Bianca Atzei, la nuova canzone è John Travolta: l'intervista

Musica

Fabrizio Basso

A sei anni dall’uscita dell’album Bianco e Nero, dopo la collaborazione su Intro con J-Ax, con Ultimo per il brano Risparmio un sogno, con Michael Franti e Chili Giaguaro su Da Domani, la cantautrice milanese pubblica per l’etichetta Apollo Records il nuovo singolo col featuring di Legno

Ci sono mancate quella sua tonalità unica e quella sua voce che è una carezza. Sei anni dall’album Bianco e Nero, due anni di silenzio ma ora torniamo a emozionarci con Bianca Atzei che appare all’alba del 2021 con un abito da sperimentatrice, una donna che abbatte le barriere della musica per creare un suo mondo identitario. Il primo “ospite” è John Travolta che condivide con i mascherati Legno. L’artista tratteggia una nuova dimensione musicale per sé stessa e racconta di un rapporto ormai al capolinea, dove c’è un lui ancorato al ricordo di una lei che invece è già pronta a salpare per un nuovo orizzonte.

Quando è nato John Travolta?

E’ un brano recente, ci ho lavorato negli ultimi mesi; in realtà sono due anni che non esco con qualcosa, avevo voglia di cambiare direzione e rinnovarmi. Ascoltavo cose nuove e mi sono incuriosita, ho sempre sperimentato. Quindi John Travolta è nato da qualche mese.
La prima volta è sempre un deja-vu?
Un po’ si: sembra sempre tutto diverso ma poi capisci che è quello che è sempre successo…
Let it be…lascia che sia: sei fatalista o il destino si pilota?
Ho cambiato rotta, all’inizio cercavo di raggiungere il mio obiettivo a tutti i costi, poi prendi consapevolezza in base alle esperienze di vita, comprese quelle sentimentali e lasci che vada un po’ seguendo il vento. Ti arrabbi meno, non te la prendi per le cose futili e a volte anche per quelle più importanti.
Meglio affogare nell’acqua minerale o in un Martini cocktail?
Io sono abbastanza astemia, non super alcolici, ogni tanto un po’ di birra ma ora ho scoperto il Lambrusco ma ne bevo un bicchiere perché reggo poco. Ogni tanto ci vuole un calice di vino ma per annegare è meglio però l’acqua.
Davvero ci si può perdere senza farlo a posta o si finge che sia così?
Ogni tanto mettiamo dei paraocchi perché abbiamo paura, spesso ci accorgiamo ma ci è più comodo non vedere. Mi è capitato, mi capiterà ancora…è una questione naturale.
I Legno per non pensare più ascoltano i Beatles…tu chi ascolti?
Ascolto anche i Legno, mi hanno incuriosito tanto, non li conoscevo, in queste settimane ho ascoltato artisti nuovi o canzoni di cui non conosci l’artista e mi hanno stupita.
E’ difficile scrivere d’amore ai tempi dei social? Oppure cambiano solo le modalità?
Lo è, almeno per me che sono romantica. E’ cambiato un po’ tutto e il mondo va veloce. Sui social vedo ragazze che hanno un modo di comunicare diverso, o ti adatti oppure resti indietro e poi sono tutte belle. E vale anche per la scrittura e ciò cambia anche l’amore. Sui social vivi tanto, non dico che sia un male ma è un cambiamento.
Come è nata la collaborazione con i Legno? Vi siete incontrati con la scatola in testa come loro si presentano?
Mi hanno portato una scatola da mettere in testa di colore rosa. Il loro brano Delia ha qualcosa di magico mi ha coinvolto tantissimo, mi ha emozionata quando la ho sentita in radio. Oggi non devi avere un nome per arrivare a emozionare, la cosa più importante è la canzone, come dovrebbe essere sempre. In questo periodo lo è di più. Pensando a John Travolta mi sono venuti in mente loro due, una con una voce roca e l’altro con una tonalità più nitida.
Meglio il John Travolta della Febbre del sabato sera o di Grease?
Sono cresciuta con mia mamma che ogni sabato sera si vedeva Grease e la domenica Dirty dancing, so le battute a memoria. Quindi opto per Grease, ovviamente.
Quando un amore finisce si può restare amici?
Dipende come ci si lascia. E’ come se intimità ed energia si trasformassero in cinismo. Io posso dirti che fatico a considerare un ex come un amico.
Questo singolo è il prologo di un nuovo album?
Posso dirti che un percorso è iniziato, un percorso di cambiamento e rinnovamento perché ne ho bisogno e lo desidero. Sto pensando al qui e ora ma direi che me lo auguro di arrivare a un album.
Tu che ci sei stata, come immagini un Sanremo senza pubblico, senza contatti, senza rapporti? Lo avresti rinviato?
Non conosco le dinamiche organizzative e non mi permetto di giudicare ma da artista posso dire che il pubblico è importante. Ci devono essere le condizioni migliori per farlo, da un anno siamo in una pandemia mondiale e dunque è fondamentale che tutto avvenga in sicurezza.
Che succederà nelle prossime settimane della tua vita artistica?
Capirò man mano cosa fare. Sui social continuo a esserci è il solo mezzo che mi fa comunicare con le persone che mi vogliono bene. Proverò a portare la mia nuova musica in più case possibili, a un certo punto senti anche la necessità di raccontarti. Sono due anni che sono ferma: ognuno ha il suo tempo e il mio tempo era questo anche per capire cose mie di comunicazione musicale. Sono pronta a rinnovarmi, a sperimentare.

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