Si è spenta nella sua amata casa di Ramatuelle all'età di 93 anni. Jujube, come amava chiamarsi, è stata la voce femminile del dopoguerra francese
E' morta la cantante e attrice francese Juliette Greco, a comunicare la notizia è stata la famiglia. "Juliette Greco si è spenta oggi, mercoledì 23 settembre 2020 nella sua amata casa di Ramatuelle. La sua vita era fuori dal comune", questo il messaggio che i familiari hanno scritto in una nota all'agenzia di stampa Afp. ". "La mia ragione di vita è cantare! Cantare è tutto, c'è il corpo, l'istinto, la testa", ha detto alla rivista Telerama in una recente intervista a luglio. "E' una grandissima donna che ci ha lasciato", ha detto ad Afp Alexandre Baud, il produttore della sua ultima tournée.
L'artista lascia un profondo vuoto e non solo tra i suoi cari. Juliette, amica di Jean Paul Sartre, raggiunge la fama nel 1949, quando decide di cantare brani scritti da alcuni famosi scrittori del calibro di Jacques Prévert ("Je suis qui je suis") e di Raymond Queneau. Tra le esibizioni in tour in giro per il mondo, indimenticabile la sua performance sul palco francese dell’Olympia con la canzone "Je hais les dimanches" scritta da Charles Aznavour. Celebre anche per il suo ruolo d'attrice in Belfagor - il fantasma del Louvre, l'icona della canzone francese si distingue anche per il suo impegno politico. Nata a Montpellier il 7 febbraio 1927, da padre corso, Gérard Gréco e madre francese originaria di Bordeaux, la musa degli esistenzialisti dell’epoca, cresce con i nonni materni e diventa un’icona di talento e bellezza, nonché un esempio di emancipazione femminile e straordinaria determinazione. E’ una donna rivoluzionaria, a sedici anni si ritrova coinvolta nella Resistenza, prima della conclusione della seconda guerra mondiale, viene arrestata dalla Gestapo e rischia di essere deportata: si salva per la sua giovane età e finisce internata nella prigione di Fresnes. Il suo debutto come cantante sulla scena artistica francese avviene nei caffè parigini di Saint-Germain-des-Prés. E' stata una brillante cantante fino all'età di 89 anni, quando la sua carriera si è conclusa con un ictus.
L'omaggio del presidente Emmanuel Macron
"Ha fatto di tutta la sua vita un inno alla libertà": lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un lungo omaggio a Juliette Greco, la cantante icona della Francia scomparsa all'età di 93 anni."Il suo ultimo album, uscito nel novembre 2019, era semplicemente intitolato 'Merci', la gratitudine di una donna per la ricchezza di una vita abbracciata pienamente. E però - precisa Macron - siamo noi che dobbiamo alla Dama in nero, alla sua voce, alla sua grazia, alle sue mani eloquenti, un immenso grazie". Il presidente ripercorre la vita dell'artista, dall'infanzia "silenziosa e solitaria", fino all'Occupazione che fece fuggire la famiglia in Doredogna, con la madre e la sorella arrestate e deportate a Ravensbruck, per il loro impegno nella Resistenza. "Lei stessa - ricorda il capo dello Stato - è sfuggita di poco a questo destino e passò diverse settimane in prigione, a soli sedici anni. Nella Francia del dopoguerra eccitata di esistere nuovamente, Juliette Greco conobbe la felicità di una seconda nascita", con una rete di "amicizie prestigiose e travolgenti, con pittori, filosofi e poeti che ispirava e che, in cambio, la rivelarono a lei stessa, lodando la potenza del suo timbro di voce grave e avvolgente, il senso eccezionale dei testi e delle melodie". Jean-Paul Sartre diceva che aveva nella gola "milioni di poesie che non sono state scritte e di cui se ne scriverà qualcuna". Macron pensa anche al suo impegno politico e sociale: "Donna di convizione, ha offerto numerosi concerti nelle Case della Cultura della banlieue parigina, davanti ad un pubblico di studenti ed operai". "Era l'eleganza e la libertà". Ora raggiunge "Brel, Ferre', Brassens, Aznavour e tutti coloro che interpretò nel Pantheon della canzone francese".