Il rapper inglese Ty morto per coronavirus

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Immagine tratta dal profilo Instagram @tymusical
Ty

Il rapper Ty, nome di spicco dell’hip hop britannico, è morto all’età di 47 anni per complicazioni legate al Coronavirus

Ty, artista di spicco dell’hip hop britannico, è morto a 47 anni a causa di complicazioni legate al coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - I NUMERI ITALIANI: GRAFICHE).  Nominato ai Mercury Prize per l’album Upwards, il rapper 47enne era stato ricoverato in ospedale ad inizio aprile e poco dopo sotto indotto al coma farmacologico per aiutare il suo corpo a ricevere il trattamento appropriato. Dopo un netto miglioramento delle sue condizioni, Ty ha lasciato la terapia intensiva a metà a aprile ma aveva contratto la polmonite. Diane Laidlay, stretta collaboratrice del rapper, ha raccontato sui social le ultime ore di vita di Ty: “Le sue condizioni erano migliorate ma la scorsa settimana mentre era in ospedale aveva contratto la polmonite che ha peggiorato la sua guarigione e alla fine non è riuscito più a combattere. Siamo tutti devastati per la sua morte”.
 

La carriera del rapper Ty
 

Nato a Londra nel 1972, figlio di immigrati nigeriani, Ty ha pubblicato il suo album di debutto “Awkward” nel 2001 e attirando subito le attenzioni di critica e pubblico per il suo stile ben definito. “The Tale”, tra i brani più famosi della sua carriera, mise subito in mostra il suo talento per la narrazione e gli ha permesso di conquistare una larga fetta di fan. Due anni dopo esce “Upwards” e conquista una nomination ai Mercury Prize insieme a Amy Winehouse, Streets e Franz Ferdinand, questi ultimi vincitori poi del prestigioso premio. Dopo il grande successo di “Upwards”, Ty ha pubblicato altri tre album da solista, l’ultimo “A Work of Heart” è uscito nel 2018. Membro del The Hip-Hop Shakespeare Company, fondato nel 2009 dal rapper Akala, nel 2019 è stato anche l’artefice della nascita di un supergruppo hip-hop britannico chiamato Kingdem con i rapper Blak Twang e Rodney P. Nel corso degli anni ha anche collaborato con De La Soul, Soweto Kinch e Roots Manuva.

Il suo obiettivo nell’hip hop e il cordoglio dei colleghi

In diverse interviste Ty ha raccontato la sua vita e il suo modo di intendere la musica: “La nostra musica è considerata "poco classica" dalla cultura britannica tradizionale. Non mi sento a mio agio con questa idea. La forma d'arte, la cultura e l'esperienza vengono relegati a un'importanza minore, solo perché non è musica classica. Il mio obiettivo era quello di migliorare la percezione della musica hip hop”. Tanti i messaggi di cordoglio da parte dei suoi colleghi come Snips che lo ha definito “una leggenda londinese” così come Austin Darbo. Noel Clarke si è detto sconvolto e ha sottolineato come sia importante non sottovalutare il Coronavirus.

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