Il nostromo Alfa punta verso N O R D seguendo la bussola

Musica

Fabrizio Basso

Dopo i singoli TeSta TrA Le NuVoLE, pt.2, SuL Più BeLLo e “SaN LoReNZo (feat. Annalisa) esce il 14 maggio, in versione fisica e su tutte le piattaforme digitali di streaming e download, il primo album dell'artista genovese

Viene da Genova, è lupo di mare nell'anima. E dunque Alfa, per questo album d'esordio, non poteva che mettere la prua in direzione N O R D e partire. Il Nord è il punto cardinale che dà la direzione al proprio cammino, senso di spazialità e di scoperta. Il lavoro di Andrea De Filippi, questo il suo nome, è un viaggio personale e professionale che fa tappa tra i desideri e le aspirazioni, passando per gli interrogativi sul futuro di un giovane artista che vive con consapevolezza il presente grazie alle lezioni del passato. Lo accompagnano nella navigazione, con la giocosità dei delfini, numeri di stream e views pazzeschi e l'immagine di un ragazzo normale che non si fa sopraffare dalla fama ma che persegue con determinazione i suoi sogni, sempre cercando di migliorarsi e scoprirsi, attraverso la musica. Una peculiarità non banale, che dimostra il suo essere costantemente proiettato verso gli obiettivi da raggiungere con caparbietà e coraggio, costruendo passo a passo un’inedita immagine artistica.

Andrea mi racconti la storia dell’album?

Nasce durante la quarantena, la missione è fare quattro dischi dedicati ai punti cardinali. Il Nord nella nostra cutura occidentale ti permette di trovare la spazialità. Sono partito con l'insoddifazione di avere fatto solo quattro concerti ma ho trovato gli stimoli per trovare altra energia, siamo passati da conquistare il futuro della società a essere chiusi in casa: spero possa ispirare il mio pubblico a riprenderci il futuro.
Perché hai giocato con le maiuscole e le minuscole?
Sono partito da una scelta di Kendrick Lamar, poi anche Tha Supreme è ricorso a lettere e numeri, lo ho trovato ispirazionale. Le lettere minuscole sono una sorta di codice da Vinci per il futuro, dei segnali che danno messaggi sulla mia rotta futura.
L’idealizzazione dell’amore è soltanto pericolosa come la racconti in Snob o ha un suo lato romantico? Il senso del mistero umano.
Guarda per quello che è successo non ero arrabbiato con lei ma con me per avere sbagliato la previsione. Il mistero umano accompagna la scrittura di tutti gli artisti.
Non la ascoltare è un viaggio nella solitudine: come credi che questi mesi abbiamo cambiato la nostra percezione di solitudine?
Già prima i social erano la nostra finestra, io mi ci sono tolto un mese perché era la sola finestra di interazione e non ne potevo più, eppure li amo. Quando si parlava di aggregazione nel senso di assembramento e distanza necessaria la colpa era sempre di noi ventenni. La percezione è cambiata ma ora c'è gran bisogno di vivere: non sono mai stato un festaiolo ma appena si potrà sarò nei caruggi di Genova a riprendermi la vita.
Bevo tutta la notte oltre a essere una speranza di convivialità affronta il tema dell’assenza di normalità: credi che la pandemia lascerà strascichi sui millenial come te?
Ne parlo con gli amici. Alcuni effetti del lockdown li comprendo ora, solo il tempo ci farà capire cosa ci siamo lasciati indietro. Ne usciremo più maturi, sconfiggiano l'apatia. Vedo dei ragazzi più disinteressati al mondo, ci ha solo puniti. Ma sono ottimista.
In Sold Out c’è il punk e c’è il grunge, quale vorresti fosse la tua rivoluzione?
Non mi pongo l’obiettivo come rivoluzione. Per me rivoluzione è un amico con cui confidarmi, non è una missione mandare messaggi, sono timido e mi sentirei troppo elevato. Scrivo per terapia, non perché mi sento un vate.
Tu che sei genovese e dunque uomo di mare: scegli la bussola o segui la stella polare? Anche perché Stupefacente ha il ritmo della partenza, per altro curiosa per una città come Genova dove si tende a traccheggiare.
Sento il bisogno di aprirmi al mondo, sono uscito dalla mia cameretta e sono entrato in tutti gli studi dei produttori italiani per aprirmi a nuovi mondi. Seguo la stella polare, vado a sentimento.
Progetti estivi?
Confido in piccoli concerti nel rispetto del norme, ma voglio assolutamente portarlo in giro N O R D, in concerto ritrovi emozioni, amore, determinazione…tutto quello che dai viene restituito dalla gente. Sarei già felice per mezz’ora chitarra e voce.

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