Max Gazzè, Malika Ayane ed Elio nel cast del concertone al Parco Archeologico delle Mura Greche
Non solo Roma. L’altro Primo Maggio è ormai da tempo quello di Taranto, che da diversi anni si è consolidato come concertone alternativo a quello della Capitale. “Unomaggio libero e pensante”, questo il nome dell’iniziativa che quest’anno ha come direttori artistici Michele Riondino, Roy Paci e Diodato, porterà al Parco Archeologico delle Mura Greche molti dei maggiori artisti italiani che non saranno all’evento di Piazza san Giovanni a Roma con finalità simili. Il messaggio da lanciare attraverso la musica sarà quello di riaffermare i diritti dei popoli e la determinazione comune a difenderli. L’organizzazione come per le passate edizioni sarà curata dal Comitato di cittadini e lavoratori Liberi e Pensanti, associazione nata nel 2012 per combattere per la salvaguardia ambientale nel caso Ilva. A condurre l’evento saranno Valentina Petrini, Valentina Correani e Andrea Rivera.
Gli artisti confermati
Dalle ore 14 di mercoledì 1 maggio si alterneranno sul palco tanti nomi di spicco della musica italiana, insieme ad altri emergenti: i già confermati sono Max Gazzè, Elio, Malika Ayane, Colle der fomento, CorVeleno, Andrea Laszlo De Simone, The Winstons, Dimartino, Epo, Mama Marjas, Tre Allegri Ragazzi Morti, Istituto Italiano di Cumbia, Terraross, Bugo, Sick Tamburo, Bobo Rondelli, Maria Antonietta. La lineup è in continuo aggiornamento ma già questi nomi bastano per rendere la giornata un evento. Non mancheranno, anche quest’anno, ospiti provenienti dalla società civile: ci sarà in collegamento con Ilaria Cucchi ed è atteso sul palco anche lo scrittore e vignettista Mauro Biani. Ci sarà anche un pre-festival martedì 23 aprile, tutto dedicato al jazz. Al cineteatro Orfeo andrà infatti in scena “Unomaggiojazz”, con le esibizioni del Salvatore Russo Gypsy Jazz Trio, degli Stanic Boulevard e di Francesco Lomagistro e i T-Riot. Sarà la sesta edizione per il concertone tarantino: dopo l’esordio del 2013, le conferme del 2014, 2015 e 2016, ci fu uno stop nel 2017 dato dalla concomitanza con le elezioni comunali che videro impegnato il Comitato. L’evento è poi tornato nel 2018, quando tra gli headliner ci furono Ghemon, Coma Cose, Vinicio Capossela, Levante, Brunori Sas, Noemi, Emma Marrone, Piotta, Modena City Ramblers, Irene Grandi e Lacuna Coil.
Le parole di Riondino, Paci e Diodato
Due dei maggiori artisti pugliesi, Michele Riondino e Roy Paci, insieme a Diodato, nato ad Aosta ma cresciuto in Puglia, fanno parte del gruppo che orgogliosamente da anni porta avanti un progetto fieramente indipendente da quello di Roma, che nasce sotto le sigle sindacali. Dal 2013, Taranto ha rubato in parte la scena a Roma, «una piazza ormai abusata. E nessuno avrebbe mai creduto agli artisti, tutti a titolo gratuito, che siamo riusciti a portare al Parco Archeologico delle Mura Greche», dicono i tre direttori artistici in una intervista a La Stampa. La line up «è pensata per meriti artistici e non come passerella», sottolinea Roy Paci, ma non mancheranno anche ospiti provenienti dalla società civile: i no Tav, i no Tap, collegamenti con Ilaria Cucchi e con le madri di Plaza de Mayo a Buenos Aires. Esempi di donne che non hanno mai rinunciato a combattere. «L’Uno Maggio di Taranto è un atto rivoluzionario – ha aggiunto Diodato – una piccola rivoluzione che sta cambiando le teste dei più giovani. Per chi nasceva a Taranto le prospettive erano due: Marina Militare o Ilva, ora si comincia a pensare e a credere che un’alternativa è possibile».