Nandu Popu, tra Sud Sound System, radici e democrazia: il graffio della pantera

Musica

Fabrizio Basso

Sud Sound System

La democrazia, l'umanità, Mamma Africa, l'anima della Taranta, il Salento...vi racconto il mondo senza bandiere di Nando Popu, anima dei Sud Sound System, che ci guida in una estate di musica, gioia e protesta

(@BassoFabrizio)

Ritmo e coscienza sociale. Riassunto delle precedenti puntate e sguardo dritto e aperto sul futuro, citando Pierangelo Bertoli. Questo, e molto, molto altro, sono i Sud Sound System, tra i padri fondatori di quell'anima salentina che poi è diventata una finestra sul mondo, con le radici nel territorio ma una mente aperta e cosmopolita. Ne parlo con Nandu Popu.

Che estate ci attende?
Gioia e protesta. Passo dalla spiaggia dove arriverà il famigerato Tap (il gasdotto che porterà in Europa il gas proveniente dall'Azerbaigian e il cui approdo è previsto sulle coste della Puglia, ndr) alla musica. Celebriamo la cultura e difendiamo il territorio.
La forza del Salento?
Siamo all'avanguardia, crediamo nelle persone. Non siamo una colonia, quello che abbiamo noi non deve essere sfruttato.
Cosa intendi?
Poco prima di questo nostro incontro ho fatto gasolio: gli 80 euro che ho pagato vanno a Milano. Che beneficio ne ha il territorio?
Sembra quasi una dichiarazione di indipendenza?
Assolutamente no. Noi siamo cittadini del mondo, né bandiere né nazioni. E lo cantiamo in una nostra canzone, Le radici ca tieniSimu salentini dellu munnu cittadini.
Tu sei un paladino di questa filosofia.
La mia attività artistica mi ha permesso creare una rete di persone che crede in un mondo diverso. C'è una rete di cittadini che vuole dare forza al Sud senza passare per i partiti.
E come?
Attraverso la politica nobile. La Democrazia, nel senso etimologico del termine: il governo del popolo. E puntiamo in alto.
Per altro i Sud Sound System nascono nel 1989: l'anno dell'uomo sulla luna, della caduta del Muro di Berlino, una annata storica per i vini rossi...
Se mi permetti ci aggiungo il movimento della Pantera contro la riforma universitaria Ruberti: i primi moti furono a Palermo poi si diffuse in ovunque. Oggi i ragazzi non sanno più quali sono i loro diritti.
Verissimo, purtroppo.
Prima delle modelle, dei calciatori e degli influencer devono esserci i diritti.
Tu sei tra quelli che ci mettono la faccia per creare nuovi valori.
Vado nelle scuole e organizzo workshop. Io dedico l'inverno alle scuole e sto tra i banchi ad ascoltare la voce dei ragazzi.
Una esperienza di crescita anche per te, suppongo.
Spesso sono loro a essere maestri. Mi sento fortunato a condividere del tempo con loro. Questo mestiere ti permette un contatto costane con i giovani e mi permette di pensare tarato sulle loro frequenze.
Che succede in studio di registrazione?
Stiamo lavorando a un disco di featuring molto salentini. Di più, per ora, non posso dirti.
Dopo tanti anni di vita di band come è la vostra convivenza?
Siamo amici, facciamo la vita di sempre. certo ci vediamo un po' meno perché abbiamo tutti famiglia. ma lo spirito è immutato.
Come spieghi il fervore artistico e culturale pugliese degli ultimi vent'anni?
Siamo la Magna Grecia. Ho dedicato del tempo a studiare antropologia musicale e posso dirti che tutti hanno le medesime capacità. Ma va sottolineato che la musica arriva dall'Africa. Il Jazz è africano e anche il reggae, e dunque io, è africano. Però, quelle terre e quei popoli li abbiamo sempre sfruttati. Ma nasciamo lì.
Che pensi del fenomeno della Taranta? Da rito a fenomeno di massa.
Era, è il canto di donne che hanno subito violenza, delle donne ultima ruota del carro. Quindi dico: fa bene al turismo e dunque porta lavoro e soldi ma cogliamo l'occasione per studiare il fenomeno e il modello antropologico. Ancora oggi cantiamo per curarci. Se posso azzardare...dico che i tarantolati di oggi sono quelli che partecipano ai rave.
Concordi con chi afferma: non siamo pugliesi, siamo salentini?
Partiamo da lontano. Fino a qualche decennio fa quando le nostre genti andavano al nord e dicevano di arrivare da lecce, la domanda più frequente era: Lecce? Provincia di...Oggi c'è l'orgoglio di essere riconosciuti.
Tu sei salentino o pugliese?
Sono cittadino del mondo. Una terra è un luogo da rispettare.
Ai tuoi figli, ai ragazzi che incontri cosa dici?
Dico che non servono bandiere ma il rispetto e l'amore per un luogo che ti dà da mangiare, da bere, da lavorare e che ti mette in condizione di non migrare più.

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