Nuovo singolo per Enrico Nigiotti che lo ha presentato ai propri fan su Instagram: “Terrazza Mascagni”
Iniziata la fase 2 della quarantena in Italia, dovuta all’emergenza coronavirus (AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LA MAPPA), Enrico Nigiotti decide di deliziare i propri fan con un nuovo singolo, scritto proprio durante questo periodo delicato.
Si intitola “Terrazza Mascagni”, con riferimento a uno dei luoghi più suggestivi della città di Livorno. Nigiotti ha inoltre scritto un post ai propri fan: “Voglio regalarvi una canzone, pura e dritta, senza incartarla”.
Ha spiegato che si tratta di un provino registrato in salotto. Una nuova storia, che sente sua, e un ringraziamento di cuore a tutti coloro che lo seguono: “Il pubblico è il marito dell’arte e io in questa nostra bellissima storia d’amore voglio ringraziarvi con qualcosa che per me è speciale”.
Terrazza Mascagni, il testo
E sembra così facile dirti che lo so cosa stai vivendo
in questo stabile instabile qui giro giro tondo
e quanta vita che ti bucherai dentro la tua pelle
per capire quanto male fa e quanto male serve
perché ogni volta che poi proverai a toccar le stelle
sarà andare ancora un po' più in là, un po' più in là di niente
Le macchine fan luce alla città che dorme
di notte siamo tutti più leggeri
non credere alle cose senza andarci oltre
respira come fanno i viaggiatori
In un momento che tutto sembra sia libertà
e in quel momento quell'attimo che giro fa
e sembra così facile dirti che lo so come ti comprendo
ti senti debole e piccolo sì, un bimbo in mare aperto
e quanta vita che ti bucherai dentro la tua pelle
per capire quanto male fa e quanto male serve
Le macchine fan luce alla città che dorme
di notte siamo tutti più sinceri
non credere alle cose senza andarci oltre
respira come fanno i viaggiatori
In un momento che tutto sembra sia libertà
e in quel momento quell'attimo che giro fa
Dovrei dirmelo spesso
tatuarmelo addosso
siamo come le nuvole su mentre cercano posto
siamo tutti lo stesso
tra lo specchio e il nascosto
ci vestiamo di briciole in più per mangiarcele a letto.