È uscito il secondo lavoro da solista del cantautore. Brigata Bianca è stato anticipato dai singoli “Tra un Anno” e “Cocoricò”. L'artista si racconta a Sky Tg24
A distanza di quattro anni dal primo disco “Il Codice Della Bellezza”, pubblicato nel febbraio 2017 arriva “Brigata Bianca”, il secondo album da solista di Samuel.
Anticipato dai singoli “Tra un Anno” e “Cocoricò”, il disco presenta 15 tracce in cui Samuel compone suona e canta nel Golfo Mistico, lo studio in cui si è rifugiato durante questi difficili mesi, per creare nuova musica, ma anche il nome del tour che lo ha portato in giro quest’estate per tutta l’Italia, a partire dalle isole Eolie, dove è stato protagonista di suggestivi live in barca a vela.
BRIGATA BIANCA, UNA TRUPPA ALLEGRA E MULTIFORME
Brigata Bianca alla quale Samuel dedica il titolo del disco è una truppa allegra e multiforme che ha lavorato insieme a lui in questo periodo, un collettivo prezioso, non solo di lavoro ma anche di amici, che ha contribuito alla nascita di questo progetto discografico.
CON COLLEGHI E AMICI CINQUE FEATURING TRASCINANTI
I brani, diversi fra loro, si amalgamano alla perfezione offrendo le molteplici sfaccettature e influenze di Samuel degli ultimi anni. A completare la Brigata si uniscono le collaborazioni con Colapesce, Ensi, Fulminacci, Willie Peyote e Johnny Marsiglia che danno vita a cinque featuring trascinanti.
SAMUEL SI RACCONTA A SKY TG24
“Sono estremamente felice di farmi ascoltare. Questo album sta tingendo un po’ di positivo questo momento drammatico che stiamo vivendo. Quando un artista fa uscire un album è come se desse la vita ad una sua creatura. È sicuramente un momento positivo per me".
Nel singolo “Cocoricò” collabori con il giovanissimo Colapesce…
“È un autore incredibile di grandissime canzoni che quest’anno parteciperà anche a Sanremo. Ne ho almeno 3 nel disco che quest’anno saranno a Sanremo. Non è stata voluta come cosa, è capitata. Lorenzo Colapesce è un artista che scrive canzoni con il quale mi sono incontrato. Ci siamo raccontati un po’ delle nostre storie ed è venuta fuori “Cocoricò” che racconta di una bellissima serata passata negli anni ’90 nella Riviera Romagnola. Dopo un concerto siamo finiti nella mitica discoteca. Erano gli anni in cui i dj facevano ballare tutto il mondo e noi ci stavamo formando come uomini. Passavamo dall’essere dei ragazzi a degli uomini che inseguivano i propri sogni e che ce la stavano facendo. È un racconto molto romantico".
Sono 15 le tracce di questa tua creazione…
“Ho iniziato a pensare a questo disco appena è iniziata la pandemia. Il primo lockdown l’ho passato chiuso in studio che ho avuto la fortuna di averlo sotto casa mia. Quindi non dovevo allontanarmi di casa. Quella specie di forzata reclusione ha fatto scattare in me un’energia creativa immensa. Addirittura ho dovuto togliere 4/5 canzoni perché ne avevo scritte 20 e passa. Quindi mi ha regalato questa grande voglia di scrivere. Alla fine del lockdown era un disco solitario, fatto solo da me chiuso in studio. Poi durante l’estate ho incontrato tantissimi amici, produttori, artisti che hanno voluto entrare a far parte dell’album. Cosi ho deciso di dare il nome all’album partendo proprio da questa cosa che è successa. Da questa forma di empatia artistica e musicale che si è creata e il disco si intitola appunto Brigata Bianca".