Da poche ore è on line il video di “Favorisca i sentimenti”, il brano con cui Fedez ha chiesto a Chiara Ferragni di sposarla. Vi ricordate la proposta di matrimonio sul palco dell’Arena di Verona? Ripassiamo tutti gli attimi di quel momento.
Un video che diventa subito virale: stiamo parlando di “Favorisca i sentimenti”, il brano inedito che Fedez ha scritto di suo pugno per regalare a Chiara Ferragni la più romantica delle proposte di matrimonio.
Fedez e quel 6 maggio indimenticabile con “Favorisca i sentimenti”
È stato a lungo indeciso sul fatto di produrre o meno questa canzone, ma Chiara Ferragni voleva assolutamente che fosse lanciata sul panorama discografico e che tutti la potessero ascoltare. La ragazza ha vinto la sua battaglia e finalmente è on line il video di “Favorisca i sentimenti”, il brano con cui il rapper milanese ha chiesto alla fashion blogger più “in” del momento di sposarlo, davanti a una folla di migliaia di persone. Vi ricordate quel momento? Era il 6 maggio, il giorno prima del trentesimo compleanno di Chiara, e Fedez è in concerto all’Arena di Verona insieme a J-Ax. Poco prima della chiusura, però, la Ferragni viene condotta sul palco da una bimba vestita di bianco e si trova davanti al suo amato Fedez, che la guarda fisso negli occhi e le dedica una canzone meravigliosa, “Favorisca i sentimenti” appunto. Poi, si inginocchierà e le mostrerà un anello da favola…Nel video, che riprende alcuni frame di una delle clip più visualizzate su YouTube, il rapper ha condensato i momenti più emozionanti di quella serata e ha aggiunto tantissimi dettagli su come abbia studiato il testo di nascosto, mentre Chiara non poteva vederlo. Il momento più commovente, però, arriva alla fine, ma non ve lo vogliamo svelare anche se i fan più appassionati, che seguono i due piccioncini ogni giorno, sapranno certamente di che cosa potrebbe trattarsi.
Favorisca i sentimenti: il testo della canzone”
“Prendo quello che prendi te, quattro bicchieri di Chardonnay.
Pieni di ‘ma’, pieni di ‘se’ ci si rivede fra un po’.
Vieni da me, atterro alle tre, non ho ancora visto la Tour Eiffel.
Ti blocco a Malpensa e ci baciamo a Charles de Gaulle.
Sembrava nulla e invece eccoci qua: tu la mia calamita io la tua calamità.
Una dose di certezza per le mie velleità, per sempre sarà.
Non servono anelli che ci tengono assieme,
perché di anelli son fatte le catene.
Seppur così presto non ne faccio altrimenti,
cuore in arresto, favorisca i sentimenti.
Nel pomeriggio lasciamo la stanza, io che non dormo sui voli “Lufthansia”.
Tu stai ancora un po’, ancora un po’.
Non ho mai fatto il nodo alla cravatta fino ad ora,
la vita m’ha insegnato a farmi il nodo alla gola.
Mi spiace ti sei presa un paranoico d’adozione,
per questo ho un problema per ogni soluzione.
Non ci pensi, no, faccio un salto nel vuoto dei nostri silenzi.
E ti han detto: “Se mi tocchi stai attenta che ti sporchi”,
a casa ho un cuscino con vista sui tuoi occhi.
Sembrava nulla e invece eccoci qua, tu la mia calamita io la tua calamità.
Una dose di certezza per le mie velleità, per sempre sarà.
Non servono anelli che ci tengono assieme,
perché di anelli son fatte le catene.
Seppur così presto non ne faccio altrimenti,
cuore in arresto, favorisca i sentimenti.
Nel pomeriggio lasciamo la stanza, io che non dormo sui voli “Lufthansia”.
Tu stai ancora un po’, ancora un po’”.
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