Bautista, inventori dell'Emoton, lanciano il singolo Notoriedad

Musica

Fabrizio Basso

bautista

L’esotico duo formato dal produttore Machweo e dal cantante 999asura racconta la fatica e le rinunce che comporta il loro lavoro. L'INTERVISTA

Col singolo Notoriedad Machweo (Giorgio Spedicato) e 999asura (Gustavo Aaron Saavedra) mostrano un altro lato di sé e della musica di cui sono portavoce, la cui essenza risiede nel genere che loro stessi hanno creato, l’Emoton, una nuova wave nata per raccontare il Sud del mondo, che unisce il ritmo trascinante del reggaeton e della latin music a una narrazione emotiva e carica di intensità, che per tematiche e contenuti si rifà al genere Emo. È un universo musicale originale e a tratti esasperato quello di Bautista, un progetto sui generis con cui il producer pugliese Machweo e il cantante e autore peruviano 999asura danno voce al loro bisogno di farsi sentire e di essere ascoltati, mostrando le proprie vulnerabilità e debolezze senza paura di essere giudicati. Mondi apparentemente distanti si

uniscono amalgamandosi alla perfezione, dimostrando quanto dalla diversità possa nascere qualcosa di nuovo, inaspettato e carico di significato.
Come vi siete conosciuti e chi ha inventato il neologismo Emoton?

Vivevamo a Carpi, e il punto di contatto è stata la sorella di Giorgio in quanto amica di Aaron. Così abbiamo iniziato a provare e quando ci siamo trasferiti a Milano abbiamo fatto ascoltare agli amici i nostri provini: uno di loro ha detto che era reggaeton con testi emo. E così è nato l'Emoton.
Quanto la canzone popolare conta nella vostra formazione?
Il Pop è il genere più difficile ma è anche il modo migliore per arrivare a più persone. E la nostra missione è arrivare alla gente. Non è dispregiativo il nostro concetto di pop.
Con gli occhi che mi accusano di un omicidio…che significa?
Ho avuto una relazione di tre anni e la mia fidanzata ha scoperto il mio tradimento: la prima volta che la ho vista dopo che ha saputo mi guardava come avessi ucciso sua madre. Sono gli occhi del giudizio, di una situazione dalla quale non torni indietro.
Per sfondare nella musica quante cose avete lasciato indietro?
Tutto. Da un lavoro a tempo indeterminato a Carpi siamo andati a Milano con zero certezze. Dda un giorno all’altro sono cambiate le nostre vite.
C’è sempre una valigia sepolta in giardino?
Se ci fosse ci terremmo i i soldi e i ricordi. E' una capsula del tempo che ti permette di fare cose migliori in futuro. Siamo molto legati al concetto di famiglia. Nutriamo un desiderio di stabilità, il contrario della rockstar. Noi siamo l'antitesi della rockstar.
Io brucerei per te…per cosa brucereste?
Quello che per cui vale la pena vivere, una persona, una relazione o semplicemente quello che ci fa stare bene, piccole cose di quotidianità. Sola la serenità merita sacrifici.
Quanto è difficile giocare con due lingue nella stessa canzone?
Aaron: Sono peruviano e le conosco entrambe. A livello metrico scrivere in italiano è più difficile rispetto a spagnolo e inglese. Nello spagnolo si accorciano le parol, ad esempio padre diventa pà. Mi viene in aiuto conoscere entrambe perché colmo una spazio corto di metrica a livello musicale per dare profondità al testo e rispettare le sillabe che mi sono imposto.
Che valore ha per voi la parola Sud?
E’ un luogo ed è quello cui ci sentiamo legati pur non vivendo nei nostri Sud da anni. E’ legato alla memoria, ci sentiamo a casa in certi luoghi e lo mettiamo nella musica. In Sudamerica c’è molto più senso di comunità.
State vivendo questo periodo di lockdown in fase creativa?
All'inizio abbiamo fatto molto, solo ora abbiamo rallentato. Non stiamo tutto il giorno a scrivere musica. Ci siamo un po' arresi alla nuova normalità.
Nelle prossime settimane arriveranno altri singoli?
Proseguiremo a pubblicare i singoli. Su un Ep navighiamo a vista. Cerchiamo ancora di imporre la nostra identità.
Quando sarà possibile tornare live, come è sarà un vostro concerto?
Ci piaciono i live ma non i tour infiniti. Poche date ma belle di quelle che vanno godute nella loro interezza. Sarà molto suonato e speriamo che anche scenograficamente di avere i mezzi per creare grandi effetti.

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