Il brano racconta la storia di tanti, una storia che si ripete ogni giorno, senza soluzione di continuità e su cui si dovrebbero fondare le nostre più profonde riflessioni, la nostra umanità e i più autentici valori di solidarietà per creare un mondo migliore, che si possa davvero definire civile. Il video è accompagnato da un testo origiale dell'artista
“Zattera di Sale” è il mio nuovo singolo, estratto dall'album “Dolce Amaro”, una raccolta di 12 brani alcuni dei quali inediti, altri invece già pubblicati e rivisitati.
L'ispirazione è arrivata mentre osservavo il dipinto “La zattera della Medusa” di Théodore Géricault. Lo vidi per la prima volta quattro anni fa, mi piacque tantissimo e mi suscitò sensazioni contrastanti: più di tutto il quadro mi richiamava alla mente la tragedia dei giovani migranti che attraversano il Mediterraneo per arrivare sulle nostre coste, alla ricerca di una via di uscita dalla propria difficile condizione, spesso andando incontro, invece, ad un tragico destino.
L'idea del videoclip è di Milo Barbieri, frutto di una riflessione scaturita subito, al primo ascolto del brano: nella grandezza del mare siamo tutti piccolissimi e distruttibili, come un pezzo di carta che si bagna, ecco perché i protagonisti del video sono disegni, per porre in evidenza la loro fragilità e caducità; tante figurine di carta che viaggiano sulla zattera, affrontando i flutti del mare con incertezza e tensione, consumati dal viaggio, senza abbandonare mai, però, la speranza. Il risultato è un video toccante e carico di emozioni, che ha ben interpretato il senso profondo del brano (arrangiato da Raffaele Montanari e registrato presso PMS Studio), muovendosi su tre livelli: realtà, metafora e similitudine.
La realtà è rappresentata, ovviamente, da quella drammatica attualità che mi è sembrata subito chiara guardando il dipinto di Géricault: la storia di disperazione di chi affida la propria vita al mare e ad una zattera colma di speranza, di tanti giovani che affrontano un viaggio pieno di incognite alla ricerca di un'esistenza migliore.
A questa realtà si fonde la metafora delle figure di carta, fragili e precarie, in balia delle onde del mare in tempesta che le inghiotte tra flutti minacciosi. Infine la similitudine: la citazione al dipinto che mi ha ispirato era d'obbligo. Il pittore in quell'opera ha voluto raffigurare un fatto di cronaca a lui contemporaneo – il naufragio di una fregata poco lontano dalle coste della Mauritania e la conseguente lotta per la sopravvivenza – e trovo che, allora come oggi, la zattera sia un perfetto simbolo di speranza.
“Zattera di Sale” è la storia di tanti, una storia che si ripete, ogni giorno, senza soluzione di continuità e su cui si dovrebbero fondare le nostre più profonde riflessioni, la nostra umanità e i più autentici valori di solidarietà per creare un mondo migliore, che si possa davvero definire civile.
(Album “Dolce Amaro”: https://fanlink.to/marcelloromeodolceamaro )