Nell'album la giovane artista pugliese lancia un messaggio sincero e schietto che senza l’utilizzo di troppe parole, racconta di una personalità che teme di esporsi. L'INTERVISTA
Un album come una cartella clinica. Ma senza le norme che regolano la privacy. Perché Gaia Gentile si mette a nudo in questo suo album che si intitola Sono Fuori ed è un manifesto alla trasparenza. La giovane artista pugliese ha scelto di mettersi in gioco anche musicalmente coniugando il pop, la dance, le armonie jazz fino ad arrivare alla canzone d’autore.
Gaia, partiamo dalla storia dell’album.
Da maggiorenne ho iniziato a fare musica a cappella, il gruppo si chiama Mezzotono, e abbiamo girato il mondo. Scrivevo le mie canzoni durante il tour come appunti di viaggio. Sono fuori è il lavoro di due anni che grazie al fermarsi dovuto alla pandemia e al mio ritorno in Puglia dove ho trovato la squadra dei sogni, è germogliato: ho potuto lavorare sul mio percorso solistico e coronare i miei sogni.
Cosa significa oggi essere una cantautrice?
Fregarsene di correnti e mode, bisogna esprimersi senza pregiudizi e preconcetti. Forse è anche essere meno in voga ma significa essere felici per la sincerità.
Il valore della parola buongiorno lo rivalutiamo?
E’ composta da due elementi, è un augurio ma anche la voglia di avere una bella giornata, di godersi le piccole cose. Io sono allegra e devo sorridere al mio compagno e a chi è nel mio raggio d’azione. E’ la mia mission. Trasmettere gaiezza.
La cover è molto sexy, con le due mani che ti vengono incontro con due pastiglie: cosa rappresentano?
Un richiamo a Matrix. Con la caramella colorata mi offrono il mondo irreale ma io ho scelto quello reale senza condizionamenti.
Quanto è difficile mostrarsi per quello che siamo…ti trovi bene fuori tendenza? Sei birichina?
Lo sono molto. Sembro seria ma sono un po' goffa, simpatica, sognatrice. E’ prioritario essere sinceri e ammetto di avere avuto ansie in passato quando ho affrontato vari tormenti a partire dai condizionamenti di alcuni produttori. Poi ho capito che la sincerità ripaga e voglio essere libera di dire quello che penso ed essere credibile. Con questa consapevolezza le ansie sono evaporate.
Caos mio è simboleggiato dalla lingua arcobaleno: la tua generazione è fluida o legata alle convenzioni?
Io voglio essere fluida, sono colorata perché sposo libertà di espressione e di amore, con parole semplici invito a vivere e amare come si desidera e chi si desidera, senza distinzione alcuna.
Segui il soffio del vento oppure hai ancora della zavorra che ti limita?
Il vento mi rende una acrobata in equilibrio instabile, caratteristica che fa parte del cantautore. Trasmette ispirazione e voglia di scrivere, sono in bilico sul filo ma è una bella sensazione.
Ti sei trovata spesso in una situazione da Menomale? Quando capisci che la vita deve andare avanti a prescindere? Oppure la risposta è in Tempo, la traccia successiva?
Menonale nasce da una arrabbiatura forte e senza mezze misure. Le vicende che narro nei due brani sono capitate in periodi diversi. Il primo nasce da una storia turbolenta che è sfociata in una causa che ho vinto. Ho superato quel momento e ora lo ho esorcizzato pure in musica. Tempo è qualcosa che va anche oltre, tra amicizia e amore: avevo bisogno di fare i conti anche con quello.
Tu difendimi è una canzone speciale: come è nata?
Nata dall’amore per un padre che per 40 anni è stato nella Polizia. E' nata così e non ho cambiato una virgola. Semplice interpretarla con quell'ukulele scanzonato.
Tempus fugit…nella quotidianità sei una procrastinatrice?
Ho le idee molto chiare, ci sono cose cui do priorità ma da leone testarda mi concedo i mie tempi. Sono disordinata ma su affetti, musica e principi vado come un treno.
Da piccola avevi una Ninna nanna speciale?
Tante colonne sonore della Disney, avrei voluto una zia che ne scrivesse una per me. La mia rivincità è stata scriverla per mia nipote e spero diventi una ninna nanna per tutti i bimbi del mondo.
Sono fuori è un album molto intimo: ora ti conosci un po’ meglio?
Mi conosco meglio e sempre di più anche dai commenti di chi segue la mia musica. Mi conosco anche attraverso il gusto delle persone che capiscono la verità che c’è in quello che ho fatto. Resto una sognatrice che ama l'arte a 360 gradi. La versatilità non mi manca e potrei esplorare altri mondi. Ora mi sento più sicura.
Che succede in estate? Torna lo spettacolo Gaia...Gentile ma non troppo?
E' nato durante la pandemia, è stato studiato ad hoc. Non vedo l'ora di girare con i nuovi pezzi dell’album, ci sono già date importanti, presto le comunicherò.