La cantante romagnola è in un bosco, a contatto con l’immensa, sconfinata Natura. Fa i conti con se stessa, con le sue paure, i suoi timori, ma anche con desiderio di rivalsa, con la voglia di tornare a vivere appieno tutto ciò che l’esistenza ha da offrirci. Il video è introdotto da un testo originale dell'artista
Il testo di “Hello” l’ho scritto a quattro mani con Riccardo Rizzardelli e sono molto contenta del risultato finale. Il videoclip del pezzo è stato realizzato da Peter Marvu, uno dei più promettenti registi della nuova generazione e sono molto felice di come sia riuscito a trasporre in immagini il significato intenso e profondo del brano. Ci sono solo io, in un bosco, a contatto con l’immensa, sconfinata Natura. Faccio i conti con me stessa, con le mie paure, i miei timori, ma anche con il mio desiderio di rivalsa, la mia voglia di tornare a vivere appieno tutto ciò che l’esistenza ha da offrirci.
Mi sono appassionata di musica fin da bambina e ho subito capito che sarebbe diventata la mia strada. Negli anni ho ricevuto tante proposte di lavoro, ma ho finalmente trovato, con Cosmophonix Production, dei produttori in grado di cogliere le mie potenzialità vocali e di esaltarle. Loro credono in me e questo mi dà forza, anche se sono consapevole del fatto che non sia affatto facile farsi conoscere ed emergere al giorno d’oggi. Ma sono molto determinata, arrendersi non fa per me! Il mio obiettivo principale, la direzione che cerco di dare ai miei brani, è quello di non rinunciare al bel canto, ma perseguirlo e proporlo in un vestito più accattivante e credibile per la mia generazione, qualcosa di moderno che però non debba necessariamente coincidere con l’esclusione del cantato. Per questo motivo ho scelto di fondere due generi, di contaminare il pop con sfumature urban, senza per forza dover essere identificata, etichettata e senza obbligatoriamente scegliere di fare rap o trap, che, per come la vedo io, hanno raggiunto la saturazione massima per le numerosissime proposte degli ultimi anni.
Mi sono esibita in numerosissimi festival e rassegne, ho vinto tanti concorsi nazionali ed esteri (ad esempio in Spagna e Romania), ma punto sempre più in alto, rimanendo con i piedi ben saldi a terra. Sono nata del 2000 e so che noi della cosiddetta “Generazione Z” non siamo sempre visti di buon occhio, ma spesso è perché ci viene impedito di coltivare le nostre passioni, di investire nei nostri sogni. Io mi ritengo molto fortunata per l’opportunità che il mio team di lavoro mi ha dato; posso dire di fare veramente quello che amo. E vorrei cogliere l’occasione per dire ai giovanissimi che stanno leggendo queste righe, che devono lottare, lottare sempre e con tutte le loro forze, per raggiungere i loro desideri, trasformandoli in realtà. Ho tanti progetti in cantiere ed attraverso la mia musica spero di regalare emozioni, di far sentire chi mi ascolta capito, perché il potere di una canzone è realmente infinito. Voglio essere Giorgia, o Malhara, nient’altro che me stessa. Per questo mio nuovo singolo, io e la mia Casa di Produzione abbiamo scelto di unire un sound fresco, che strizza l’occhio alle melodie d’Oltreoceano, a liriche che non cadono mai nello scontato, nel banale, ma lasciano spazio a un’innovazione, ad un rinnovamento generazionale del Pop che mai come ora, specialmente in Italia, ha, secondo me, bisogno di reinventarsi. Ci tengo molto a far capire ai miei coetanei che il Pop non è così lontano, distante da loro come alcuni credono. Serve solo adattarlo, renderlo più affine alla nostra
generazione, con testi e melodie che ci rappresentino, che ci facciano sentire capiti, ascoltati e sempre e comunque parte di una comunità. L’adolescenza è sicuramente un periodo di emozioni elevate all’ennesima potenza e di ribellione, ma a vent’anni si inizia a crescere, a scoprire che non tutte le scelte fatte prima sono state le più corrette, o le più consone per noi. Voglio far capire ai giovanissimi che tutte
le passioni sono giuste, che non c’è un gusto sbagliato ed uno corretto. Quello che conta è essere sempre se stessi, nel rispetto degli altri, ovviamente, ma anche della nostra persona, delle nostre inclinazioni ed attitudini. Cerco di portare, con i miei testi e con la mia musica, una ventata di freschezza, dando a ciascun brano una mia impronta personale, una firma stilistica che mi renda riconoscibile.