BowLand, il tour: recensione e scaletta della data all'Alcatraz di Milano

Musica

Mattia Ferrarini

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Via libera al tour dei BowLand: i tre ragazzi, protagonisti della scorsa edizione di X Factor, hanno incantato la platea dell’Alcatraz di Milano, riconfermandosi una band compatta e dal forte potenziale. Abbiamo assistito alla data e ve la raccontiamo, insieme alla scaletta del live

Leila, Saeed e Pejman hanno conquistato e fatto loro il palco dell’Alcatraz: il loro stile raffinato, psichedelico e, in qualche modo, introverso ha conquistato e ipnotizzato il pubblico. I quarti classificati dell’ultima edizione di X Factor hanno sicuramente vinto al di fuori del programma, dove hanno ritrovato, rinnovandolo, il proprio seguito e nutrito gruppo di fan, che ne ha sempre apprezzato la personalità pacata e allo stesso tempo satura di energia e di forte senso per la musica.

I BowLand hanno decisamente messo a frutto tutto ciò che hanno imparato durante la permanenza all’interno di X Factor e sono notevolmente cresciuti dall’ultima volta che li abbiamo visti sul palco del Mediolanum Forum, in occasione della finale del programma.

«Benvenuti, siete bellissimi» sono le prime parole che Leila rivolge al pubblico, che acclama con entusiasmo l’entrata in scena della band. La scenografia è armoniosa e delicata: il palco è rivestito di veli, gli stessi che figurano sulla copertina del loro EP, pronti a cadere per lasciare spazio a luci a intermittenza e a video, durante il loro brano più famoso, quello che li ha portati alla finale di X Factor, ovvero Don’t Stop Me: il pubblico si scatena, balla e canta al ritmo elegante e compatto del pezzo. Non sono mancati, nella scaletta, i brani che hanno segnato l’inizio e la crescita dei BowLand, come Darkness in your tone, il primo pezzo a cui i tre talentuosi ragazzi hanno lavorato, o Accidents e Green Twilight, tutti estratti dal loro primo album, Floating Trip.

Il gruppo, inoltre, si è detto molto emozionato di proporre Maybe Tomorrow, pezzo con cui si sono presentati ai Bootcamp di X Factor: «La prima volta che abbiamo fatto questo pezzo davanti a un pubblico era estate» hanno detto, mandando in visibilio il pubblico. Tra le cover interpretate non sono di certo mancate le più significative che il trio aveva già proposto durante la permanenza nel talent, tra cui No Roots di Alice Merton, Senza un perché di Nada, con cui la band si è cimentata in italiano uscendone vincitrice e Sweet Dream degli Eurythmics.

Il concerto dei BowLand si presenta come uno show elegante, sofisticato e minimalista, a cui fa da capolinea la scenografia semplice, ma di forte impatto, per la cura e l’attenzione rivolta nell’utilizzo delle luci e dei video, che accompagnano efficacemente i brani del trio.

La scaletta del concerto dei BowLand all'Alcatraz di Milano

1) Intro

2) Passeggeri

3) Drop the game

4) Accidents

5) No Roots

6) Clowns 

7) Maybe tomorrow

8) Don't Stop Me

9) Iron (Woodkid)

10) Sweet Dreams

11) Darkness in your tone

12) After Dark

13) Senza un perchè

14) Get Busy

15) It's All Grey

16) Green Twilight

17) Limitless

18) Giants

19) Seven Nation Army

20) Mastom

21) Amandoti

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