Sponz Festival, Vinicio Capossela mostra la sua costola reggiana

Musica

L'appuntamento è dal 25 al 29 agosto in Alta Irpinia. Ma quest'anno ci sarà un anteprima chiamata Sponz all'Osso alla Pietra di Bismantova nel comune di Castelnovo ne' Monti. Ospiti, oltre all'ideatore del progetto, Massimo Zamboni, Mara Redeghieri e Lassociazione

Percorrendo la spina dorsale dell'Italia, lo Sponz Fest risale dall'Irpinia fino in Emilia Romagna per una straordinaria anteprima della sua nona edizione.
Sabato 3 luglio in programma infatti la Costola Reggiana del festival ideato e diretto da Vinicio Capossela, anteprima di Sponz All'Osso - Per un manifesto delle aree interne, la nona edizione del Fest, programmata e sostenuta dalla Regione Campania, prevista dal 25 al 29 agosto in Alta Irpinia e che vuole proporre una riflessione sulle aree interne, le cosiddette “aree dell’osso”.
“A sottolineare la comunanza di destini di quelle terre interne in cui la geografia si è imposta sulla storia, in una visione verticale del paese che non distingue tra nord e sud, ma tra osso appenninico e polpa delle coste e pianure urbanizzate, un appuntamento Sponz All’Osso in appennino reggiano a precedere quello di fine agosto in alta Irpinia”, dichiara il direttore artistico. “Sotto l’egida della poesia, entrambi gli episodi, con incontri di esperienze, incontri tematici, musica e pensiero, si pongono come laboratorio per pensare un diverso modo di abitare il Paese e percepire le sue voci dall’interno”.

La Costola Reggiana, evento organizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Castelnovo ne’ Monti e di ATER, anima dunque un'intera giornata con dibattiti e concerti alla Pietra di Bismantova (Castelnovo ne' Monti - RE) e nei suoi dintorni, anche nel nome di Dante, nel pluricelebrato 700° anniversario della morte. Un' occasione di ritrovo dopo il lungo isolamento tra chi l’Appenino lo ha scelto e lo vive ogni giorno.
“Un confronto prolungato con la natura e i cicli – non più avvertibile nelle pianure – un allungamento di sguardo e di pensiero, talento e intelligenza che ridanno valore alle mani, al saper fare ma anche al saper guardare: è solo dalle zone considerate marginali, troppo faticose per la speculazione quotidiana, che possono provenire indicazioni di vita che siano testimonianza di non remissione agli imperativi dominanti” dichiara Massimo Zamboni, uno degli ospiti della giornata. “Terre considerate all’abbandono, dove il profitto vale meno dell’acqua che scorre, del fuoco che scalda, la luce che nutre, il buio che divora”.

“Il collegamento tra Sponz all’Osso Irpinia e quello emiliano passa per il monte del Purgatorio. Due monti, due zanne che sorgono dalla selva della terra: una è la Pietra di Bismantova (Re) che per molti studiosi ha fornito l’ispirazione proprio per il monte dantesco e l’altro è la rupe su cui svetta Cairano (Av). Stiamo tutti vivendo un Purgatorio e l’Appennino è il nostro monte di salvazione”, aggiunge Vinicio Capossela.

Si comincia alle ore 10.30 con l'Agorà dell’agricoltura “esistenziale” con mercato di produttori locali, nell’area adiacente alla chiesetta di Sant’Apollinare a Ginepreto, con una meravigliosa vista sulla Pietra.
Agorà è il luogo dell’incontro e del mercato, un mercato d’incontro tra produttori allestito per il pranzo. Uno scambio di esperienze, un rapporto al mondo di chi ha scelto le terre interne, non soltanto come ripiego alla vita, ma come luogo di vita. A seguire i Racconti d’Appennino, dibattito coordinato dall'ex Presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini a cui parteciperanno la vice Presidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein, il musicista e scrittore Massimo Zamboni, l'Architetto Antonio De Rossi e i rappresentati del mercato “esistenziale”.

Nel pomeriggio si raggiunge l’Orto dei Frati, ai piedi della Pietra di Bismantova, dove prende vita “Ascensione al paradiso terrestre – passeggiata dantesca con letture”, un incontro con il Teatro delle AlbeErmanna Montanari e Marco Martinelli - che già hanno realizzato lavori di teatro civile sulle tre cantiche dantesche che hanno coinvolto migliaia di persone a Ravenna e a Matera – guideranno i convenuti in un percorso dantesco in cui verranno letti passi del poeta.

Tutti gli eventi giornalieri sono gratuiti ma è obbligatoria la prenotazione su www.boxerticket.it

All’imbrunire si torna in piazzale Dante per “À Caval Magre” – Concerto a cavallo dei calanchi reggiani, concerto e ritrovo in musica di musicisti dell’Appennino con protagonisti Massimo Zamboni, Mara Redeghieri e Lassociazione e con la partecipazione di Vinicio Capossela.
(Biglietto concerto 20 euro + ddp, prevendite: https://www.boxerticket.it/allosso-sponz-ix-costola-reggiana/).


La Costola Reggiana dello Sponz Fest è organizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Castelnovo ne’ Monti e di ATER mentre la nona edizione dello Sponz Fest, dal 25 al 29 agosto 2021, è un evento programmato e sostenuto dalla Regione Campania, promosso da Scabec – Società Campana Beni Culturali ed è prodotto dall’associazione Sponziamoci, La Cupa e International Music and Arts (IMARTS).


PROGRAMMA

Dalle ore 10,30 - area adiacente la Chiesa di Sant’Apollinare a Ginepreto (RE)

Agorà dell’agricoltura esistenziale con mercato di produttori locali

Ore 12

Racconti d’Appennino

con Elly Schlein Vicepresidente Regione Emilia-Romagna; Massimo Zamboni, musicista e scrittore; Architetto Antonio De Rossi e i rappresentati del mercato “esistenziale”

Coordina Sonia Masini, ex Presidente della Provincia di Reggio Emilia

A seguire


Pranzo al sacco

Ore 17.30 - Orto dei Frati della Pietra di Bismantova

“Ascensione al paradiso terrestre – passeggiata dantesca con letture”

con Teatro delle Albe - Ermanna Montanari e Marco Martinelli

All’imbrunire

Ore 21 - Piazzale Dante
“À Caval Magre” – Concerto a cavallo dei calanchi reggiani
Biglietto 20 euro + ddp. Prevendite: https://www.boxerticket.it/allosso-sponz-ix-costola-reggiana/
Concerto e ritrovo in musica di musicisti dell’Appennino con Massimo Zamboni, Mara Redeghieri e Lassociazione
con la partecipazione di Vinicio Capossela

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