The French Fries (ancora più) visionari in Take Me Beside You: video

Musica

Fabrizio Basso

Un brano incandescente che conferma Mia Meneghini e Danilo Tasco come la coppia, d'arte e di vita, più estrema del panorama musicale italiano e non solo. Al basso c'è Saturnino Celani

Quelle stanze non hanno più pareti se tu sei accanto a me. E quelle pareti diventano impalpabili, sono una mera convenzione sociale, se The French Fries ci fanno viaggiare in tre mondi in meno di tre minuti. Sono la via lattea dell'elettronica e della raffinatezza perché, proprio come quei miliardi di stelle, da qualunque angolo li osservi e ascolti hai una visione differente ma il risultato è uno solo: non te ne staccheresti mai. Mi sento di considerare Danilo Tasco, batterista dei Negramaro, un amico, e in quanto compagna di vita considero (un pochino) amica anche Mia Meneghini, le sue radici sono nella danza, altra foma d'arte che oggi è spesso sottovaluata. Qui uniscono il loro sapere ed ecco Take Me Beside You.

Mi raccontano, su zoom, che questo brano "era tra i singoli che volevamo fare uscire -racconta Danilo- è il terzo cronologicamente ma in realtà è il papà del nostro progetto perché è il primo brano nato. In quei giorni facevamo due cose diverse in due stanze vicine ma umanamente lontane, all’origine era musica elettronica poi ho aggiunto linee di basso, batteria synth e voce".

Lasciami accanto a te…a volte bastano quattro parole per creare un universo. E quel lasciarsi è tramutato in un ritrovarsi accanto, Mia e Danilo, e sono nate "diverse versioni, sono state fatte più modifiche. Tanti eperimenti e gli embrioni diventano canzoni". Quasi dieci anni ha il seme primigenio di Take Me Beside You: E' il nostro punt di partenza - racconta Danilo - e mi ricordo che una sera, prima di andare a letto, le ho detto della bella melodia, Mia viene dal musical, e abbiamo notato che il tutto funzionava bene insieme. Io ci ho costruito una frase approssimativa, Mia la ha trasformata in frase coretta e il resto lo ha scritto lei".

Il video si muove su tre livelli, quasi a identificare tre epoche dell'uomo e dell'anima: "E' una specie di viaggio - spiega Mia - e la rappresentazione stessa delle tre creature che popolano le immagini lo sottolineano. E' un modo per staccarci dal testo, abbiamo dato molto sfogo all’atto visionario tra fate moderne e eroine futuristiche e abbiano creato scenari in cui incastonarle. Abbiamo quindi trasferito le nostre idee a una persona che ci ha aiutato a realizzarle, Silvia Dongiovanni, con idee ben precise. Pena che le maschere le abbiamo provate a casa col cartoncino". La cosa singolare è che i dettagli li hanno immaginati durante il lockdown, la prima versione è stata fatta in casa in un gabbiotto bianco con dei pannelli, Mia vestita di nero e Danilo col cellulare a riprendere: "Da lì germogliano le tre ambientazioni. Andavamo nell’estetico, staccati dal testo, la nostra storia è nel significato, il resto è exploit creativo. Anche le ragazze che si vedono nel video sono contestualizzate in base alla loro natura, quella che si vede nel verde, ad esempio, è la più timida".

Ed eccoci al cameo di Saturnino. Nostro signore del basso era a casa di Mia e Danilo per un workshop da me in una scuola di musica della quale Danilo è direttore artistico: "A fine impegno - aggiunge Danilo - dopo la cena e qualche bicchiere di vino tutto è nato per caso: abbiamo iniziato a suonare, lui si è inserito su due brani, uno lo ha ascoltato e ha fatto una linea diversa dalla mia traccia. Su Take Me Beside You ha detto te la risuono la linea di basso. Ed è rimasta quella. Ne approfitto per ringraziare Simon Duffy per il sound". Resta, a me, la voglia di vederli dal vivo. Accadrà? "Abbiamo consapevolizzato che non siamo pronti oggi, ma parliamo di quello che sarà un album di dieci brani e ci stiamo convicendo che un giorno faremo dei live: sognare il palco è l'ambizione massima dell’artista".

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