Torna il Festival MiTO: 125 concerti a prezzi ridotti

Musica

Dal 3 al 19 settembre 2018, tra Milano e Torino, concerti e spettacoli di danza per tutti

Torna il Festival MiTo che, dal 3 al 19 settembre 2018, offrirà 125 appuntamenti tra Milano e Torino, tutti legati al tema della danza. Alla sua dodicesima edizione, questa rassegna, tra le più importanti della scena europea, sarà un percorso trasversale che, come si legge dal comunicato stampa, “permette di ripercorrere la storia della musica e di svelare l’intima relazione tra due diverse arti”.

In particolare, la rassegna MiTo è un’occasione per vedere dei concerti e degli spettacoli di danza, in luoghi suggestivi ed insoliti, in maniera totalmente gratuita oppure a prezzi molto ridotti. Ad esempio, a Milano, l’8 settembre ci sarà “Il giorno dei cori”: in varie chiese disseminate sul territorio, durante il pomeriggio, si esibiranno numerosi gruppi vocali, tra cui il Coro Giovanile Italiano alla Chiesa di Sant’Antonio Abate ed il Coro Femminile Enjoy alla Chiesa di San Giovanni in Laterano.  A Torino, invece, in luoghi come le Officine Caos, le Officine Grandi Riparazioni ed il Tempio Valdese, si potrà partecipare ad interessanti rappresentazioni, tra cui il Mito Open Singing, dove l’intera cittadinanza è invitata a cantare insieme ai coristi.

MiTo: 16 giorni di musica e danza

Il programma del Festival percorre un arco temporale della storia della musica molto ampio: da quella del Duecento e Trecento, a Bach, Beethoven e Brahms, fino al Novecento di Gershwin e Bernstein. Inoltre, a cartellone, ci saranno degli appuntamenti imperdibili con la danza, nelle sue diverse espressioni: dai balli rinascimentali a quelli barocchi, dalle danze ungheresi al tango ed al valzer, fino ad arrivare alle sublimazioni dell’arte coreutica in forma puramente concertistica.

Come afferma il direttore artistico della rassegna Nicola Campogrande «La danza ha da sempre rappresentato una fonte di ispirazione per i compositori perché nelle sue forme, nelle sue strutture, si trova esplicitato in forma fisica ciò che il pensiero musicale disegna nel tempo. Dal Medioevo a oggi, non c'è stata epoca che si sia privata del piacere di comporre, eseguire e ascoltare musica in vario modo ispirata alla danza; e il fatto che questa si appoggi volentieri su moduli regolari, ripetuti, è stato uno stimolo formidabile per la creazione musicale, che si trattasse di assecondarli (dal Duecento a Čajkovskij) o di tradirli (come fece Stravinskij). Per questo, i musicisti invitati a MITO hanno accolto con entusiasmo il mio invito a costruire programmi originali, declinando il tema della danza in modo fantasioso, tra capolavori e chicche da riscoprire».

La presenza di grandi direttori è, come gli anni scorsi, molto ampia: da Myung-Whun Chung al Teatro degli Arcimboldi di Milano con la Settima Sinfonia di Beethoven (definita l’apoteosi della danza) a Gianandrea Noseda che, al Teatro Regio, proporrà i celebri valzer di Johann Strauss. Molte saranno anche le presenze femminili significative del Festival, tra cui la star Martha Argerich che si esibirà al pianoforte con l’orchestra giovanile dello stato di Bahia oppure la percussionista sorda Evelyn Glennie.

Il festival MiTo: un appuntamento da non perdere

Questi giorni di musica e danza in ognuna delle due città metropolitane sono pensati per un pubblico che non rinuncia alla qualità dell’esecuzione ma che, al tempo stesso, voglia gioire all’interno di una vera festa della musica popolare: ci saranno concerti al pomeriggio, alla sera, durante i week end soprattutto per gli spettacoli dedicati ai bambini. A partire dal prezzo dei biglietti, fino ai luoghi insoliti nei quali si suonerà, tutto è stato progettato per creare un momento di condivisione e di partecipazione unico nel suo genere.

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