L’artista israeliana torna a declamare le sue “Letters to Bach” partendo dal Teatro Comunale Mario Del Monaco
Noa torna in Italia per cinque date esclusive nelle quali eseguirà per intero le sue “Letters to Bach”. Si parte da Treviso, con appuntamento al Teatro Comunale Mario Del Monaco previsto per martedì 18 febbraio alle ore 20.45. Biglietti ancora disponibili sul sito ufficiale del teatro: esaurita la Platea, restano tagliandi nei palchetti dei vari ordini, con prezzi che vanno dai 45 euro dei primi tre ordini, passano per i 39 euro del quarto ordine e arrivano fino ai 33,50 euro del loggione.
Il tour mondiale
Noa è ormai una habitué dei palchi italiani e con il suo nuovo tour sarà in Italia per cinque date, dopo che già quello del 2019 era partito da Palermo. L’artista israeliana valicherà poi i confini nostrani e rimbalzerà fino a primavera inoltrata tra Europa e America. Di seguito, tutte le date in programma:
- Martedì 18 febbraio – Treviso, Teatro Comunale Mario Del Monaco
- Mercoledì 19 febbraio – Porto San Giorgio (FM), Teatro Comunale
- Venerdì 21 febbraio – Lamezia Terme (CZ), Teatro Umberto I
- Domenica 23 febbraio – Messina, PalaCultura Antonello da Messina
- Martedì 25 febbraio – Roma, Aula magna dell’Università La Sapienza
- Giovedì 27 febbraio – Jaffa, Heichal Ha Tarbut
- Sabato 7 marzo – Barcellona, Palau de la Musica Catalana
- Martedì 10 marzo – Boston, Berklee Performance Center
- Giovedì 12 marzo – Mercer Island, Stroum Jewish Community Center
- Domenica 15 marzo – Irvine, Barclay Theatre
- Mercoledì 18 marzo – New York, The Temple Emanuel
- Giovedì 19 marzo – Kenneth Square, Longwood Gardens Exhibition Hall
- Martedì 24 marzo – Amsterdam, Paradiso
- Giovedì 26 marzo – Chatel-Guyon, Theatre de Chatel-Guyon
- Mercoledì 1 aprile – Bilbao, Teatro Arriaga
Le “Letters to Bach”
“Letters to Bach” è il titolo del progetto musicale, uscito il 15 marzo 2019, realizzato da Noa insieme a Gil Dor e prodotto da Quincy Jones, che l’artista dedica a Johann Sebastian Bach: sulle musiche del compositore tedesco, Noa, conosciuta come “la voce della pace”, ha innestato con agilità e fluidità parole in inglese, ebraico e yemenita. «Bach è come l’Everest per gli scalatori – ha detto la cantante alla presentazione del progetto – ma scalare una montagna significa prima di tutto scalare se stessi confrontarsi con i nostri limiti. Il progetto è un omaggio al grande compositore, ho ascoltato molto i suoi pezzi e alla fine ho scelto quelli che ho ritenuto più importanti. Vuole essere principalmente un omaggio a Bach da condividere con il pubblico». Le dodici lettere a Bach, giocate come uno scherzo fra le trappole delle armonie barocche, sono destinate a lasciare un segno non solo di mero conteggio discografico. “Invention number 6”, ad esempio, racconta di uno scambio di messaggi Whatsapp col marito, il pediatra Asher Bayar. E ancora “Invention number 13”, un numero che dice dell’età di Enea, la figlia mezzana di Noa (Ayehline ha 17 anni e Yum 8), cui la lettera è ispirata come se fosse proprio Enea, epigone dell’adolescenza nel suo momento più intenso per un genitore, a rivolgersi a sua madre; due divertissement, magistralmente accompagnati da Gil Dor. Non poteva mancare, tra quelle spedite via pentagramma a Bach, anche una “lettera” dedicata alle donne e al loro coraggio (“Song for Women”). Di seguito, la tracklist dell’album, che dovrebbe essere eseguita in toto nel concerto:
- The Race
- Vertigo
- All of the Angels
- Oh, Mama Dear
- No, Baby
- Look at me
- Mars
- Little Lovin’
- A Pair
- Invention #1
- Ave Maria