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Emma canta e scrive la sua vita: ecco Essere qui - BooM Edition, l'intervista

Musica

Fabrizio Basso

Emma fotografata da Toni Thorimbert

Essere qui - BooM Edition, il nuovo progetto discografico di Emma Marrone, che questa volta, oltre la voce, ci ha messo la penna. C'è infatti un Magazine abbinato che racconta la sua storia. Perché questo è il tema: Emma stavolta ci porta in un mondo popolato di racconti. La abbiamo incontrata e intervistata

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(@BassoFabrizio)

Abbastanza facile scrivere canzoni, molto difficile scrivere storie in forma di canzone. Ci vuole quel po' di faccia tosta che solo chi impenitente può avere. Solo chi sa mettersi in gioco nell'arte e nella vita può sfidare le regole della scrittura. Lo ha fatto, e bene, Emma Marrone che pubblica, venerdì prossimo 16 Essere qui - BooM Edition, il nuovo progetto discografico dell'artista salentina che contiene l’ultimo singolo Mondiale, tutti i brani del disco Essere qui e altri tre inediti che sono Incredibile voglia di niente, Nucleare e Inutile Canzone, brano che segna il ritorno di Emma come cantautrice. Ci sarà anche uno speciale formato Magazine, interamente scritto e ideato da Emma, composto da otto racconti senza filtri, immagini live e inediti scatti di Toni Thorimbert che ne catturano la vera essenza. La abbiamo incontrata per condividere questo suo nuovo viaggio.

Emma oggi quanto è difficile parlare di amore? Tutto viaggia suo social.
Non è difficile parlare d’amore perché oggi fa più notizia l’odio. Che si autoalimenta.
Come reagiamo?
Devi rispondere con amore anche se istintivamente vorresti rispondere con stessa moneta. Invece serve purezza. Vale nella vita di tutti i giorni.
Il Magazine che racconta la sua storia ci racconta la sua vita senza filtri.
E' stato un lavoro molto lungo, ci ho lavorato mesi con alterni umori: ho cancellato, riscritto, abbandonato il pc...tirare fuori cose di proprio pugno non è semplice.
Il risultato è notevole.
Ho detto la verità. Un flusso naturale, più scrivevo e più usciva la voglia di scavare. La scrittura è una lunga seduta d’analisi.
Come ha affrontato il suo passato?
Col sorriso sulle labbra. Guardo al mio passato col sorriso. Non ne ho nostalgia, nella vita di tutti i giorni si va avanti. In realtà non è cambiato nulla: per fare un esempio gli amici storici sono gli stessi di sempre.
Ogni tanto ha voglia di rallentare questa vita frenetica?
Il mio corpo viaggia ma la mente a volte si ferma per recuperare energie. Più che viaggiare per lavoro, vorrei viaggiare per piacere. Mi manca questa dimensione. Prima non avevo i soldi e avevo il tempo ora ho le possibilità ma non ho il tempo.
Sta bene in questa epoca?
Sono connessa con il tempo. Sono ordinaria. Ho i miei ritmi standard, nella vita di tutti i giorni sono rituale.
Si definisce una impunita.
Significa non pentirsi.
Usa le scarpe come metafora per allineare i passi della vita. E' vero che scarpe e borsa fanno il carattere di una donna?
Non credo. Bisogna sempre andare al di là di quello che hai addosso, è una forma di difesa. Io non giudico da come si è vestiti. Non mi fermo all'aspetto esteriore. Le scarpe del mio racconto sono la vita.
C'è chi la critica.
Liberi di farlo. Io vorrei soltanto scegliere due o tre persone tra quelle che mi massacrano sui social e fargli fare per 48 ore la mia vita. Io mi gestisco i miei social da sola. E posso dirle che ci sono tante persone che mi scrivono per chiedermi consigli o per ringraziarmi perché una mia canzone ha fatto stare bene qualcuno. Ma resta sempre la qualcuno che aggredisce senza motivo e quasi sempre con un profilo fake perché non ha il coraggio di metterci la faccia.
Poi?
Starei a vederli piangere.
Si sente responsabile per chi adotta le sue canzoni come regole di vita?
Non mi sono mai definita una educatrice, sono una cantante.
Come si definisce?
Credo di essere una brava persona.
Quando canta si sente libera?
Libero un pensiero che ho dentro. Nel rispetto della musica stessa, non vendo cose farlocche, non prendo in giro la gente. Non accontento tutti. Sarebbe un attimo accontentare tutti, l’arte è coscienza.
La sua coscienza artistica è talvolta messa a dura prova.
Ora mi contestano un disco che non porta i platini, fino a due anni i platini li collezionavano emi accusavano di fare canzoni per bimbi minchia. Non c’è obiettività.
Che intende?
Prima dicevano che non avevo dischi maturi ora che faccio dischi cantautorali: mettetevi d’accordo. Ho la memoria buona, so chi ha scritto di me cose oneste e chi no.
E' felice?
La felicità è effimera, magari lo sarò tra mezz’ora quando mangio una cotoletta. Sto cercando di essere serena.
Le manca il Salento?
Infinitamente. Mi mancano la serenità che trasmette, il pasticiotto al bar, la pace, il giro in macchina.
Soddisfatta di Essere qui - BooM Edition?
Spero vada bene, se lo merita il progetto. Poi parto in tour con i miei musicisti e una nuova scaletta. Ho già idee particolari.
Cosa è una canzone?
E' speranza.