A marzo 2021 è stata l'Artista del mese di MTV. Col suo estro artistico riesce ad abbracciare molti tipi di arte, dalla musica all’illustrazione, mantenendo uno stile personale e all'avanguardia, che si ritrova in tutti i suoi progetti, discografici e non, con i quali libera tutta la sua frastagliata personalità. L'INTERVISTA
Le aspettative non possono che essere alte per chi sceglie di debuttare in italiano con un singolo intitolato La parte peggiore di me. Prima ce n'è stato uno in inglese, One, poi ne sono arrivati altri nella sua lingua madre. Oggi, con l'uscita del brano Tempo, Claudym, all'anagrafe Claudia Maccechini, si conferma una delle figure più interessanti e originali del nuovo pop underground. Le ho rubato un po' di...tempo per una chiacchierata aspettando il suo album d'esordio al quale sta lavorando.
Claudia, hai vissuto una pandemia creativa?
Inizialmente mi ha tolto la poesia, mi ha bloccato. Non vedevo una occasione buona per sfruttare il tempo, essendo sempre in casa. Mi sono poi adatta lavorando ai singoli e pensando al progetto in uscita. Ora sto abbastanza bene.
A proposito, il tuo rapporto col tempo?
E’ sempre poco, per certe cose sono proiettata a quello che dovrò fare, quindi non me lo vivo. Sono sempre a pensare a quello che vorrei fare e mi perdo il presente.
Credi che la pandemia abbia riacceso i rapporti umani? Le mani finalmente si intrecciano?
Si intrecciano eccome ma il finale resta melanconico perché si vedono solo le mie dunque il tempo finito, l'altra persona non c’è più ma è liberatorio perché. C'è tristezza ma resta l'elemento positivo.
Quando i poi diventano guai?
Lo intendo per come lo stavo vivendo in quel momento, rimandare e poi avere dei rimpianti per a forza di rimandare arriva il giorno in cui non lo puoi fare più.
Hai capito cosa dentro ti fa stare male?
Lo ho capito ma il problema è riuscire ad aggiustare i cortocircuiti. La parte di me razionale ha capito ma il processo è ancora in corso.
Anche se puoi dire no, oggi il no è un valore: lo applichi?
Una via di mezzo. Ho un po’ imparato a usarlo ma non sono mai molto diretta. Sono una buonista.
Hai fatto pace coi tuoi Nightmare?
Si, ogni tanto saltano fuori ma sono in un momento tranquillo.
Le notti up passano sempre lente o hanno preso un ritmo?
Soffro un po’ di insonnia e mi piace stare sveglia perché mi da tranquillità. Vado sempre a letto verso le 3.
Ti piacerebbe trovare un punto di equilibrio tra controllo e abbandono o preferisci l’incertezza?
Mi piacerebbe. Ogni tanto ci riesco, altre volte quando soffro di più c’è troppo autocontrollo. Nessun estremo fa bene.
La parte peggiore di te sei tu o chi ti sta vicino?
Preferisco sempre direi io, mi analizzo molto e se colpevolizzo qualcuno ho il dubbio di avere esagerato e per tranquillità rivivo la scena in base a come me la raccontano gli altri. A volte la percezione è diversa.
Cosa ha significato essere a marzo artista del mese per MTV?
Una notizia bella perché ci sono cresciuta con quei video: sono del 1993 e ho vissuto il gran finale di quella stagione. E’ stato figo, molti di quei video mi hanno ispirata.
Perché dopo One hai scelto l’italiano?
In Italiano c’è pressione e mi sono messa in sfida, sai in è inglese più facile. Da fervente autocritica ho voluto capire, La Parte Peggiore di me è complicato all’inizio ma poi diventa naturale e più onesto. Col miglioramento del canto, escono di più le emozioni.
Fai ancora miniature?
In questi mesi ho rallentato, ma c’è intenzione di andare avanti su entrambi i fronti.
Ci sono tempi per il disco?
Ci sto lavorando, lo facevo già nella prima quarantena. Sono in fase strategica. Spero in un altro singolo prima dell'estate.
A proposito, farai qualcosa in estate?
Vorrei fare dei live, è la parte più importante del percorso. Mi sto preparando, ci sono varie opportunità, cercherò di cogliere le occasioni.