Woodstock 50, l'annuncio di Michael Lang

Musica
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Il 50esimo anniversario del Festival musicale di Woodstock suonerà tutta un’altra musica e tornerà alle sue origini: parola di Michael Lang, che ha ufficializzato l’evento poche ore fa

Dopo mesi di voci di corridoio, speculazioni e false speranze, il co-fondatore di Woodstock ha finalmente confermato che nel 2019 si terrà l’attesissimo festival di 3 giorni per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’evento originale. Appuntamento a Watkins Glen, a New York, il 16, 17 e 18 agosto 2019.

Woodstock 50: il grande annuncio

A dare la notizia ci ha pensato il fondatore dell’evento e promoter della Woodstock originale del 1969, Michael Lang, con un articolo dettagliato sul sito ufficiale: «È tempo di mettere da tacere le speculazioni e annunciare in via ufficiale che Woodstock 50 ci sarà,» ha spiegato «Il festival originale del ’69 è stata una reazione dei giovani di quei tempi a cause per cui sentivamo di dover combattere: diritti civili, diritti delle donne, il movimento contro la guerra. Ci è stato permesso di diffondere pace, amore e musica. Oggi ci troviamo in una simile situazione con il nostro paese, e se c’è una cosa che abbiamo imparato è che la musica ha il potere di unire le persone. Così, è venuto il momento di portare avanti lo spirito di Woodstock, sentirci coinvolti e far sentire la nostra voce».

Lineup e dettagli dell’evento saranno annunciati, con i dovuti colpi di scena, nelle prossime settimane. Nel frattempo il discorso di Lang offre una ricca panoramica su quello che, per il co-fondatore, sarà un vero e proprio ritorno alle origini, ma ancora più in grande: «Lo spazio di Bethel è fantastico, ma troppo piccolo per quello che abbiano in mente. Watkins Glen International ci darà la capacità di creare qualcosa di più di un semplice evento commemorativo, e qualcosa che somigli unicamente a Woodstock. È una bellissima location e un’area ideale».

Il nuovo festival di Woodstock 50 avrà 3 palchi principali e darà modo di esibirsi a oltre 60 fra i nomi emergenti del rock, hip-hop, pop e country. I fan potranno aspettarsi collaborazioni uniche e artisti popolari, ma anche performance di tributo ai momenti salienti della gloria di Woodstock. «Sarà un evento eclettico, con hip-hop, rock, un po’ di pop e alcune band che arrivano direttamente dal festival originale».

Parola d’ordine: sostenibilità

Nel pieno spirito di Woodstock, uno degli elementi principali del cinquantesimo anniversario sarà un’attenzione particolare per l’amalgama tra musica e obiettivi ambientali e sociali. Faranno parte dell’organizzazione principale diverse associazioni non profit, alle quali sarà dedicato uno spazio per portare avanti le loro battaglie con occasioni di divulgazione, eventi e installazioni artistiche. «Al momento, ci sentiamo di aver creato un team perfetto, e non vediamo l’ora di metterci al lavoro con tutte le agenzie per creare un festival che possa avere successo e fare la storia di New York e della contea di Schuyler».

Nel corso dell’intervista con il Rolling Stone americano, Lang ne approfitta per prendere le distanze da Woodstock ’99, che lui stesso definisce «un evento musicale senza alcun significato sociale: una grande festa da televisione». Woodstock 50 si propone invece di fare ritorno alle origini: «Nella sua incarnazione originale, Woodstock era un festival per l’attivismo e il cambiamento sociale. Ed è questo il modello che vogliamo riproporre per il nuovo evento».

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