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Francesco Guccini duetta con Roberto Vecchioni: "Ti insegnerò a volare" per Alex Zanardi

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Francesco Guccini è tornato: il suo duetto con Vecchioni, “Ti insegnerò a volare”, fa emozionare

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“Ti insegnerò a Volare” è il singolo, un magico duetto con Francesco Guccini, che anticipa l’uscita del nuovo album di inediti di Roberto Vecchioni: “L’infinito”, in arrivo negli store il 9 novembre. La canzone è ispirata ad Alex Zanardi, il noto pilota e paraciclista che ha sfidato un destino avverso e ce l’ha fatta.

Ti insegnerò a Volare

Dopo 7 anni di fermo, Francesco Guccini ci fa ancora una volta dono della sua interpretazione straordinaria grazie al duetto con Roberto Vecchioni. “Ti insegnerò a volare” anticipa l’uscita de “L’infinito”, nuovo album in arrivo il 9 novembre. La videoclip promozionale del brano è stata pubblicata in anteprima su Repubblica. Il corto è stato realizzato da Bendo, con la partecipazione dell’artista di strada Ivan Tresoldi che dipinge i muri di Milano.

“Ti insegnerò a Volare” ha messo in musica i versi di Costantinos Kavafis, poeta greco, e ripercorre l’intensa storia di Alex Zanardi, pilota che nel 2001 è stato vittima in un gravissimo incidente sulla pista (a Lausitzring) che è risultato nell’amputazione degli arti inferiori. Salvo per miracolo, Zanardi si rimette in sesto e ritrova la forza di mettersi in gioco ancora, prendendo in mano la sua vita. “Se non può correre imparerà a volare”, scrive il cantautore milanese, che con questo brano si rivolge alle nuove generazioni e le sprona a sfidare il destino, cercando di raggiungere quello che in apparenza pare impossibile. In un periodo di inconsistenza e di precarietà, Vecchioni tende la mano ai più giovani, invitandoli a non arrendersi davanti a difficoltà che paiono insormontabili. «Questo brano,» ha spiegato, «si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la “canzone d’autore” e che non c’è, non esiste più dagli anni ’70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto».

Quanto alla collaborazione con Guccini, Vecchioni non ha peli sulla lingua: «Ho fatto una fatica immensa a tirare fuori quell’orso dalla sua tana dopo sette anni che non cantava». I due artisti si sono conosciuti a Sanremo, quando «Vidi quest’uomo immenso e irsuto che aveva sentito qualche mia canzone, “quella in cui si parla di uno stadio e una partita di calcio”. Gli risposi che anche io ne avevo ascoltata una sua, quella di un “trenino che si va a schiantare”.». I riferimenti, naturalmente, sono per “Luci a San Siro” e “La locomotiva”. “Ti insegnerà a volare” è già in rotazione radiofonica.

L’infinito

Il nuovo disco di Roberto Vecchioni arriverà il 9 novembre, ma è già in pre-sale in versione autografata. L’album conterrà 12 inediti scritti e composti dal cantautore milanese. La release sarà disponibile in formato CD e in edizione deluxe, arricchita dal saggio “Le parole del canto. Riflessioni senza troppe pretese” o in formato vinile. Come Vecchioni stesso lo ha definito, il disco non è composto da 12 brani, ma «da un’unica canzone divisa in 12 momenti, in una dimensione temporale verticale che invia al tema delle suggestioni letterarie: la necessità di trovare l’infinito al di qua della siepe, dentro noi stessi».