L'album è una esortazione a restare umani, guardando con spirito critico ciò che è intorno a noi, passando attraverso la musica
Preceduto dal singolo Incubo Padano, Estate Infinita racconta la volontà di cambiare e di prendere le distanze da quello che offre la quotidianità; la ricerca di un nuovo sguardo per ritrovare il desiderio di vivere sotto un’altra luce. Un’esortazione a restare umani, guardando con spirito critico ciò che è intorno a noi, passando attraverso la musica. Scritti in un momento precedente al lockdown, i brani sono poi stati prodotti durante lo stesso periodo, che in qualche modo ha finito per influenzarne la realizzazione. L’artista presenta così la nuova uscita: “I brani di Estate infinita descrivono la frenesia incomprensibile della quotidianità, l'egocentrismo e il dilettantismo come valore. Dove c’è tenebra però c’è anche ricerca della luce, la pulsione verso la rinascita, la ricerca di una bellezza persa strada facendo, il desiderio di vivere, la realizzazione attraverso la cura dell'altro. Perché è nell'umanità e nella fragilità che ci si riconosce, che si stabilisce un contatto. Abbiamo avatar digitali a cui rendere conto, tonnellate di informazioni che ci investono quotidianamente in un vortice emotivo fuori controllo. Non approfondiamo più nulla. La musica un esempio lampante di questa bulimia. Abbiamo accesso tramite piattaforme digitali a tutto la discografia mondiale, ma facciamo fatica a ricordarci a memoria una sola canzone.
Le canzoni ruotano intorno a tutto questo, aiutano a mettere a fuoco i dubbi
continuando a porseli. La verità è che non penso di essere strutturato per gestire così tanti input insieme. Mi chiedo molto banalmente: se siamo qui per provare ad essere felici, se questo è l'obiettivo, siamo sicuri di percorrere la strada giusta?
E' una Estate Infinita la nostra? Una ricompensa? Un premio? Oppure una
condanna?” I pezzi sono stati arrangiati con Alberto Marini ed Enrico Ro, con cui prosegue un sodalizio musicale di anni. Ospiti del disco: Marco Mantovani al piano e
sintetizzatori, Gionata Costa (Quintorigo, Miscellanea Beat) agli archi, Enrico
Farnedi (The Good Fellas) alla tromba, trombone e flicorno.