ha proclamato Raffaella Carrà icona sexy. Con quel caschetto che promette tumulti amorosi davvero può scoppiare il cuore. Nel 2011 Bob Sinclair ha presentato una nuova versione del brano intitolata Far l’amore e pubblicata anche in inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, turco e greco.
FELICITà TA' TA' (1974)
Una vera coreografia con sei ballerine e altrettati ballerini per una canzone che mima la passione. Ci sono il cielo blu, la spinta sull'altalena per una sera "tutta per noi" dove la felicità è padrona dei nostri destini.
TANTI AUGURI (1978)
La caduta del Muro di Berlino ha unito l'Europa, ma prima ancora Raffaella Carrà ha unito l'Italia sconfiggendo un retaggio antico. E' un inno all'amore libero da condizionamenti geografici e sociali. Ricordando "Com’è bello far l’amore da Trieste in giù” Raffaella ha cancellato i confini del cuore che da quella canzone in poi hanno preso a veleggiare seguendo solo la stella polare del desiderio.
PEDRO (1980)
Viene pubblicata nel 1980 e racconta l'amore appassionato, quello che arriva all'improvviso e al quale bisogna concedersi senza troppi pensieri. Un brano estivo come spirito perché questo Pedro che parea tanto perbenino "mi ha portato tante volte a veder le stelle ma non ho visto niente di Santa Fè".
BALLO BALLO (1982)
Pazza su una terrazza con quella sensazone magica alla quale basta un piccolo riposino per poi ricominciare. La voce di Raffaella è più calda del solito, il sospiro è calamitante per perdersi in un ballo d'amore da capogiro e senza respiro.