
L'attore statunitense spegne le candeline il 16 settembre. Sex symbol negli anni '80 grazie al film "9 Settimane e 1/2", dopo un periodo buio e una parentesi da boxeur è tornato alla ribalta con "The wrestler". LA FOTOGALLERY

Un’esistenza fatta di picchi e discese, vissuta tra le corde del ring e i set cinematografici: Mickey Rourke compie 65 anni. L’attore statunitense è nato il 16 settembre 1952 a Schenectady, nello Stato di New York –I film di Mickey Rourke
I film di Mickey Rourke
Rourke trascorre l'infanzia nello Stato di New York e cresce nei sobborghi di Miami, dove inizia a frequentare la famosa palestra per pugili della Quinta strada. Boxeur precoce e promettente, affianca alla passione per il ring quella per la recitazione, che lo porta a studiare al Lee Strasberg Institute di New York – Dovem si trova Schenectady, città natale di Mickey Rourke
Dovem si trova Schenectady, città natale di Mickey Rourke
Dopo un piccolo ruolo in "1941 - Allarme a Hollywood" (1979) di Steven Spielberg e in "Il caso di Greta Rideout" (1980), ottiene una parte più importante nel western di Michael Cimino “ I cancelli del cielo” (1980). Saranno tuttavia l’incontro con Francis Ford Coppola e il personaggio del “Motorcycle Boy” di “Rusty il Selvaggio” (1983) a segnare una svolta nella sua carriera –La trama di "Rusty il selvaggio"
La trama di "Rusty il selvaggio"
Segue un periodo particolarmente fortunato che culmina con la partecipazione a “9 Settimane e ½”: grazie all’erotismo patinato del film i due protagonisti Mickey Rourke e Kim Basinger diventano sex symbol di una generazione. L’attore ottiene invece elogi dalla critica per le interpretazioni in “Homeboy” (1988) e “Angel Heart” (1987) - "9 Settimane e 1/2", la scheda del film
"9 Settimane e 1/2", la scheda del film
A segnare una svolta nella vita e nella carriera del divo è nel 1990 il film “Orchidea selvaggia”. Sul set Rourke si innamora di Carré Otis (nella foto), che sarà sua moglie dal 1992 al 1998. I due instaurano una relazione distruttiva, che li porta ad abusare di sostanze stupefacenti - La trama di "Orchidea selvaggia"
La trama di "Orchidea selvaggia"
Per Rourke i primi anni '90 sono un periodo difficile. Lasciata la ribalta dorata di Hollywood dopo aver realizzato, per sua stessa ammissione, "film solo per soldi", decide di ritrovare il rispetto per sé stesso praticando la boxe, sua vecchia passione giovanile – Mickey Rourke: la maschera e il volto
Mickey Rourke: la maschera e il volto
La carriera da pugile dura solo qualche anno con poche soddisfazioni e numerosi infortuni che segnano e sfigurano per sempre il suo bel volto. L’interprete cerca una soluzione nella chirurgia plastica che, anziché migliorarne l'aspetto, lo modificherà per sempre. Da vero boxeur riesce comunque a rialzarsi, e tenta un riavvicinamento al cinema con film come “Invasion” (2001) e “C’era una volta in Messico” (2003) - "C'era una volta in Messico", la scheda del film
"C'era una volta in Messico", la scheda del film
Il ritorno in grande stile avviene tuttavia grazie a “Sin city” (2005) e, soprattutto, “The wrestler” (2008), in cui interpreta il ruolo di un campione ormai abbandonato dalla buona sorte. Il film di Darren Aronofsky (nella foto) vince il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia; e Rourke per la sua interpretazione vince un Golden globe e ottiene una candidatura all’Oscar –Venezia, Leone d'oro a "The wrestler"
Venezia, Leone d'oro a "The wrestler"
Tra le ultime pellicole a cui ha preso parte l’attore ci sono “Iron Man 2” (2010), “I mercenari – The expendables” (2010) e “Sin city – Una donna per cui uccidere” (2014) – "Iron Man 2": il nemico è Mickey Rourke
"Iron Man 2": il nemico è Mickey Rourke
Oltre che con la già citata Carrè Otis, Mickey Rourke è stato sposato dal 1981 al 1989 con l'attrice Debra Feuer. Dal 2009 è compagno della modella Anastassija Makarenko (nella foto) – Sboccia l'amore tra Mickey Rourke e una modella russa
Sboccia l'amore tra Mickey Rourke e una modella russa
L’attore è un grande sostenitore della Peta e ha in parte attribuito il merito del ritrovato successo ai suoi cani. Nel discorso di ringraziamento ai Golden globe spiegò: “Voglio ringraziare i miei cani, quelli che sono qui e quelli che non ci sono, perché a volte quando un uomo è solo, tutto quello che ha è il suo cane” -Il discorso di Mickey Rourke
Il discorso di Mickey Rourke