La band romana arriva alla finale di Rotterdam con i favori del pronostico: e intanto hanno già vinto il riconoscimento per il miglior testo
Sarà la notte dei Måneskin? Damiano, Victoria, Ethan e Thomas non fanno mistero di credere al colpo grosso di riportare in Italia l'Eurovision dopo 31 anni: l'ultimo vincitore italiano fu infatti Toto Cutugno nell'edizione 1990, svoltasi a Zagabria, in cui trionfò con l'europeista Insieme: 1992. Tantissima acqua è passata sotto i ponti del Vecchio Continente, musicalmente e non solo: stasera a Rotterdam i Måneskin partono coi favori dei pronostici – almeno secondo i bookmaker – e una posizione in scaletta (la loro esibizione è la terzultima delle 26 finaliste) che secondo gli esperti è favorevole.
Ma come la stanno vivendo loro? Li abbiamo raggiunti in Olanda, forti del successo raccolto in streaming (Zitti e buoni è la canzone più ascoltata al mondo tra le 26 finaliste dell'Eurovision): “Non ci saremmo mai aspettati di avere l'onore di rappresentare l'Italia”, dice la bassista Victoria, “e ora non vediamo l'ora di salire sul palco! Siamo carichi, anche perché a ogni prova che facciamo percepiamo una tale energia dal pubblico che ci fa venire ancora più voglia di esibirci, aspettando di riprendere i concerti”. “Sicuramente adesso siamo liberi dal punto di vista economico grazie a questo lavoro che ci ha reso indipendenti”, osserva Damiano, cantante e frontman, “ma l'essere liberi è un processo mentale: noi lavoriamo ogni giorno per essere ancora più liberi”. “Non c'è nessuno che comanda!”, conclude Victoria, “siamo quattro amici e condividiamo ogni idea e ogni esperienza”. Intanto la loro Zitti e buoni – le cui parole sono state edulcorate in un paio di passaggi per rispettare il regolamento della manifestazione, che vieta il turpiloquio – ha conquistato il riconoscimento come miglior testo dell'edizione, con questa motivazione: “Si tratta di una canzone insolente. Le metafore nei testi sono ben scelte e ti parlano costantemente. Questa non è una canzone dolce, e quindi le immagini non sono gradevoli, ma volutamente dirompenti. Zitti e buoni è un grido crudo dei disadattati di questa società falsa”. Nel 2019 Mahmood aveva vinto lo stesso premio per Soldi, finendo poi secondo... stasera andrà meglio?