Chi è Massimo Pericolo, dal carcere al successo rap

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Chi è Massimo Pericolo, nuovo rapper di riferimento per i giovani grazie al successo dell’album “Scialla Semper”

È diventato in poco tempo la voce della provincia, uno dei pochi in grado di saper raccontare la società e la gioventù disillusa, diffidente nei confronti dello Stato. Lui è Massimo Pericolo, classe 1992, un nome d’arte che già dice tanto della sua storia e del suo modo di approcciarsi al rap. Alessandro Vanetti, questo il vero nome del cantante, ha iniziato ad appassionarsi al rap grazie al film “8 mile” di Eminem: «Mi sono avvicinato al rap con questo film. L’ho visto quando abitavo a Catania con mia madre, all’epoca avevo otto anni, quindi all’inizio per me il freestyle era quasi un obbligo, ma quello non era il periodo storico giusto per farlo, non c’era neanche mercato». Massimo Pericolo si trasferisce all’età di 17 anni a Brebbia, in provincia di Varese e nel 2004 finisce in carcere a seguito dell’operazione antidroga “Scialla Semper”.

L’album d’esordio “Scialla Semper” e i temi affrontati

Lo stesso nome sarà utilizzato dal rapper per il suo album d’esordio. Un inizio sfavillante grazie al singolo “7 Miliardi“, inno di protesta crudo e amaro che lo ha incoronato nuova rivelazione del rap italiano. A sottolineare il successo del brano anche l’incredibile risultato di un sondaggio effettuato online dalla squadra del Monopoli Calcio per decidere quale canzone far partire dall’impianto dello stadio quando la squadra di casa segna un gol. La canzone più votata è stato proprio “7 Miliardi”, ennesima dimostrazione di come Massimo Pericolo sia diventato un artista di riferimento per i giovani e la provincia italiana. Il 12 aprile 2019 è uscito “Scialla Semper”, un concept album che affronta temi come la droga, l’odio nei confronti delle forze dell’ordine, la sfiducia delle istituzioni, gli amici e le storie di provincia. «Io rappo da tutta la vita, Massimo Pericolo è solo il momento in cui ho deciso di fare il rapper. Prima ho sempre scritto e registrato, nonostante fossi piccolo, avevo un altro nome. Poi però con l’arresto la cosa si è fermata…».

In effetti l’esperienza in carcere è stata decisiva per la sua carriera: «Ho iniziato a crederci davvero quando mi sono sentito fottuto. Avevo dei progetti, anche slegati dalla musica, che ovviamente sono un po’ sfumati con questo… disastro. Così mi sono messo a scrivere un botto mentre ero chiuso. Poi in realtà è stata molto più lenta di come immaginavo, io credevo di uscire dalla mia situazione e spaccare tutto, invece poi ho capito che quei pezzi dovevo registrarli, trovare qualcuno che mi facesse dei video. Per me non è facile parlare della prigione, ma non mi tiro indietro, perché è un argomento importante. Se ci fosse in carcere un ragazzo che vuol rappare gli direi che non c’è un momento migliore per scrivere dei testi: l’unica cosa che hai a disposizione in carcere è il tempo. Invece che pigliarsi il Tavor e dormire tutto il giorno puoi fare delle cose, lavorare su te stesso, perfino diventare una persona migliore».

La riedizione di “Scialla Semper”

L’album “Scialla semper" è composto da 8 pezzi, mentre il 27 settembre è uscito “Scialla Semper – Emodrill Repack”, riedizione dove sono stati aggiunti i brani “Scacciacani” con Ketama, “Cella Senza Cessò (CSC)” remastered, “Miss” Emodrill version 2019, “Totoro” Emodrill version 2019 e “Polo Nord” sia in versione Emodrill 2019 che C+N Progressive Remix. La versione digitale conterrà tutti i brani del CD ad esclusione di “Scacciacani” mentre il vinile da 40 minuti è una compilation con il meglio dell’intera tracklist.

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