Lil Jolie, la sua regola e non avere...Regole. Lo canta con Carl Brave

Musica

Fabrizio Basso

Dopo Panico con Ketama126 e Empty con Nahaze, l'artista campana torna con una nuova, importante collaborazione con l'artista e producer romano. Fuori anche il video. L'INTERVISTA

Un viaggio alla scoperta della coppia e di come la vita in comune possa snaturarci, portarci in zone che non sono nostre e che ledono la nostra identità. E' forte in questa direzione il messaggo che Lil Jolie, artista campana di 21 anni, all'anagrafe Angela Ciancio, mette in Regole, il suo nuovo singolo che ha il featuring di Carl Brave. La forza delle parole è moltiplicata dalle immagini di un video girato sul Lago di Bracciano. Ne abbiano chiacchierato su zoom.


Un viaggio alla scoperta della coppia e di come la vita in comune possa snaturarci, portarci in zone che non sono nostre e che ledono la nostra identità. E' forte in questa direzione il messaggio che Lil Jolie, artista campana di 21 anni, all'anagrafe Angela Ciancio, mette in Regole, il suo nuovo singolo che ha il featuring di Carl Brave. La forza delle parole è moltiplicata dalle immagini di un video girato sul Lago di Bracciano. Ne abbiano chiacchierato su zoom.

Quando è nato questo brano e perché hai scelto Carl Brave?
E’ nato nella mia cameretta qualche mese fa, ho scritto il ritornello però mi sembrava vuoto e ho provato a immaginare come Carlo potesse cantarci sopra. Ho subito pensato a lui, ci siamo visti in studio e Regole ha preso forma.
La vita di coppia è complicata come la descrivi?
Mi sono basata su mie vecchie relazioni e ho capito quanto siamo accondiscendenti con chi amiamo e quando ci lasciamo capiamo che certe cose non le rifaresti. Dobbiamo essere noi al primo posto.
Cosa bisognerebbe fare per trasformare il piccolo cosmo in un cosmo grandissimo?
Guarda io sto bene nel mio microcosmo, non riuscirei a vivere in uno più grande, ho qui quello che mi fa stare bene.
Di solito bevi per ricordare o per dimenticare?
Sono più per dimenticare. Carlo invece per ricordare.
La sensazione è che tu no sai stare alle regole in generale, fin da piccola.
Verissimo. Da piccola sempre mi hanno sempre descritta come una ribelle, quando ero con i parenti spesso dovevamo andare via perché io ero esuberante e impulsiva. Sono stata una persona ribelle anche a scuola ma crescendo ho capito che ad alcune regole bisogna starci. Preferirei essere più anarchica...nel mio mondo ideale.
Perché la cover rimanda al golf?
Perché le regole sono nel golf poi mi piacevano il verde e le atmosfere. Mio padre gioca e abbiamo dei parenti in Scozia e mio padre quando adiamo a trovarli e approfitta per andare in campo.

La tenda di Farsi male che fine ha fatto? E’ piena di pensieri consumati?
Da lì molte situazioni sono cambiate, ho messo via cose che mi procuravano dolore, ora non ci sto più male, sono sollevata.
Gli amori che racconti sembrano usciti da un film di Tim Burton, sono crepuscolari: sei considerata una testimone della Generazione Z, è così che vive l’amore?
In Regole mi sento ribelle verso l’amore, ora, come ho detto, lo vivo di modo diverso da Farsi male. Mi sono rispecchiata più negli amori difficili che liberi. Questa generazione sta troppo alle regole, io mi sento libera in tutto.
Hai imparato a fidarti o…mai fidarsi?
Ancora no, mi fido solo delle mie persone: famiglia, amici veri e chi lavora con me.
Soffri di crisi di panico?
Ne ho sofferto e ancora ne soffro ma ci sto lavorando e ne sto uscendo, bisogna essere forti e capire che se lo vuoi nulla ti uccide. Bisogna mettersi sempre al primo posto e mai far prevalere l’ansia.
Vedo la tua luce che riflette i miei peccati: ce ne è uno nel quale ricadi sempre?
Questa barra era dedicata ai miei genitori e a chi ho fatto soffrire. Pensavo a mia madre, mi dispiace che molte volte hai subito certi miei comportamenti. Forse il rischio più alto e nel quale ricado è il fidarmi perché spesso ho sbagliato.
Cosa è la femminilità per una millennial?
No ho un esempio ma mi sento donna e amo esserlo. La formula è essere se stessi.
Sai che poi brillerò…ti senti brillare?
A volte sì altre no, va a periodi. Mai mi sono sentita al cento per cento ma ci sto lavorando. Un giorno sarò una stella polare poi vorrò essere la via Lattea perché mai mi accontento.
Che accadrà in estate?
Spero di fare tanti concerti ma la vedo difficile; comunque sono pronta a stare su un palco, mi fa stare bene. Un mio live è molto intimo ma mi piace divertirmi. Prima andavo spesso anche come pubblico, mi piace stare in mezzo alla folla, ma da ormai due anni siamo fermi.
E come hai riempito le giornate?
Scrivo. Ci sono periodi che sono un flusso di parole e altre che domina il vuoto!

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