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Ben Affleck e Matt Damon, il documentario Kiss the Future rifiutato dall'Academy

Cinema
©Getty

L'Academy stabilisce che un film,  per qualificarsi all'Oscar, venga proiettato "nello stesso cinema commerciale" tre volte al giorno per una settimana. Una regola, questa, in vigore dalla 93a edizione (e che, ora si sa, riguarda anche i documentari)

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La Motion Picture Academy ha respinto la richiesta di Matt Damon, Ben Affleck e degli altri produttori di Kiss the Future, che chiedevano di rivedere la decisione presa sul documentario.

 

La pellicola, che racconta l'assedio di Sarajevo avvenuto negli anni Novanta, e il ruolo che la musica degli U2 ha avuto sui suoi abitanti, è stata giudicata non idonea ad essere candidata agli Oscar.

Il motivo dell'esclusione

Kiss the Future è stato proiettato in oltre 130 cinema AMC negli Stati Uniti, superando di gran lunga la distribuzione della maggior parte dei documentari e registrando un vero e proprio record per il genere documentaristico post-pandemia. Tuttavia non è bastato, dal momento che ogni cinema ha proiettato il documentario due volte al giorno.

 

L'Academy stabilisce che un film,  per qualificarsi all'Oscar, debba essere proiettato "nello stesso cinema commerciale" tre volte al giorno per una settimana. Una regola, questa, in vigore dalla 93a edizione degli Academy Awards.

 

Tale dicitura appare nella sezione 2d della Regola Due, relativa a "tutti i film idonei, salvo diversa indicazione". Non solo. Quest'anno la stessa postilla è stata aggiunta alla Regola Dodici, "regole speciali per il Documentary Feature Film Award".

 

Nenad Cicin-Sain, regista di Kiss the Future, ha però spiegato che - la Regola Due - riguarda i lungometraggi e non i documentari. E che la proiezione del suo film è andata in scena lo scorso febbraio, prima che l'Academy aggiornasse la regola Numero Dodici. "Sto seriamente pensando di fare un documentario su questa esperienza: probabilmente sarebbe una commedia, che è anche un genere più redditizio", ha commentato.

Il ricorso

Lo scorso 20 agosto, Matt Damon, Ben Affleck e Sarah Anthony hanno scritto una lettera all'Awards Committee and the Documentary Branch Executive Committee, chiedendo che rivalutasse la decisione di inammissibilità presa dall'Academy.

 

"Il film è stato presentato per la prima volta in concorso alla Berlinale, nel febbraio 2023. È stato poi selezionato come film di apertura per il Tribeca Film Festival nel giugno 2023 e per il Sarajevo Film Festival nell'agosto 2023, dove ha ricevuto l'Audience Award. È stato proiettato in numerosi altri festival e nel febbraio 2024 è stato distribuito in 139 sale AMC per due settimane, in tutti i principali mercati degli Stati Uniti. In alcune sale, il film è stato proiettato tre volte al giorno ma, a New York e Los Angeles, talvolta i programmatori hanno trascurato l'importanza della triplice proiezione".

 

L'Academy ha però respinto l'appello, motivando così la sua decisione: "Il comitato esecutivo del ramo documentario ha esaminato l'appello per Kiss the Future. Ci dispiace informarvi che l'appello è stato respinto e il film è stato ritenuto non idoneo. Sebbene questa notizia possa deludervi, vi assicuriamo che la situazione è stata discussa e valutata attentamente. Sono decisioni difficili, che non vengono prese alla leggera, ma che sono necessarie affinché il processo sia  equo e coerente con tutte le candidature".

 

Interpellata da Deadline, Sarah Anthony ha dichiarato: "Un film deve essere proiettato nelle sale almeno 21 volte per qualificarsi, e il nostro è stato proiettato centinaia di volte. Un cinema che ha proiettato il numero richiesto di proiezioni era a meno di 30 miglia dall'area di qualificazione. È scioccante essere respinti per un errore di programmazione, e odierei se ciò succedesse a qualsiasi altro regista".

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