L'odore di incenso di Junior V invade Abbey Road: 10 canzoni simbolo nate in quegli studi

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Odore d'Incenso è il titolo del nuovo singolo e video di Junior V (Bunya Record). Il master è stato realizzato presso i leggendari Abbey Road Studios da Christian Wright. Le 10 canzoni epicolari registrate lì secondo l'artista

Odore d'Incenso è il titolo del nuovo singolo e video di Junior V pubblicato da Bunya Records. E' una ballad delicata e intensa, dove il cantautore pugliese cristallizza sentimenti e musicalità che vogliono diventare il biglietto da visita della sua rinnovata dimensione artistica. Lasciati alle spalle i retaggi del mondo reggae che avevano caratterizzato la sua adolescenza sonora, ora Vincenzo è pronto per navigare verso una maturità musicale che lo rappresenta appieno: Ho scritto questa canzone alle 4 di mattina di un lunedì sera: pioveva e un incensiere continuava a bruciare dentro la mia stanza. Ho sfogato la rabbia che avevo dentro, o forse era delusione per un amore consumato dalle incertezze" spiega l’artista. Se nel testo ricama i colori dell’amore, la metafora dell’incenso richiama il suo sentire quasi mistico, dove con parole e aggettivi racconta il suo lato più profondo. Un crescendo armonico e melodico che parte dalla strofa quasi sottovoce, per esplodere poi con forza nell’appassionante ritornello. Indie folk che strizza l’occhio al pop internazionaleper la prima volta scritto interamente in italiano con una solida produzione che nulla ha da invidiare ai migliori artisti da classifica. Il master, infatti, è stato realizzato presso i leggendari Abbey Road Studios da Christian Wright, sound engineer che ha collaborato, tra gli altri, con Ed Sheeran, Franz Ferdinand, Blur, Radiohead e altri. La release che farà parte del nuovo album di prossima pubblicazione, è accompagnata dall’omonimo videoclip realizzato dal regista Luca Pischedda che ha utilizzato le tavole inedite dell’illustratore Roby il Pettirosso. Disegni animati raffigurano graficamente le parole e i concetti del testo, dove il tratto delicato dell’artista diventa complementare a suoni e liriche diventando una naturale estensione visiva della canzone.

The Beatles – Here Comes The Sun

Non posso parlare di Abbey Road Studios senza citare i Beatles. Questo brano rappresenta la spontaneità del songwriting della band inglese. È una canzone che George Harrison ha scritto a casa dell’amico Eric Clapton mentre era nel suo giardino, con la sua chitarra e inondato dal sole.

Pink Floyd – Money

“The Dark Side Of The Moon” è sicuramente uno dei dischi più belli della storia della musica. È nella mia top 3. E il giro di basso di Money? Forse è il primo giro di basso che ho imparato a suonare in assoluto.

U2 – Beautiful Day
Mio padre è un grande fan degli U2. Sono cresciuto con la loro musica e ho consumato una quantità elevata di dischi. Si, consumati. Ho sognato mille volte di essere sul palco con Bono Vox cantando a squarciagola questa canzone!

Radiohead – Karma Police

Un’altra band che mi ha ispirato molto. Ho ascoltato questa canzone infinite volte, ho pianto suonando quel giro di accordi di notte. Rappresenta una canzone-sfogo, che continua tutt’ora ad emozionarmi.

Coldplay – Shallowed In The Sea

I Coldplay sono un gruppo che ha segnato la mia adolescenza. Questo brano mi colpisce al cuore per queste parole: “Ed io potrei scrivere una canzone, lunga cento miglia. Bene, io appartengo a questo posto e tu ne appartieni con me”. Vivo in una piccola città sul mare, scrivo tanto guardando il mare e sono legato alla mia città.

The Killers – All These Things That I’ve Done

Quando avevo 13 anni giocavo a calcio nella squadra del mio paese. Prima di ogni partita ascoltavo questa canzone, mi dava una carica assurda. Ora l’ascolto sempre in hotel prima di arrivare sul palco. “Hot Fuss” è un disco storico.

Ben Howard – Old Pine

Negli ultimi quattro brani c’è il lavoro di Christian Wright, ingegnere di mastering dell’Abbey Road Studios che ha masterizzato il mio nuovo singolo “Odore d’incenso”. Ben Howard ha cambiato la mia visione di songwriting; il suo fingerstyle, l’open tuning della chitarra acustica e le melodie “Dreamy” hanno influenzato totalmente il nuovo inizio del mio percorso artistico. “Old Pine” è il singolo del mio album preferito “Every Kingdom”. Questo album è la mia rappresentazione di perfezione musicale. “Perfezione” non fatta di tecnicismi ma fatta di emozioni che ti trasmette una canzone. In questo disco si riesce a percepire l'anima di Ben che si sprigiona nell’ascoltatore. Lo ascolto una volta al mese come “rito di purificazione” delle mie orecchie e della mia anima.

Bon Iver – Towers

Non riesco a credere che questo brano di Bon Iver sia stato masterizzato dall’ingegnere che ha lavorato al mio ultimo singolo. Bon Iver è un altro artista che ha influenzato il mio nuovo percorso.  Ogni volta che ascolto “Towers” entro automaticamente in un mondo parallelo. Mi viene voglia di salire su un pick up e

viaggiare su strade alberate di una foresta… (riferimento al videoclip realizzato da NABIL).

Catfish And The Bottlemen – Homesick

Band inglese rivelazione degli ultimi anni. Anche qui c’è il lavoro di mastering di Christian Wright. Il loro sound ha riacceso in me una vena rock molto in linea con i miei ascolti post-rock dei nuovi album di Ben Howard.

Matthew & The Atlas - Elijah

Come ultimo brano scelto e masterizzato da Wright all’Abbey Road c’è “Elijah” dei Matthew & The Atlas. Esempio di indie folk/country/rock che funziona anche nel pop inglese. Sonorità che si riflettono tantissimo nel sound dell’americano Grammy Nominated Gregory Alan Isakov. È una canzone che ascolto spesso e mi rilassa tantissimo.

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