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Venom: La recensione del film con Tom Hardy

Recensioni

Paolo Nizza

Venom,  uno dei personaggi Marvel più enigmatici, complessi e tosti  arriva al cinema dal 4 ottobre.  A vestire il panni dell''entità nata dalla combinazione di un essere umano e di un simbionte alieno, è l'attore Tom Hardy

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"Facili all’ira sopra la terra siamo noi di stirpe umana". Così scriveva Omero, uno che sulla rabbia del pelide Achille ci ha costruito un capolavoro. Ma pure nello spazio profondo, nello specifico sul pianeta Klyntar la collera impazza. Perché in fondo Venom è l'esemplificazione di tutto il nostro livore, il nostro disappunto, il nostro dispiacere. Il linguacciuto mostro dai grandi occhi bianchi, dai denti aguzzi e dallo humour nerissimo è una sorta di Mister Hyde venuto dallo spazio, Anche i simbionti nel loro piccolo si incazzano e pure di brutto. Nel trasportare al cinema le gesta di questo amatissimo antieroe di casa Marvel, il regista Ruben Samuel Fleischer (Benvenuti a Zombieland) ha scelto un registro che strizza l’occhio all’action, ma anche alla commedia ispirandosi alle atmosfere Ghostbusters e a Un Lupo Mannaro Americano a Londra.

Venom, in fondo, è un buddy movie in salsa schizofrenica. Eddie Brock, il report senza macchia e senza e il suo nero parassita, ovvero il simbionte, sono una specie di nemici-amici che al netto delle differenze genetiche e fisiche trovano più di un punto in comune. Certo l’entità aliena è un filo birichina: si fonde con l’umano attraverso il midollo spinale e le congiunzioni nervose e soprattutto ha il vizio di mangiarsi gli organi interni del soggetto ospitante. Ma la strana coppia troverà un equilibrio vantaggioso per entrambi

Tra inseguimenti, rapimenti, scazzottate e scontri a fuoco Tom Hardy (fascinosamente stropicciato con perenne barba di tre giorni, spesso e volentieri a cavallo di una sportivissima moto Ducati) è perfetto nel ruolo del giornalista scomodo e rompiballe che si ritrova licenziato perché ha fatto troppe domande.  E sono spassosi i battibecchi con il suo alter-ego alieno sempre su di giri e voglioso di spiluccare teste, milze e polmoni. Ambientato a San Francisco con una breve introduzione in un villaggio della Malesia Orientale, il film è un action scacciapensieri in cui  il mad doctor Carlton Drake, direttore della Live foundaton sogna una nuova evoluzione della razza umana.  Un geniale svalvolato che vede in ogni loser, in ogni homeless, in ogni fallito, un potenziale Isacco da sacrificare. Ma lo scienziato pazzo, interpretato da Riz Ahmed, non ha fatto i conti con il simbionte dall'animo ribelle. Completano il cast Michelle Williams, fidanzata di Eddie con bionda frangetta sbarazzina. Immancabile il cameo di Stan Lee e la scena dopo i titoli di coda. Forse, nella prigione di Rycker's Island, tra presunti schizzi di sangue dadaista,  ci attende una carneficina. Nell'attesa, Noi siamo Venom. E ci dispiace per gli altri.