Boomdabash, i Barracuda del Salento

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Boomdabash
BOOMDABASH

Tornano i Boomdabash col nuovo disco Barracuda dove hanno messo tutta la loro personalità e tantissime collaborazioni, tra cui una con Loredana Berté. Alle sonorità reggae tipiche del collettivo aggiungo moltissimi messaggi sociali. Li abbiamo intervistati

(@BassoFabrizio)

Il morso del Salento ha un nome: Barracuda. E chi lo fa scatenare sono i Boomdabash. Nel loro nuovo disco, Barracuda appunto, hanno messo tutta la loro personalità e tantissime collaborazioni che alle sonorità reggae tipiche del collettivo aggiungo moltissimi messaggi sociali. Per farci raccontare meglio questo album abbiamo incontrato Blazon, Biggie Bash, Payà e Mr. Ketra, che si definiscono “le dita che formano una sola mano”, ovvero i Boomdabash.

Perche titolare l’album Barracuda?
Il barracuda ha nel suo carattere una certa dualità, è allo stesso tempo spietato e leale. Per raggiungere un obiettivo noi siamo sempre stati molto leali e rispettosi, ma quando c'è stata occasione di mostrare i denti non ci siamo tirati indietro. Lealtà ma quando c'è bisogno durezza e decisione.
Tante sono le collaborazioni: come sono nate?
Siamo molto soddisfatti, con questo album siamo riusciti a collaborare con tanti artisti che per anni sono stati nel cassetto dei nostri sogni.
Raccontate.
Loredana Bertè è per tutti noi un mito, ci sentiamo molto vicini a lei. Con il brano E La Luna Bussò è stata una pioniera del reggae in Italia. Il reggae è stato il collante che ci ha uniti.
Come è nata la collaborazione per Non ti dico no?
Le abbiamo proposto il pezzo, è stata molto felice! Lei è un'artista che in studio è buona la prima. Sicuramente lavorare insieme a lei è stata un’esperienza emozionante e costruttiva per noi.
Cosa vi ha lasciato?
Un importante insegnamento, l’attitudine! Lei ci ha parlato della sua esperienza di artista ribelle, il fine ultimo di Loredana non ė mai stato il successo ma fare buona musica. Ci ha insegnato la perseveranza.
Altri featuring?
Barracuda con Fabri Fibra e Jake La Furia che è il primo singolo dell’album, è una delle tracce alla quale siamo più legati. Per noi Fabri Fibra e Jake La Furia sono due parolieri top in Italia. Barracuda parla di bullismo, é una piccola battaglia sociale. Barracuda strizza l'occhio alla trap.
Gli altri?
Nei confronti di Rocco Hunt abbiamo stima prima umana poi artistica. Sergio Sylvestre è un salentino adottivo, lo abbiamo sempre stimato è considerato una delle voci più belle in Italia. Sono rare le tonalità come le sue che hanno la capacità di emozionare. Appena abbiamo ascoltato il brano abbiamo pensato a lui, che ha reso il pezzo internazionale. Ha dietro un concept a cui noi teniamo molto.
Quale?
Parla del mondo dei non vedenti, tutto è partito da un'esperienza personale, vengono chiamati disabili ma in realtà sono super-abili, hanno la capacità di fare cose che noi non riusciamo a fare, è un pezzo molto significativo per noi.
Alborosie?
Un’altra collaborazione alla quale teniamo molto proprio quella con Alborosie, erano anni che provavamo a collaborare con lui, non pensavamo che Alborosie fosse così vicino al nostro mondo. In realtà è una persona molto aperta e curiosa, c'è stata l'occasione di fare un tour con lui e abbiamo consolidato questo rapporto di stima e proprio durante questo tour è maturata la voglia di creare un pezzo insieme. È stato lavorato insieme dall’inizio alla fine ed è stato fantastico.
In questo album vengono toccate tante tematiche sociali forti.
Ogni artista, indipendentemente dal genere musicale che frequenta, ha la fortuna di essere ascoltato dalla gente, la musica deve sempre veicolare un messaggio, deve essere uno strumento positivo. Noi presi singolarmente e fuori dalla musica abbiamo uno spirito guerriero. Sentiamo un forte senso di responsabilità verso i giovani.
Per altro il brano con Loredana è stato definito la Hit dell’estate, perché?
E' sicuramente il brano più forte dell’album, l'aver collaborato con Loredana è stata l'esperienza più bella. È un pezzo che fornisce l'anticipazione giusta, non è stato semplice sceglierlo come singolo. Non é comunque un tipico brano estivo, speriamo duri più a lungo visto che farà parte anche dell’album di Loredana che uscirà più avanti.
Ha un gran successo radiofonico.
Adesso a livello radiofonico vanno diverse sonorità rispetto alla nostra. Questo clamore non c'è lo aspettavamo.
Il tema?
E' l'amore universale, la battaglia contro l'omofobia, il significato del pezzo è che l'amore è amore e basta.
Per quanto riguarda i live cosa ci anticipate?
La voglia di suonare dal vivo è tanta, pensiamo sia giusto nei confronti dei fan, la vera prova del nove per un artista è il palco. Stiamo creando uno show che durerà molto di più, abbiamo arricchito la scaletta, sarà uno show molto carico ed esplosivo con momenti di riflessione.
Riflessione?
Certo ci saranno momenti di riflessione su alcune tematiche di attualità, noi siamo salentini e abbiamo un forte senso di umanità.
Sorprese?
Stiamo pensando a una data con tutte le persone che hanno partecipato al disco. Poi a fine settembre termina il tour, seguirà un piccolo periodo di stop poi si valuterà un tour europeo e a seguire un club tour in Italia.

Date del Tour (in aggiornamento)

23 giugno Bari - Data zero
14 luglio Tuenno (TN), Piazzarolada
27 luglio Azzano Decimo (PN), Fiera della Musica
28 luglio Senigallia (AN), Mammamia
5 agosto Montemiletto (AV), Le 4 Notti dei Briganti
9 agosto Vasto (CH), Baja Village
13 agosto Soverato (CZ) Noa Club
20 agosto San Foca (LE) Notte di Mare - Blu Festival 2018
25 agosto Milano, Magnolia
3 settembre Arena di Verona, RTL Power hit

 

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