La pellicola, la cui anteprima a Cannes ha già suscitato numerose polemiche, si candida a diventare uno dei titoli più interessanti della stagione in vista delle elezioni USA. Protagonista Sebastian Stan nei panni del tycoon negli anni Settanta, affiancato da un Jeremy Strong in gran forma
A prescindere dal risultato delle elezioni di novembre, questa è sicuramente la stagione giusta per approfondire la vicenda biografica - o almeno, la versione cinematografica di Ali Abbasi - di uno dei due candidati alla presidenza, Donald Trump.
Appena dopo l'atteso primo dibattito tra quest'ultimo e Kamala Harris, Bim Distribuzione ha pubblicato il trailer ufficiale in italiano del biopic sul tycoon che, dopo il Festival di Cannes 2024, dove ha concorso nella sezione ufficiale, è pronto per arrivare nelle sale nazionali.
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La trama: Donald Trump negli anni Settanta
Se le foto di scena in cui Sebastian Stan, pressoché perfetto nei panni del giovane Donald Trump, avevano acceso la curiosità del pubblico già prima di Cannes, a poche settimane delle cruciali elezioni USA 2024, il biopic di Ali Abbasi si classifica come il film da vedere in questa stagione, specie per le premesse contenute nel trailer italiano.
Trump negli anni Settanta è ben lontano dall'essere il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti d'America ma è già sulla buona strada per diventare un personaggio mediaticamente rilevante per mezzo delle sue azioni e di un certo comportamento spregiudicato tirato fuori da Roy Cohn, avvocato e faccendiere, un personaggio che ha avuto molto peso nell'ascesa del tycoon, all'epoca impegnato nel business immobiliare di Manhattan.
La prima regola è “Attacca”, la seconda “Nega ogni cosa”, dice nel trailer Cohn, impersonato da Jeremy Strong, acclamata star di Succession.
La terza regola è “Non ammettere mai la sconfitta”.
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Le polemiche per scene e situazioni controverse
In un crescendo di situazioni, Trump incontra la seconda persona che gli ha cambiato la vita: Ivana Zelníčková, che diventerà la moglie di “The Donald”.
Per le scene girate con l'attrice che ha prestato il volto alla prima moglie dell'ex presidente, Maria Bakalova, The Apprentice è diventato oggetto di polemica la scorsa primavera.
Il primo ad attaccare il film è stato proprio Trump, che ha ribadito che la storia raccontata è piena di menzogne, dal modo in cui è descritto il suo rapporto con Cohn, allo stupro di Ivana (una sequenza che lui aveva chiesto di tagliare dal montaggio), fatto che lei stessa aveva sottoposto al tribunale nella sua causa di divorzio, ritrattato solo nel 2015.
Dopo l'anteprima al Festival francese, il film ha trovato un distributore anche negli States, dove uscirà l'11 ottobre.
Le immagini diffuse rivelano una eccellente cura nel restituire sullo schermo le atmosfere di un'epoca ormai già abbastanza lontana, che riproducono fedelmente scenari e personaggi reperibili nei filmati d'archivio.
Stan si conferma un grande trasformista, capace di entrare nei panni di qualsiasi personaggio. Strong è irresistibile nei panni del mentore. Martin Donovan è Fred Trump, il padre del protagonista. Nel cast ci sono anche Joe Pingue e Mark Rendall.
Della pellicola è stato detto che descrive l'ascesa di un supervillain. Interessante due volte, perché illustra vicende di un uomo vivente e ancora decisivo nel destino di un Paese.